Il Primo Amore Di Inu-Taisho, Una fan fic dedicata ai genitori di Sesshomaru!

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kikka-chan
view post Posted on 18/8/2007, 13:59




Eccovi una nuova ficcy :lol: :lol: :lol: !!!!! I personaggi principali sono: Inu-Taisho (padre di Inu e Sessho) e la madre di Sessho!!!!!!!! Ho letto molte ficcy riguardanti la storia d'amore fra i genitori di Inu, e allora mi sono chiesta, ma perchè non farne una con protagonisti i genitori di Sessho :shifty: ????? Ed eccola qui!!!! Commentate in tanti!!!!!!!!!!!!!!! Buonissima lettura :lol: :lol: :lol: :lol: !!!!!!!!
Ps. Non potrò aggiornare per le prossime due settimane perchè vado al mare!!! Finalmente si va a Rimini!!!! Stra felice sono!!!!!!

Il primo amore di Inu-Taisho

Capitolo uno: Una ladra

Era il tramonto. I raggi del sole erano di un colore intenso, fra il rosso e il giallo. Era uno spettacolo bellissimo e che prometteva una serata ancor più splendida.
Ad ammirare tutto questo, su di un albero, stava lei, Shela. Una ladra,che godeva di una grande fama. Lavorava su commissione, ma i suoi colpi erano imprecabili! Si diceva che mai nessuno fosse riuscito a catturarla, nemmeno una volta. Fu proprio per questo che fu soprannominata: la Regina dei Ladri, colei che appariva e svaniva nell’ombra.
I raggi giocavano uno strano gioco di colori con i suoi capelli, argentati, quanto la luna in un cielo di tenebre. Quando la luce li colpiva risplendevano di un bagliore dorato, il quale metteva in risalto i suoi occhi blu, che appartenevano solo alla notte. Sulla fronte portava uno spicchio di luna crescente, del medesimo colore delle sue iridi.
Le piaceva molto guardare il tramonto su di un albero, l’aiutava a rilassarsi e a concentrarsi prima di un lavoro. Quella sera avrebbe agito, pur sapendo a cosa e a chi andava in contro. Non sarebbe stato facile, anzi, quasi impossibile, ma le sfide l’avevano sempre elettrizzata.
Giusto qualche giorno prima aveva ricevuto una lettera, la quale diceva che presto sarebbe tornata in azione e solo il giorno del colpo, sarebbe stata informata sul da farsi. La somma che le era sta offerta era molto considerevole, ma il fatto che mise Shela sulla difensiva, fu che i suoi ingaggiatori volessero restare anonimi.
Quella mattina, la giovane ladra, o meglio, inu-youkai, ricevette una busta con all’interno le istruzioni, su dove e cosa rubare. Si trattava di una perla: la Perla nera (Non la nave di Jack Sparrow!). Era assai rara e aveva un grosso valore. La cosa che un po’ la intimidiva non era cosa rubare, ma chi derubare. Si trattava di un capo delle Quattro Terre del Giappone, ovvero Inu-Taisho, il Signore delle Terre dell’Ovest. Nei vari villaggi circolava la voce che molti ladri avevano fatto visita al Signore dei Cani e nessuno di loro aveva più fatto ritorno. Fu proprio questo particolare a far accettare a Shela l’incarico, finalmente, dopo tanto tempo, aveva trovato pane per i suoi denti.
“Hey Shela!- La chiamò una voce femminile ai piedi dell’albero- Ti muovi? Ti ricordo che questa sera dobbiamo agire.”
“Sì, scendo.” Rispose Shela balzando giù dalla pianta.
“E’ tutto il giorno che ti cerco!- Continuò l’amica. Rioko era il suo nome ed era un hanyou, una mezzo-demone volpe. Era poco più bassa di Shela, i suoi capelli erano corti e rossi fiammeggianti. Gli occhi invece erano verdi, come l’erba. In molte occasioni assisteva l’amica, il suo ruolo consisteva nel distrarre le guardie, bastava una sua occhiata e le aveva tutte ai suoi piedi- Anche se, in fondo, sapevo che eri qui.”
“Allora perché non sei venuta prima?- La provocò l’amica curvando le labbra in un sorriso- Forza, andiamo! Voglio essere pronta al meglio!”

Le due youkai corsero verso l’interno del bosco, scomparendo fra gli alberi. In pochi minuti arrivarono davanti a una caverna, era il loro covo, nel quale c’erano le loro armi. Le preferite di Shela erano due pugnali a tre punte (praticamente le armi di Ghish in Mewmew). Era una vera esperta nel maneggiare le armi e combattere, sembrava che fosse nata proprio per questo. I suoi movimenti non erano pesanti o impacciati, tutt’altro, erano agili e aggraziati, la sua era una specie di danza della morte.
“Hai preparato l’occorrente?” Domandò Shela all’amica.
“Certo!- Le rispose porgendole i due pugnali, con un sorriso di trionfo- Li ho affiliati proprio come volevi tu. Ora possono tagliare qualsiasi cosa.”
“Bene! E tu, sei pronta?”
“Come sempre!”
“Agiremo durante la notte, per ora riposiamoci.”

“Questa situazione deve cambiare Inu-Taisho!- Esclamò uno dei Quattro Signori del Giappone - Quella ladra deve essere fermata ad ogni costo!”
Anche gli altri due capi erano d’accordo. Erano stanchi di ricevere ogni giorno le lamentele dei loro sudditi, non ne potevano più. Giorno dopo giorno non facevano che aumentare, bisognava fare qualcosa!
Inu-Taisho era appoggiato sui gomiti, con le mani incrociate davanti al mento. Squadrava i presenti con aria irritata. Quanto avrebbe preferito essere a letto con una delle sue concubine, anziché star lì a sopirsi quei rompi scatole!
“Allora, Inu-Taisho!? Cosa avete intenzione di fare!?” Domandò uno dei presenti.
“A dire il vero ho studiato un piano e lo già messo in atto. Basterà aspettare che il pesce abbocchi all’amo.”
Nella grande sala si alzarono dei mormorii. Dalle espressioni dei tre capi, Inu-Taisho capì che non erano pienamente convinti. Forse credevano che non sarebbe mai riuscito ad incastrare una ladra, o ancor meglio, una mocciosa che giocava con il fuoco? Bè, se questi erano i loro pensieri, si sarebbero ricreduti! Questa sera la nostra amica verrà a farmi visita e riceverà il mio benvenuto, sorrise beffardo, credo che non le piacerà molto.

La notte era giunta e la luna era al centro del cielo. Era arrivato il momento.
“Forza Rioko!- La intimò Shela rinfoderando i suoi inseparabili pugnali, mettendone uno per fianco- Dobbiamo andare.”
“Eccomi! Sono pronta!- Esclamò l'hanyou. Indossava un kimono molto elegante, con ricamati vari fiori, i capelli erano raccolti ed aveva messo molto trucco, giusto quel tanto che bastava per provocare le guardie- Questo giorno verrà ricordato come il giorno nel quel Inu-Taisho è stato derubato dalla Regina dei ladri!”
Shela annuì abbastanza divertita. Sapeva che la sua era una pazzia, ma non le importava, anzi, più alto era il rischio, più quel lavoro la esaltava.
Dopo aver indossato il suo mantello incappucciato, lei e la sua compagna si diressero verso il palazzo del Signore dell’Ovest.

Erano dietro a due cespugli, proprio di fianco al portone della muraglia. Stavano assistendo al cambio della guardia. La cosa che incuriosì Shela fu che: anziché quattro o cinque guardie, ce ne fossero solo due. Eppure sapeva che in quelle terre girava voce che la Regina dei ladri era nei paraggi. Molti avevano preso qualsiasi precauzione, e invece, Inu-Taisho no. Doveva essere proprio un incosciente o pieno di sé. La cosa, comunque, giocava a favore di Shela, anche se il suo istinto le diceva di non cantar vittoria troppo presto.
Il cambio della guardia era stato eseguito, i due soldati se ne erano andati, lasciando il posto ai compagni.
Shela e Rioko si scambiarono un’occhiata d’intesa e quest’ultima annuì, sapendo cosa doveva fare. Uscì dai cespugli, fingendosi spaventata e un’aria di smarrimento le si dipinse in volto. Corse verso le guardie. Questi all’inizio si misero sulla difensiva per istinto, poi vedendo che si trattava solo di una donna, si calmarono.
“Oh, vi prego!- Li supplicò l’hanyou fingendosi disperata- Mi sono persa e non riesco a trovare il mio accampamento!”
A quel punto si coprì il viso con le mani e inscenò un pianto.
“Si calmi signorina.” Disse uno dei due soldati alquanto turbato.
L’altro le mise una mano sulla spalla per rassicurarla e lei si buttò fra le sue braccia. I due soldati si guardarono perplessi, non sapevano che cosa fare.
“Suvvia- Continuò la guardia- Se vuole l’aiuteremo noi a cercare il suo accampamento.”
Rioko alzò la testa e guardò negli occhi prima uno e poi l’altro. In quel momento i due si resero conto della sua incredibile bellezza, deglutirono a stento per questo. Praticamente la stavano mangiando con gli occhi, desiderando di rotolare con lei nel letto. Altri due allocchi erano caduti nel suo inganno.
Fece segno a Shela con la mano, facendole capire che poteva andare. Non avrebbero avvertito la sua presenza, erano troppo presi ad ammirare il corpo ben formato dell’hanyou per accorgersene.
Shela recepì il messaggio, sgattaiolò fuori dai cespugli e con un balzo oltre passò la muraglia.
L’inu-youkai si nascose fra le ombre degli alberi del giardino, diventandone tutt’una. Si guardò attorno, non c’era nessuno. Non avvertiva nessun odore o aura demoniaca. Guardò in alto e vide un balcone con una finestra aperta. All’inizio si insospettì, forse era una trappola, ma l’istinto le diceva che non c’era nessuno. Si fidava ciecamente di lui, più volte le aveva salvato la vita, anche quando era impossibile.
Così saltò su di esso. Si nascose contro la parete e sbirciò all’interno della stanza, vuota e completamente avvolta dal buio.
Aprì la porta della camera e guardò fuori, non c’era anima viva. Percorse vari corridoi, nell’intento di trovare la stanza che custodiva la Perla nera. La cosa che la lasciò un po’ perplessa fu che non c’erano guardie, nessuno che sorvegliasse i corridoi, nemmeno i servi non c’erano…. Come se il palazzo fosse disabitato!
Finalmente dopo una bella camminata, vide una porta sorvegliata da tre soldati. Doveva essere quella! Si appiattì contro la parete e senza farsi vedere o sentire, con uno scatto fu dietro alle guardie. Loro non si resero conto del pericolo, o almeno non subito, ma quando percepirono una strana forza alle loro spalle, non fecero in tempo girarsi che si ritrovarono a terra senza sensi.
Shela li guardò per un attimo, quasi provò pena per loro. Si voltò ed aprì l’enorme porta che le era di fronte. Era una grande stanza, completamente avvolta dalle tenebre, a pochi metri da una finestra stava una piccola bacheca illuminata da un raggio lunare, con all’interno una piccola perla nera. Era lei!
Shela sorrise per l’ottimo lavoro, c’era riuscita! La Perla nera era proprio davanti a i suoi occhi, che luccicava in tutta la sua bellezza. Eppure non si sentiva tranquilla, era stato facile, fin troppo! Inu-Taisho non poteva essere così sciocco da farsi fregare in questo modo!
I suoi pensieri furono interrotti da due forti braccia, le quali la presero alle spalle. La youkai cercò di divincolarsi dalla stretta, ma non ci riuscì.
“Ti consiglio di calmarti, se ne vuoi uscirne incolume.” Le disse una voce maschile, molto gelida e profonda, da procurarle un brivido lungo la schiena. Per la prima volta, Shela ebbe paura.
La giovane si dimenò come un’ossessa, diede un sonoro calcio in pancia al suo aggressore, il quale la lasciò andare e indietreggiò di qualche passo.
Shela ne approfittò, balzò contro la finestra per uscire, ma fu fermata dall’uomo di prima. Lei perse l’equilibrio e cadde all’indietro, trascinandolo con se. Erano uno sopra l’altro, grazie al raggio lunare poté vedere l’individuo che l’aveva aggredita e che la stava sovrastando con il suo corpo.
Aveva i capelli lunghi argentati, raccolti in una coda di cavallo, gli occhi erano due gemme dorate, su entrambe le guance portava un segno viola scuro e il suo corpo era possente. Shela aveva già sentito parlare di lui ed era consapevole della sua immensa forza. L’uomo che l’aveva assalita era Inu-Taisho, Signore delle Terre dell’Ovest e degli inu-youkai!
Anche Inu-Taisho stava osservando l’avversaria, o meglio, la famosa Regina dei Ladri. I capelli erano lunghi, raccolti in una treccia, sembravano risplendere di luce propria, argentea, quasi dorata, esattamente come la Luna. I suoi occhi erano di un color blu profondo, quanto il cielo avvolto dalle tenebre, nei quali leggeva la grande determinazione e un piccolo senso di paura. La cosa che catturò l’attenzione dell’inu-youkai fu lo spicchio di Luna tatuato sulla fronte della ragazza. Poi le studiò il corpo: indossava un mantello incappucciato marrone scuro, sotto di esso portava un corpetto nero aderente, che copriva le spalle e metteva in risalto le sue dolci e sensuali forme. I pantaloni erano anch’essi neri e aderenti, i quali mostravano le sue gambe lunghe e ben formate. Alla vita portava un cinturino marrone, a cui erano attaccati i due pugnali. Ed infine indossava un paio di stivali del medesimo colore dell’abito.
Alla vista di quello splendido corpo, Inu-Taisho fece fatica a deglutire e sentì uno strano calore nei bassi fondi, che si faceva sempre più insistente. Oltre a quello restò affascinato soprattutto dai suoi occhi… quello sguardo magnetico e penetrante…. Ma che stava facendo!? Come poteva pensare a certe cose in un momento simile!? Se avesse abbassato la guardia, la ladra ne avrebbe approfittato per scappare. Che mi sta prendendo!?
Dal canto suo, anche Shela si ritrovò nella sua stessa situazione. L’attraevano quelle gocce color ambra... Più di ogni altra cosa la sua voce... Profonda e forte... Cosciente di quei pensieri, la inu-youkai si impose di smettere di fare la sciocca. Doveva trovare un modo per fuggire! Ma non fece in tempo a formulare un piano che arrivarono quattro guardie armate fino ai denti.
Inu-Taisho si alzò in piedi, facendo fare la stessa cosa alla sua prigioniera, tenendole imprigionati i polsi dietro la schiena. Lo youkai si girò verso i suoi sottoposti e li guardò per qualche secondo rimanendo in silenzio, poi fece cenno a uno di avvicinarsi di un passo.
“Signore!” Scatto sull’attenti il soldato.
L’inu-youkai gli gettò in malo modo la ragazza, la quale si ribellava e urlava con tutte le sue forze.
“Conducetela nelle prigioni. E se proverà a scappare avvertitemi subito- sorrise- Anche se dubito che sia così stupida da farlo, dato che ha trovato qualcuno che può battere la Regina dei Ladri.”

To be continued……
 
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SESSHOMARU1989
view post Posted on 29/8/2007, 20:23




bella!!!!!!!!!!!!!!!!!! eppure ti ho già conosciuto....O.O

PS: ah ecco xkè sei in hotel!
 
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view post Posted on 1/9/2007, 20:59
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Cavolo sei bravissima mi piace questa storia, non vedo l'ora di leggerne il continuo ^O^
ma toglimi una curiosità, frequenti anche forum community??
 
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kikka-chan
view post Posted on 3/9/2007, 09:48




Grazie stra stra stra stra tante a entrambi!!!! Allora..... è giunto il momento di svelare le mie identità nascoste.... sono riconosciuta su manga.it e epf come FIFI91, su manganet come ASTRID, su Inuyashaportal come ARTEMISIA91, e su questo forum, sul forum di Sesshomaru, sul forum di demoneinuyasha, sul forum inuyasha fan's club come: KIKKA-CHAN................ Ecco questi sono i miei nomi......... PIACERE DI CONOSCERVI!!!!!!!
 
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view post Posted on 3/9/2007, 19:16
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Ah ecco dove ti avevo già vista...sul forum demone *O* xD
 
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kikka-chan
view post Posted on 3/9/2007, 19:44




Per la gioia di tutti voi...... eccovi il secondo chappy!!!!!!!!!!!!! Godetevelo!!!!!! E soprattutto commentate in tanti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! MI raccomando!!!!! ^_____'

Il primo amore di Inu-Taisho

Capitolo due: In trappola

Non poteva essere! Di sicuro era un sogno, o meglio, un incubo! Dal quale Shela avrebbe voluto svegliarsi. Per la prima volta la Regina dei Ladri aveva perso e ora se ne stava in una cella, a cuocere nel suo brodo.
Rabbia e umiliazione pervadevano il suo corpo. Umiliazione per essersi fatta catturare così facilmente, rabbia per essersi fatta soggiogare da lui, Inu-Taisho, Signore dell'Ovest. Se lo ricordava ancora quel momento, quando lui la stava sovrastando con il suo corpo. Lei avrebbe potuto scappare, colpendolo nei bassi fondi, il punto debole di ogni uomo. Ma non lo aveva fatto, il suo corpo e la sua mente avevano smesso di funzionare, erano concentrati ad osservare quelle due gocce dorate, fredde e penetranti, così attraenti....
Un grave errore. Infatti eccola lì: rinchiusa in una delle celle sotterranee del palazzo del Signore dei Cani, in attesa della decisione del Gran Consiglio delle Quattro Terre.
Quanto tempo era passato? Un'ora? Un giorno? Non lo sapeva. La segreta era buia e non riusciva a vedere niente, inoltre tentare di fuggire in una situazione così delicata sarebbe stato un suicidio.
Prima, grazie ad una candela, Shela aveva avuto modo di osservare la cella: era piccola e abbastanza alta, c'era un materasso per dormire, una specie di gabinetto in un angolo. Le pareti erano di roccia e non c'era neanche una finestra, la porta era super blindata e completamente nera.
Quando la candela si era spenta, nella prigione si erano diffusi freddo e umidità. Lei essendo una youkai non doveva sentire freddo, tuttavia questa volta lo aveva sentito, e non le piaceva.
D'un tratto la serratura scattò e alle narici della inu-youkai giunsero vari odori, trai quali quello del suo peggior nemico. Inu-Taisho, seguito a ruota da due suoi sottoposti, entrò nella cella. I due soldati andarono da Shela e con la forza la fecero inginocchiare davanti al loro Signore.
"Qual è il tuo nome, Regina dei Ladri?" Le chiese impassibile Inu-Taisho.
"Che importanza ha il mio nome?- Ribatté Shela guardandolo negli occhi con espressione di sfida- Tanto mi ucciderete. E' questa la pena dei ladri, no?"
"Non ti sbagli, ma sono riuscito a convincere il Gran Consiglio a lasciarti in vita- Le rivelò lo youkai sorridendo di fronte alla faccia stupita della ragazza- Resterai a Palazzo, investe di mia cameriera personale. Dovrai esaudire ogni mio più piccolo desiderio o capriccio."
L'espressione di Shela mutò, da stupita ad arrabbiata, da arrabbiata ad adirata. "Voi non potete!"
"Ohhh se posso, piccola ladra! Ti ricordo che io sono il Signore delle Terre dell'Ovest e dato che ti trovi nel mio territorio, nonché nelle mie prigioni, sei sotto il mio comando."
Shela si infuriò ancora di più nel vedergli stampato sulla faccia un sorriso strafottente. Quanto avrebbe voluto cancellarglielo e fargli vedere chi comandava fra loro due! "Non credete di potermi tenere qui, Inu-Taisho! Anche se mi avete catturata non vuoldire che mi arrenderò!"
"E invece ti converrà darmela vinta, visto che non puoi fuggire. Attorno al palazzo c'è una barriera e soltanto con il mio permesso la si può oltrepassare."
Con un sospiro di frustrazione, Shela abbassò lo sguardo e la testa. Era stata sconfitta, definitivamente. Chiuse gli occhi per riflettere su un nuovo piano, ma niente. Se non poteva scappare, come se ne sarebbe andata da quel maledetto castello? Volente o dolente sarebbe rimasta, per chissà quanto tempo.
"Shela." Sussurrò la youkai a fil di voce, appena udibile.
Inu-Taisho inarcò un sopraciglio, con espressione interrogativa.
"Shela.- Ripeté lei con più forza, riaprendo gli occhi ed alzandoli per incontrare lo sguardo dell'inu-youkai- Shela è il mio nome."
L'inu-youkai sorrise fra sé, soddisfatto della risposta. Prima di quel momento, non era mai stato così impaziente di sapere il nome di una persona, di una donna. Subito scacciò quei pensieri, ritornando in sé. Diede l'ordine di far portare la ladra nel suo alloggio e di farcela restare fino a che non avesse avuto delle mansioni per lei.
Quando i soldati e la ragazza se ne andarono, Inu-Tiasho stette a guardarla, incantato, domandandosi se quella inu-youkai fosse una ladra o un'incantatrice.

Questo giorno verrà ricordato come il giorno nel quale Inu-Taisho è stato derubato dalla Regina dei Ladri! Le aveva detto Rioko, prima di partire. Shela sorrise amaramente, di sicuro quel giorno sarebbe stato ricordato, per la cattura della Regina dei Ladri.
La youkai era seduta sul pavimento, con la schiena contro una parete. Il suo alloggio era molto piccolo, come arredamento c'era: un letto, un tavolino e una sedia. C'era anche una finestra abbastanza grande, coperta dalle spesse tende, le quali non facevano filtrare i raggi di luce. Infatti la stanza era buia, come la prigione, solo più calda.
Durante il tragitto dalle segrete agli alloggi, Shela aveva guardato fuori le finestre del corridoio. Era giorno inoltrato, forse era appena passato mezzo-giono.... Era passato più tempo del previsto....
All'improvviso bussarono alla porta ed entrò una vecchia youkai, bassa con i capelli corti e verdi. Appena oltrepassata la soglia scagliò un'occhiataccia a Shela, che contraccambiò. La vecchia gettò sul letto le cose che aveva in mano e si avviò versò le finestre. Aprì le tende e i raggi del sole entrarono con tanta violenza che quasi accecarono la giovane.
La vecchia youkai si girò e squadrò la inu-youkai che era ancora seduta sul pavimento. "E così tu saresti la nuova serva di Inu-Taisho-sama- Constatò la vecchia facendo una smorfia di disapprovazione- Io sono Berna, la capo domestica. Quelli sono i tuoi vestiti- Indicò gli indumenti che erano sul letto- Taisho-sama ha invitato a cena i più valorosi generali delle Quattro Terre. Dovrai servire ai tavoli e comportarti bene, se non vuoi essere punita. Se ti faranno un complimento, volgare o meno, accetterai con un sorriso. Se ti toccheranno non reagirai. Chiaro?"
Guardandola con odio misto a rabbia Shela annuì, senza replicare. Se speravano di poterla tenere a bada, si sarebbero ricreduti e molto presto!
"Molto bene- Disse Berna avviandosi alla porta- Ti verrò a chiamare più tardi. Fatti trovare pronta."
Detto questo la vecchia uscì dalla stanza. Shela rimase a guardare la porta, assorta nei suoi pensieri. A quella cena, molto probabilmente, sarà presente anche Lui, se non era ancora impegnato nelle sue ricerche, o meglio, nel suo inseguimento.
Non voleva tornare indietro, al suo passato, non lo avrebbe ami permesso! Anche a costo della vita.... Sapeva che con Lui non c'era niente da scherzare ed era conscia che se l'avesse trovata, pian piano l'avrebbe uccisa.

"Allora!? Sei pronta!?" Brontolò Berna seccata, bussando alla porta della camera di Shela.
"Sì." Rispose la ragazza, uscendo dalla stanza. Sebbene gli squallidi vestiti, la sua bellezza rimase intatta. Indossava uno yukata molto vecchio, giallo pallido, che nonostante il colore, metteva in risalto i suoi capelli argentati. I capelli erano legati in una coda bassa e al contrario delle altre serve, non indossava il telo che si portava in testa.
Le due si avviarono verso la Grande Sala, stando una a distanza dall'altra. Il tragitto fu silenzioso e pieno di occhiatacce, che esprimevano a grandi linee ciò che non si diceva.
La vecchia aprì la grande porta di legno e le youkai entrarono. La Grande Sala era enorme! C'erano vari tavoli rettangolari e seduti c'erano i generali. Shela si guardò in giro. Scrutò ogni tavolo, ogni youkai, Lui non c'era. Tirò un sospiro di sollievo, era salva, per il momento.
L'attenzione di Inu-Taisho cadde subito sulla inu-youkai che aveva varcato la soglia. Sorrise nel cedere che la sua bellezza era rimasta intatta, sebbene i vestiti da serva. La guardò a lungo, la vide guardarsi in torno con aria preoccupata e ansiosa, in cerca di qualcuno... Poi la vide tirare un sospiro, ritornando impassibile, come prima.
Shela incontrò gli occhi di Inu-Taisho e lo guardò con odio, imprecando mentalmente contro di lui. I suoi insulti furono frenati da Berna, che le diede un vassoio, con sopra vari cibi ed iniziò a servirli ai tavoli.
Durante la cena, Shela dovette far appello a tutto il suo autocontrollo per non uccidere uno dei generali. Continuavano a palparla e a farle delle proposte indecenti, degne di una sgualdrina.
Il pasto era finito e la maggior parte dei generali se ne erano andati. Era rimasto solo un piccolo gruppetto, che si era concentrato in un tavolo.
La inu-youkai aveva finito di sparecchiare, si stava per allontanare, ma uno degli youkai la fermò prendendola per un polso.
"Guarda guarda chi abbiamo qui!- Esclamò il demone-leone sorridendo, con un atteggiamento da superiore- La Regina dei Ladri, colei che ci ha derubati. A quanto pare hai trovato qualcuno che ha saputo domarti, dico bene, ladra?"
In tutta risposta Shela gli ringhiò contro, mostrando le due zanne e guardandolo minacciosamente.
"Sapete, Inu-Taisho-sama? Dovreste insegnare le buone maniere a questa piccola impertinente... Ma se volete, sarò ben felice di occuparmene io!"
Inu-Taisho gli lanciò un'occhiata tempestata da fulmini e saette, chiudendo gli occhi in due piccole fessure. Era così minaccioso che lo youkai leone mollò subito la presa e si mise a sudare a freddo. "Fujiyoshi, lo sai benissimo che questo tipo di discorsi mi irritano."
Shela posò lo sguardo su Inu-Taisho. Non poteva credere che l'avesse soccorsa! Anche l'inu-youkai posò gli occhi su di lei. La giovane si riscosse e lo guardò con astio, poi girò sui tacchi e se ne andò.
Quando entrò in camera sua, Shela si appoggiò contro la porta e inconsciamente un sorriso le si dipinse sul volto. Chissà, forse Inu-Taisho non era poi così male infondo.

To be continued................................
 
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view post Posted on 3/9/2007, 19:53
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Uh...me vuole leggere il continuo *_* bravissima ^O^
 
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kikka-chan
view post Posted on 3/9/2007, 20:01




Arriverà arriverà....... Non te preoccupa! ^____^ Cmq stra stra stra tante grazie!!!!!
 
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view post Posted on 3/9/2007, 20:09
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ma figurati ^^
 
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