I Wantend to hurt her

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-Keir@-
view post Posted on 1/7/2007, 11:55




x le fan di Jack/Elizabeth... e x wataaaaaaaa che si è sfiancata abbastanza per farmi pubblicare ^_^


Ripenso a lei.
Al suo sgurdo di cioccolata, alla sua pelle di pesca, alle sue mani fatate.
Ripenso a quella notte, quando lei si appoggiò alla Perla con aria stanca.
Aspettava lui, il suo Will. Guardava il mare.
Odiavo quando i suoi occhi dolci fissavano l'oceano, fermandosi all'orizzonte.
Odiavo la sua voglia di rivederlo dopo che io, a sua insaputa, avevo spedito il suo uomo da Davy JOnes, a saldare il mio debito.
E odiavo anche la mia voglia di lei. Così... carnale, abissale, un desiderio che premeva da dentro.
IN quegli attimi passati sulla mia nave, quella notte, non so cosa averi voluto farle.
Volevo renderla mia, per sempre. Lasciare che il suo profumo mi invadesse, perchè era di questo che avevo bisogno.
Mentre il vento le scuoteva i capelli color sabbia, così morbidi al solo tocco, lei si soffermò sui miei occhi, e poi sulla mia tasca.
Voleva la bussola.
Forse aveva qualche dubbio su cosa volesse di più al mondo, non saprei.
Senza una parola, le consegnai la bussola,e quando lei vide la direzione del suo desiderio più grande, non apparve così contenta.
Chiuse di scatto la bussola, me la restituì.
La notte era padrona di quei momenti così intensi, attimi in cui tesi la mano per riprendere ciò che era mio... ma il mio desiderio era insopportabile.
Volevo nutrirmi di lei, sei suoi baci, delle sue carezze.
Forse da qualche parte nel suo cuore avrei trovato ciò che cercavo.
Intense emozioni, solo per me, per il Capitano Jack Sparrow.
Forse sono un egoista. Ma avevo bisogno di lei.
Troppo a lungo avevo patito il momento in cui di sarebbe avvicinata.
Troppo a lungo avevo desiderato che i contorni svanissero, lasciando solo i nostri corpi, uniti in una danza senza fine.
Le mie mani percorrevano fugaci il suo braccio, il suo viso, il suo corpo.
Lei gettò via la bussola, ora non ne aveva più bisogno.
Volevo violarla, volevo farla soffrire come io avevo sofferto. Volevo farla piangere dentro come io avevo pianto, senza poterlo mai dire a nessuno, quando lei, la mia Elizabeth, correva fra le SUE braccia.
I nostri corpi formavano una figura perfetta: le sue mani percorrevano il mio torace, mi privarono del mio lungo giaccone, e si insinuarono celeri dentro la mia camicia.
Le sue gote si erano arrossate, i capelli erano tutti scombinati per via del vento incessante.
Da vera piratessa, lanciò via anche la mia pistola e con essa tutti i miei effetti, cappello compreso.
Le nostre labbra erano a un millimetro di distanza, potevo sentire il suo respiro irregolare solleticarmi il collo.
I miei occhi ormai erano persi nei suoi, in quel caldo e dolce antro.
La desideravo.
COn un bacio, lasciai che le sue mani vagassero per il mio petto; poi la presi in braccio e mezzi svestiti ci dirigemmo nelle stive.
Mi fermai lungo lo stretto corridoio che portava alle brande.
La spinsi al muro. Doveva soffrire.
Sempre fra le mie braccia, con le gambe lisce che mi circondavano i fianchi, la baciai, famelico, mentre annullavo definitivamente le nostre distanze lanciando i suoi slip da qualche parte insieme ai miei boxer.
Quando la violai, spinto dal desiderio carnale, le strappai un gemito.
Baci, morsi, sospiri.
Cuori a tremila, palpiti incessanti, un unico corpo.
Quando arrivammo all'apice del piacere, alzò gli occhi al cielo, tendendo il bacino verso di me per approfondire maggiormente il contatto.
Mi morse il labbro, aveva le lacrime agli occhi.
Le avevo fatto del male.
Ed era proprio ciò che volevo.
lei però mi abbracciò forte, come se cercasse riparo da me.
Non potetti far altro che ricambiare. Ero pazzo di lei.
Con piccoli baci, dipinsi il suo collo del mio amore per lei, infinito come il mare che ci portava verso mete sconosciute.
Spinto dalla voglia di lei, ci trasportammo giù per le scale, sulle brande.
Lì' ci unimmo ancora e ancora, il mio desiderio era insaziabile.
E lo è ancora.
Mai dimenticherò le sue unghie impresse sulla mia pelle, quando raggiungeva il piacere.
Mai dimenticherò quel morso sulle mie labbra, che mi diede la prima volta che mi uniii a lei.
Ora però... il suo uomo è tornato. E' un amico, ma anche un lurido bastardo, anche se lui non sa di esserlo.
Lui sa farla sorridere, sa farla impazzire.
Io so solo farle del male, perchè finchè la mia collera verso di lei continuerà ad esistere, l'unico mio obiettivo sarà prenderla di nuovo finchè il mare e le onde cesserano di cullarmi. Finchè le mie mebra non continueranno a solcare questi mari, il sottoscritto, Capitan Jack Sparrow... sarà sempre innamorato di lei.
 
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wataaaaaaaa
view post Posted on 1/7/2007, 12:04




Keir@@@@@@@@@@@@@@!!!!!!!!!!!!!!Che bellol!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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1 replies since 1/7/2007, 11:55   61 views
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