Progetto WataxTaita; Vampire Section?, Alla larga mortali!!(tanto non c'è anima viva in giro)

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icon13  view post Posted on 12/1/2008, 20:18
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Fratellanza for ever!XD

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Ecco qui il fantastico topic dove io e watty proveremo a buttar giù una fan fiction sui vampiri
Per prima cosa mi rivolgo alla mia cara collega e sensei: dobbiamo almeno decidere una trama insieme e il/la protagonista e uno o due personaggi secondari U.U
allora....aspetto notizie XD
Ancora una cosa...mettiamoci d'accordo via msn per i personaggi e facciamo loro una scheda nella sezione apposita così sarà più semplice ^_^ :*crazy*:
io del mio ho fatto la scheda e la trama l'ho mandata a lei, mia cara, come comandato....aspetto la scheda del suo personaggio e notizie.... :*drug addicted*:
Ok abbiamo deciso abbastanza....chi comincia?

Edited by Taita '92 - 13/1/2008, 20:29
 
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view post Posted on 13/1/2008, 20:56
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ok inizio io xD
Allora...
Un'ombra si aggirava per le strette stradine di El giza: le case erano cresciute disordinatamente, erano povere, spoglie, molti muri ormai si stavano scrostando.
Si fermò un secondo respirando a pieni polmoni l'aria che lo circondava e riuscendo a captare il vecchio, caro odore del grande fiume, così a lungo venerato nei tempi passati.
Osservando le stelle sussurrò un nome: Nefer...
Si quello era il SUO nome, in quella cittadina non era più il ricco nathaniel, era tornato il giovane ragazzo di un tempo, strappato alla sua terra dal destino.
Ormai più niente di quello che lo circondava riusciva a parlargli del tempo in cui era nato: gli abiti erano cambiati, i giovani si vestivano come in qualunque altra parte del mondo, e la sua semplice tunica di lino, che gli bastava anche nella gelida notte, non lo faceva passare innoservato.
Sospirò per la terza volta in quella sera, forse deluso dal fatto che la sua nostalgia non fosse stata placata da quella rimpatriata.
La sua terra era stata rovinata come qualunque altra, inquinata, sfruttata sino all'impossibile.
Camminò sino a raggiungere il limite della periferia della città, dove ormai si trovavano solo più case cadute in rovina, delle quali si scorgevano molto spesso, solo le fondamenta.
Si sedette a fissare le maestose piramidi: quando era nato erano state terminate da poco. Oh, come ne andava fiero il popolo, la sola vista delle imponenti strutture sembrava testimoniare che nei faraoni lì sepolti vi era veramente stata una scintilla di divino.
Ora invece erano sfruttate solo dal punto di vista turistico, non avevano alcun valore affettivo.
Si sedette su quello che rimaneva di un'antica finestra, poi di scatto distolse lo sguardo dalla brillante luna, sua fidata compagna e complice da molti, troppi anni, per concentrarsi su un rumore a mala pena udibile da un orecchio umano.
se qualcuno era riuscito a giungergli così vicino, doveva essersi distratto un po' troppo...

Edited by Taita '92 - 13/1/2008, 22:01
 
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watachan
view post Posted on 13/1/2008, 21:15




Era già sera, sorrise sorpreso sul come nonostante la tarda ora facesse così caldo.Ma non caldo in sè, il tempo era privo di vento, così poteva sbottonare in tutta calma la sua nuova camicia nera di seta e sfoggiare il suo petto color panna. Intorno a lui la desolazione più totale, aveva già superato le piazze e i luoghi trafficati. Era stato abbordato, ma nessuno ne valeva la pena, infondo..erano soltanto dei turisti, scappati dalla loro confusione, che cercano i crearsi dei bei ricordi da incorniciare e compagnia bella....
Tutti poveri in canna. Non ne valeva proprio la pena.
Alzò gli occhi argentati verso il cielo stellato, si rallegrò per un istante.
Poche volte gli era stato permesso di lasciarsi coccolare dalla splendida luce di quegli astri, nella sua città era sempre stato abbagliato dalle luci del neon, che qui mancavano quasi del tutto.
In un certo senso, forse aveva fatto bene a venire lì.
Si era fatto beccare a pomiciare con una cameriera dalla sua signora...
Una cazzata...
che aveva fatto per ritrovarsi di nuovo per strada, solo, e soprattutto..in un paese sconosciuto e lontano mille miglia da casa.
Se mai avesse avuto una casa.
Scrollando le spalle in un gesto spontaneo decise di dimenticare l'accaduto e pensare al meglio, ne aveva passato di peggiori.
Bastava trovare un posto per la notte, la mattina sarebbe tornato a caccia assicurandosi un passaggio per New York.
Mentre camminava si accorse di essersi avventurato troppo lontano ma stranamente non provava paura.
Solo alcune case d'argilla abbandonate gli si mostravano intorno a quel deserto scuro.
Sospirando decise che non era il momento per fare lo schizzinoso e s'incamminò, quando improvvisamente notò un'ombra sulla sabbia battuta da innumerevoli cammini.
Non apparteneva certo alla forma di quella casetta.
Alzò lo sguardo incurante.
Si trattenne dal fischiare.
Una preda, a giudicare dai vestiti, per quanto striminziti fosserò, non era un poveretto come gli altri.
Usando la sua agilità, si avvicinò per guardarlo meglio.
 
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view post Posted on 13/1/2008, 21:22
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Gli bastò un'occhiata veloce, furtiva per studiare il ragazzo:
era abbastanza alto, capelli argentei, pelle pallida.
La cammicia sbottonata lasciava scoperto il collo bianco, così giovane, poteva sentire il sangue, dolce, innocente...
Il pensiero dell'ormai prossimo nutrimento sembrò riuscire a distoglierlo anche dai suoi pensieri più cupi e gli colorò gli occhi chiari, di un nero intenso.
Aveva fame; iniziò a bramare qual giovane corpo esile.
Tornò con un grande sforzo a guardare la luna, come se niente fosse accaduto, aspettando che la preda gli si avvicinasse, perchè era certo che lo avrebbe fatto, non c'era neanche bisogno di usare il suo fascino...
 
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watachan
view post Posted on 13/1/2008, 21:32




Non era stato difficile avvicinarsi, grazie alle sue abilità atletiche.In pochi secondi era sul tetto, sopra quel giovane.
Non scese subito, sedendosi piano sulle vecchie tegole color sangue. Poggiandosi su un gomito, lo guardò dall'altro deliziandosi la vista con quel fisico così dannatamente attraente,e guarda la fortuna, appena coperto da quella tunica leggera di lino.
Improvvisamente udì uno scricchiolo.
 
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view post Posted on 13/1/2008, 21:46
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Il tetto cedette, il ragazzo gli cadde davanti in maniera scomposta, le gambe all'aria, il viso apparentemente scocciato.
Sorrise e gli porse una mano, per aiutarlo ad alzarsi, trovandosi ad osservare come si erano spettinati i capelli: sì, sarebbe stato davvero un'ottima preda.
Appena il ragazzo, con un sorriso brillante come la luna, ma con una visibile punta di terrore negli occhi, gli afferrò la mano, gli passò il braccio attorno la spalla, per poi stringerlo a sè in un abbraccio mortale.
delicatamente scostò il colletto della camicia, che ancora copriva la giugulare, poi passò lentamete le dita su quel collo perfetto.
Poteva sentirlo, si, sentiva il sangue caldo, quel nettare degli dei dal quale traeva nutrimento, per il quale uccideva.
<non ti preoccupare, landruncolo da strapazzo, durerà poco, non ti farò male> gli sussurrò dolcemente all'orecchio, quasi fosse una confessione d'amore.
Senti l'altro irrigidirsi: forse aveva uno spirito combattivo, ma non importava, lo voleva e lo avrebbe avuto.
Scoprì i canini affilati ed escluse il mondo dalla sua visuale, rimanendo solo con quel ragazzo, con quella fantastica fonte di vita regalatagli dal destino.

SPOILER (click to view)
watty me ne sono accorta ora...sui tetti delle case egiziane non ci sono le tegole ^_^


Edited by Taita '92 - 13/1/2008, 22:05
 
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watachan
view post Posted on 14/1/2008, 21:07




Cadde, scivolò , e non erano nemmeno delle tegole, ma delle strane pietre lisce color corallo.Si rese conto stupidamente che mentre rischiva di fratturarsi l'osso sacro o peggio, l'unica cosa sulla quale riusciva a concentrarsi era quel particolare sul tetto.In pochi secondi la sua spalla sbandò tragicamente sul pavimento duro del balcone.
Una mano pallida,ma delicata e allo stesso tempo forte lo aiutò ad alzarsi, sebbene non ne avesse bisogno, non seppe rifiutare,ancora leggermente scosso per il colpo.
Riuscì solo a sorridere affascinato dalla sua bellezza elettrizzante...
La luna gli illuminava i perfetti tratti del viso fino a finire sulle sue labbra così splendidamente rifinite e lisce.
Lì si bloccò spalancando gli occhi mentre quella mano forte si appropriava del suo corpo senza che potesse opporre la minima resistenza.
Una voce soave eppure stranamente roca e sibillante gli sussurrò una dolce minaccia all'orecchio.
Gemette internamente prigioniero di quel'abbraccio immortale.
Sentiva quelle dita fredde sul suo collo, carezzarlo lievemente, calcare con l'indice la sua vena pulsante...
Che cosa voleva?
Il cuore iniziò ad aumentare i suoi batiti, pur non volendo mostrare paura, il suo corpo lo tradiva irrigidendo ogni suo muscolo.
Il silenzio veniva rotto solo dal respiro gelido del giovane che lo teneva stretto a sè. Improvvisametne l'abbraccio si intensificò.
<< Cos.. >> le sue parole vennero bloccate da un sussurro dell'altro.
Due sporgenze bianche dapprima velate si mostrarono in tutto il loro splendore ed orrore.
Chiuse gli occhi, il cuore che gli batteva all'impazzata..
Un profumo inebriante gli avvolse i sensi, sentiva quasi di perdere conoscenza.
Si stupì quando capì di voler sentire quall'odore più da vicino.
Era un'illusione?
Stava sognando?
Un simile angelo?
No...non poteva immaginare una tale creatura.
Sentì le labbra fredde dell'altro sulla sua pelle accaldata e non seppe trattenersi.Non era paura? No, era qualcos'altro che non sapeva ancora spiegarsi.Non capiva tutto ciò che gli stava succedendo, che cosa gli stava facendo..
Ma una cosa era certa, non se ne sarebbe stato con le mani in mano.
Raccogliendo tutte le sue forse tentò di spingerlo via.

SPOILER (click to view)
lo so le tegole mi servivano per farlo scivolare, mica era un mentecatto qualunque eh? cmq mi sono applicata per descrivere che nn erano tegole..xD




 
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view post Posted on 14/1/2008, 21:31
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Fratellanza for ever!XD

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Nefer si abbandonò all'istinto, sentì la paura di quel giovane: aveva un odore così inebriante.
Scoprì i canini, non poteva resistere oltre.
Ma..no si sbagliava, non era la paura quella che aveva avvertito, era qualcosa di diverso, per lui più incomprensibile, qualcosa che non aveva mai trovato in nassun'altra vittima.
Quel ragazzo sembrava provare il suo stesso desiderio in quel momento, la sua stessa bramosia.
Si lasciò distrarre dal filo dei suoi pensieri, quando si ritrovò a lanciare un piccolo gridolino, quasi femmineo, e lasciare il giovane: quel teppistello lo aveva morso, cogliendolo alla sprovvista.
Rise con scherno, guardandolo dall'alto in basso.
<cosa credi di fare? Non puoi scappare, ne sei cosciente, ti riprenderei comunque.
Ora non fare lo scemo e torna qui, la tua vita di furti non vale tutti questi tentavi di salvarla.
Abbandonati a me> gli disse, con voce soave e seducente, ma le sue parole ebbero un impatto che non si aspettava.
vede lo sprezzo del giovane nei suoi occhi, quasi qualcosa lo avesse ferito nell'orgoglio.
<ehi nonnetto, chi cazzo ti credi di essere?? Sai le belle parole dovrebbero solo servire a nascondere qualche altra deficenza...vediamo se riesci a prendermi stronzo, visto che ciarli tanto> rispose il ladruncolo, iniziando a correre all'impazzata.
Il vampiro rimase per un attimo attonito: nessuno gli aveva parlato così, non dopo aver scoperto la sua natura.
Sorrise e spiccò un semplice balzo.
Spuntò davanti al giovane da dietro un muro particolarmente scrostato per poi sbattercelo contro violentemente, tenendolo fermo per i polsi, ascoltando il precipitoso battere del cuore: era per la corsa o per lui?
Sperò la seconda.
Studiò i capelli del giovane, argentei come la luce della luna.
Il su sguardo scese, vagò sulla camicia ancora aperta sul petto, lievemente sudato: il suo antico maestro gli aveva insegnato a sedurre le sue vittime, prima di uccidere, ma non gli era mai capitato di divertirsi un po' con un uomo prima del bacio fatale...chissà se...NO! Scacciò il pensiero dalla mente, ma quello tornò preopotentemente.
<cosa credi di fare, mocciosetto?? Non puoi competere con me...sono sicuro che sei bravissimo a sedurre le sprovvedutte signorine, ma non ti servirà ora. Rilassati e smettila di comportarti come uno scemo>.
Schiacciò la preda ancora di più alla parete, premendogli a sua volta addosso.
Che strano...quel ragazzo sembrava....eccitato.


SPOILER (click to view)
Non dico come ha capito che era eccitato...tutto alla tua fantasia xDah allora va bene U.U xD
 
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watachan
view post Posted on 15/1/2008, 12:26




Ansimava, non riusciva a sopportare quel corpo premuto sul suo.Riusciva sentire ogni muscolo incastonarsi perfettamente in quell'altro...
Non aveva mai sperimentato una simile vicinanza, ma la cosa, al momento, non gli dispiaceva minimamente.Non voleva capire, che forse, si trovava la morte davanti, voleva divertirsi un po'..come suo solito.
Infondo..che male avrebbe fatto?
Gli sorrise malizioso avvicinanando il viso, ma l'altro si scostò immediatamente come impaurito.
<< Oh.. >> fece Leon sorpreso e cosciente di avere un, sebbene piccolo, punto a suo vantaggio.
Fece scorrere le dita della mano ancora libera da quel morso fatale sui fianchi del giovane, sentendolo trassalire.
Ma non si fermò lì, sentendo la presa allentarsi un po' sorrise e decise di prendere posizione il prima possibile.
Calcò con il pollice la schiene dai muscoli contratti e così meravigliosamente definiti...poi strinse improvvisamente la carne godendosi un lieve sussultò del moro.
Il sangue riprese a circolare nel suo corpo e per un momento sentì un formicolio propagarsi in tutte le sue vene, aumentando il suo improvviso e folle desiderio.
Capì con piacere di avere guadagnato terreno e sentendosi più intraprendente del solito avvanzò verso il petto dell'altro notando senza stupirsi un paio di iridi scure come la notte seguire ogni suo movimento con una pazienza che andava scemando lentamente.
Strinse quel corpo perfetto a sèunendo le labbra sulla pelle del petto; era fredda, inspiegabilmente fredda.
Ma poi, sorrise internamente rendendosi del costume succinto della sua ormai preda.
Nessuno riusciva a scappargli..nemmeno un messaggero degli inferi. Oh, sì, si sentiva immensamente appagato in quel momento, e volle tentare oltre.
Il buio sembrò intensificarsi intorno a loro, gli astri crudelmente nascosti da scure nubi e la luna che spegneva il suo sguardo oltraggiata da una simile scena.
Scioccante?Ah, no..
Era tutto estremamente stimolante.
<< Ah.. >> sospirò quando il suo bacino sfiorò maggiormente i fianchi diritti del moro, non gli importava se rimaneva inerme come una statau, tanto l'avrebbe costretto a muoversi.
Angelo o demone, non poteva resistere a un simile piacere.
Un rumore improvviso lo svegliò da quel sogno ad occhi aperti.
Spostando lo sguardo alla sua sinistra vide un enorme buco nel muro, quelle pietre che si sgretolavano come farina.Per un attimo ebbe paura, e girò gli occhi cercando di velare il terrore.
Si era spinto oltre, ma scioccamente si era fatto condurre dall'istino e dai sensi...eppure sapeva che quelli lo tradivano raramente.
<< Cos.. >>
Le sue labbra furono catturate in una morsa delicata e allo stesso tempo possessiva.
Avrebbe voluto gridare ma fu soffocato da quel bacio impetuoso.
Spinse la sua lingua affamata nella bocca che lo stava accogliendo spingendo più a fondo fino a quando il suo compagno si unì selvaggiamente a quella danza passionale....

SPOILER (click to view)
..bene...considerando che stavo pure male mentre lo scrivevo, non ti impressionare, ok?=_=''le dò il via per continuare mon amie xDxD :*drug addicted*:


Edited by watachan - 15/1/2008, 13:34
 
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view post Posted on 15/1/2008, 17:37
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Fratellanza for ever!XD

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Qualcosa in Nefer scattò all'improvviso.
Vide l'irresistebile sorriso malizioso del giovane, ed ebbe come la sensazione di non essere più lui il cacciatore.
Quello provò a baciarlo, riuscì a scostarsi con grande sforzo, quasi in preda alla paura, conscio che mai prima gli era successo di dover patire così tanto per riuscire a fare sua una vittima.
trasalì quando la mano del teppista gli scese lentamente lungo i fianchi, per poi risalirgli lungo la schiena: cercò di sembrare impassibile, trattenendo un gemito di sorpresa e piacere che premeva per uscirgli di bocca.
Gli sembrò che il suo petto avvampasse violentemente, e per un momento temette che le labbra dell'altro, posatevi dolcemente, potessero farlo avvampare come un qualunque umano.Doveva riprendersi, doveva lottare, non poteva farsi imprigionare così da un umano...un umano che aveva svegliato in lui qualcosa di sconosciuto.
Sferrò un violento pugno al muro della vecchia casa, sbriciolandolo, per cercare di riprendere il controllo di sè, ma quando avvertì finalmente un vero e proprio terrore, inutilmente velato, in quella che era tornata nuovamente ad essere la sua preda, non seppe resistergli.
Lo voleva, sì, ma non come prima, come lo poteva desiderare solo la parte umana sopravvissuta in lui.
lo strinse, poggiò le seriche labbra, su quelle carnose e rosse dell'altro.
improvvisamente il bacio appena accennato divenne qualcosa di selvaggio, come lui, quando l'altro poi contraccambiò con eguale passione, guidandolo in una danza per lui nuova nonostante la lunga vita.
Si scoprì ad essersi completamente abbandonato al quel piacere, quando la fame che non aveva ancora placato, lo riportò alla realtà, scurendogli le iridi come un cielo senza luna e facendogli respingere violentemente il compagno.
Lo vide sorridere maliziosamente ed in un modo che trovò stranamente sensuale, tanto che il suo primo impulso fu di dimenticare il desiderio di saziarsi di sangue, per saziarsi di lui, ma combattè: non si sarebbe lasciato sconfiggere ancora una volta dai suoi istinti, non si sarebbe comportato come uno sciocco umano.
Ricambiò lo sgurdò con quella che sperò sembrare un'aria di sufficienza, per poi allontanarsi, ignorando cosa quella che era stata la sua preda gli stava dicendo.
Un dono del destino??tze, una maledizione!!
si cibò di un povero ladro, che stava tranquillamente dormendo vicino ad una donna che aveva da poco stuprato, per poi dirigersi verso l'albergo dove aveva deciso di alloggiare.
Oh, come avrebbe preferito poter dormire sotto le stelle e rivedere ancora una volta il bagliore della sabbia illuminata dal sole che aveva deciso di rinnegare. Infondo quella vita era stata una sua scelta e non se ne sarebbe mai pentito, aveva guadagnato molto, ma c'erano alcuni ricordi che ancora lo tormentavano di tanto in tanto.
Cercò di rifugiarsi nei suoi ricordi dell'età d'oro dell'Egitto, in cui si trovava a corte, ma non potè fare a meno di rivivere gli avvenimenti di quella sera.
Arrivato nella sua stanza, stava giusto riportando alla memoria quel bacio, quel magnifico e spaventoso bacio che sembrava avergli fatto capire che in lui c'era molto più di quello che aveva sempre creduto, quando la porta della sua camera si aprì.
Si alzò scocciato: aveva chiuso a chiave e aveva anche pagato non poco per essere certo che nessuno entrasse.
<che diavolo....?> iniziò, ma si interruppe fissando il giovane di un paio d'ore prima, che doveva averlo inseguito di corsa a giudicare dal suo colorito.
<il diavolo...curioso che proprio tu ne parli. io mi chiamo leon, e tu, nonnetto??> rispose quello con tono canzonatorio e sicurò di sè.
SPOILER (click to view)
cavolo...e me che pensava di aspettare ancora un po' per far convertire il mio caro vampiro al sommo....U.U...magari ora leon,....diventa vampiro e una volta sicuro della sua invulnerabilità se ne approfitta...*_* me fa pensieri strani xD ma continui lei, mia cara collega xD :*drug addicted*: :*drug addicted*: :*drug addicted*:
 
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watachan
view post Posted on 15/1/2008, 20:57




Quella lingua gelida..quelle labbra così invitanti...
Erano questi gli unici pensieri di Leon mentre rincorreva il vampiro.
Non gli era risultato affatto facile,ma grazie alle sue abilità riuscì a tenere il passo almeno per metà, ma almeno aveva un'ottima vista, e notò che il moro entrò in un modesto albergo.
Sorrise, la faccenda stava diventando più interessante di quanto avesse previsto.
Magari, se avesse giocato bene le sue carte, si sarebbe assicurato un posto per la notte.Stare nella stessa stanza con quello lì lo elettrizzava, ma sì, se la sarebbe cavata splendidamente.
Continuò correre quando con la coda dell'occhio notò una persona elegantemente vestita alla sua sinistra che avvanzava con passo felpato.Non sembrava diriggersi verso di lui, aveva gli occhi velati da un paio di occhiali scuri.
inarcò un sopraciglio chiedendosi a che cosa servissero gli occhiali di notte, ma ricordandosi il motivo della sua corsa decise di lasciare quella bizarria al proprietario.
<<scusa! >>riuscì a dire di sfuggita mentre gli passava accanto rapidamente.
Si fermò all'istante.
Si sentiva afferrato per il braccio sinistro, completamente bloccato.
Preso dal panico, cosa che raramente accadeva, girò lentamente lo sguardo...
Di fronte a lui un viso si un colore biancastro che pareva illuminarsi nel buio, o forse era l'effetto della luce dei lampioni.Tuttavia fatto sta che qualcosa in lui lo inquetava.
Ribelli capelli corvini incorniciavano il suo viso come se fosse un quandro sulla tela del quale dipinto vi fosse un angelo di Michelangelo.Il suo naso arcuato era liscio e proporzionato col resto del viso.
Se ne rese conto quando lo stesso sfiorò la sua guancia, quando sentì il suo respiro sul collo..e quando un'altra mano entrò nei suoi jeans..
Deglutì piano, rendendosi conto con un po' di evidente imbarazzo di avercelo ancora duro dall'incontro precedente.
Non riuscì a guardarlo negli occhi, pur sapendo che l'altro aveva ancora gli occhiali.
<< Non sono quello che pensi.. >>
Riuscì a dirgli Leon cercando, senza dare troppo nell'occhio a liberarsi dalla stretta.
L'avevano di nuovo scambiato per quel tipo di persona...gli capitava spesso quel giorno.
Sentì le dita fredde dell'altro stringersi intorno alla sua asta dura.
<< Ah..mmmh... >> si coprì la bocca con la mano mentre l'altro lo spingeva verso l'ombra di un folto albero.Capì che lì nessuno li avrebbe potuto vedere...
Con un lento movimento si girò col petto verso la corteggia di quell'albero.
Era un tipo d'albero che non si vedeva spesso, uno di quelli che poteva resistere alla siccità..ma poco importava.
Sentiva un altro gonfiore dietro di sè e si trattenne dal gemere.
Improvvisamente venne girato, le sue labbra incontrarono quelle di quel strano ragazzo.
Si preparò quasi ad assaporare il suo gusto quando lo stesso si allontanò di scatto, come appena rendendosi conto di qualcosa.
Rapido scostò una ciocca di capelli argentei dal collo di Leon e vi diede un'occhiata ansiosa.
Quasi sospirò sollevato.
<< Bene... >>
Leon sentì la mano liberarlo e una brezza di vento entrò nell'apertura dei jeans facendolo rabrividire di piacere.
<< Questo per il tuo disturbo. >> gli sussurrò all'orecchio.La sua voce era talmente intensa che Leon ebbe bisogno di chiudere gli occhi per non scivolare sul pavimento inerme.
Quando li riaprì, non c'era nessuno accanto a lui.Delle bancnote spuntavano fuori dalla cinta, le prese contandole e fischiò.
Aspettò qualche secondo per riprendersi e alzandosi si diresse verso l'arbego. Doveva pur dormire da qualche parte.
Scartò l'idea di passare dall'entrata pricipale, e optò felicemente per quella di servizio che la donna delle pulizie, con tutta quella biancheria da portare non aveva chiusa, forse non pensando che qualcuno potesse entrare.Non c'era niente di valore da rubare.
Leon le passò agilmente accanto aiutandosi dalla montagna di vestiti che la donna aveva nella braccia e oltrepassò la porta senza nemmeno sfiorarla.
Salì rapidamente per le scale arrivando lì dove aveva sentito una voce ormai molto familiare.
Sorrise fissando il contenuto nella sua mano e con le chiavi "prese in prestito" alla signora di prima, aprì con sicurezza la porta...

 
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view post Posted on 16/1/2008, 13:33
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Fratellanza for ever!XD

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Il vampiro squadrò il giovane <mi chiamo Nathaniel, ma non ti dervirà a niente. Cosa vuoi?> rispose, mentre si avvicinava al giovane, questa volta più che deciso a farlo sua preda senza lasciarsi distrarre.
<fammi diventare come te> chiese leon, sorprendendo Nefer. <come me?? Cosa intendi?> chiese quello, fermandosi.
Per quanto diversi umani nel corso dei secoli avessero intuito la sua vera natura, mai nessuno aveva osato confessarglielo apertamente.
Per quanto riguardava bramare i suoi poteri, lo facevano solo quelli che non conoscevano cosa lui fosse, perchè quelli che lo sapevano usavano tenersene a debita distanza.
<fammi diventare come te> ripetè l'altro, imperterrito.
<tu non hai la minima idea di quello che io sono!! Come puoi chiedermi di diventare come me, senza sapere cosa comporta?!> si infuriò il vampiro, scoprendo i canini.
leon rimase calmo, anche se lievemente impressionato
<ho visto le tue capacità, sospetto di non conoscerle neanche tutte, e so che le voglio. Non mi interessa cosa sei tu. E poi....si...voglio anche te> sorrise malizioso.
Nefer si ritrovò ancora una volta spiazzato da quel comportamento così insolito, e da qualcosa di altrettanto strano che lo attirava verso il giovane, il quale gli si avvicinò con uno strano scintillio neglio occhi-
SPOILER (click to view)
a lei l'interpretazione dello scintillio e compagnia bella mia cara xD
 
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watachan
view post Posted on 17/1/2008, 13:09




Qualcosa, una forza incredibile lo spinse prima che potesse chiudere del tutto la porta che crepò ai lati quando la sua schiena vi sbatte violentemente.
Gemendo per il dolore si piegò in due cercando di riprendere fiato per l'improvviso shock e colpo.
Alzò il viso e guardò il sorriso beffardo dell'altro tra le spesse ciocche argentee con una scintilla di qualcosa di simile all'odio.Ma forse era solo l'umiliazione.
Nathaniel resse il suo sguardo con spaventosa facilità ignorandolo quasi, volendo forse dimostrare che contro di lui, nessuna arma era efficace..
E le parole, prima di tutto, per quanto dure e spietata fossero, non lo scalfivano minimamente.
Ma...non sopportava ricevere ordini.
<< E' un imperativo quello che sento? >>lo canzonò diriggendosi verso il balcone aperto.<< Un ordine per caso? >> girò lievemente il collo fissandolo intensamente.
Leon si alzò, barcollando, e ritrovata la grinta di prima iniziò a muoversi lentamente...passo dopo passo verso la sinistra di Nathaniel.
L'altro seguiva i suoi movimenti con attenzione, nonstante la spessa tenda color panna che li divideva.
<< E.. >> ispirò il ragazzo finalmente riapropriatosi della propria voce << ..se fosse proprio quello? >>azzardò.
Non seppe se essere sollevato o deluso dal modo in cui il vampiro distolse lo sguardo concentrandosi su un punto indefinito nel cielo, o chissà, per strada.
Un lungo e pesante seguì a quell'affermazione.
Il vampiro mostrava una pazienza o indifferenza innaturale, diversamente dal ragazzo.
Che di natura era molto impulsivo, avendo sempre ottenuto ciò che voleva...
No, non era viziato. Ma capiva che grazie alle sue doti naturali poteva avvicinare chiunque, raggirarlo e sedurlo a proprio piacere.
Magari, pensò, per una volta, con un soggetto simile, non bastava il solo aspetto. Serviva spingersi più in fondo, cautamente certo, non voleva finire sbranato o chissà cosa.
I minuti passavano, molto,molto lentamente, ma il signorino lì alla finestra non sembrava soffrire il freddo, che nonvaleva anche per lui, con la camicia mezza strappata da prima e ...lo notò solo allora, la cinta aperta..
<< Vedo che ti sei divertito nel frattempo. >>
Un flebile suono, ma riuscì comunque a catturarlo.Proveniva dal vampiro, lo vide stranamente girato in sua direzione, con l'espressione di chi, dopo una lunga meditazione, ha capito cosa può fare.
Per un attimo rabbrividì, ma si costrinse a rimanere calmo.Espirò pesantemente e quasi non gridò quando se lo trovò dietro la schiena. Quelle dita liscia e lunghe che carezzavano il suo collo... Il respiro gelido sui suoi capelli scomposti...
Sbattè le palpebre più volte cercando di afferrare qualcosa che lo tenesse nella realtà, poichè sentiva che se continuava di questo passo...
Unì le labbra come per pronunciare una protesta, ma ci rinuciò quando un corpo non tanto estraneo aderì al suo.
<< E così..vorresti diventare come me? >> gli sussurrò Nathaniel all'orecchio
mentre col pollice calcava l'addome del ragazzo impietrito.
Il non udire alcuna risposta parve un via a qualcosa per il vampiro che con un'innaudita audacia strappò i piccoli bottoni della camicia dell'altro con l'indice facendosi strada in avanti, tastando quei muscoli tonici e sospirando deliziato sentendo il solito, leggero formicolio che sentiva sotto la pelle...il sangue che circolava selvaggiamente.
Oh, come avrebbe voluto assaggiare quella carne fresca e dissanguarla...certo, sembrava orribile, ma per lui era addirittura romantico.
Leon si trattenne dall'ansimare, ma tremò quando il vampiro si fermò improvvisamente,rimanendo fermo come una statua.
Non sapeva se provare paura, ma la sensazione di una statua prendere vita da un momento all'altro non lo calmava.Perchè era una statua, quello che Nathaniel sembrava esser diventato.
<< Una..una.. >> parve dire il freddo essere dietro di lui.
Leon inarcò un sopraciglio, osservò la luna venir coperta da scuri nuovoloni e d'un tratto capì.
E con una sicurezza e sfrontatezza recuperate, si sentì nuovamente il più forte in quella storia.
<< Una croce? >> lo derise quasi e sentì come il corpo si stesse allontanando lentamente, seppur con l'espressione impassibile di prima.
Leon si girò, la camicia fluttuava nel vento freddo,scoprendo una collana argentata con al centro una grande croce scintillante.
La prese tra le dita giocandoci, mentre fissava il vampiro fermarsi all'improvviso nei pressi della porta.
<< Oh...capisco...hai..paura delle croci? >>sorrise malizioso sfiorandosi il labbro inferiore con la rossa lingua senza perdere di vista lo sguardo attento di Nathaniel.
<< Nat.. di dispiace se ti chiamo così? >> chiese, domanda retorica, non volendo un suo consenso << Dicevi che non sapevo che cosa fossi, am..forse questa faccendo me ne abbia data la conferma. >> aggiunse raggirando l'oggetto abilmentee avvanzando.
<< Te lo ripeto. Fammi diventare come te. >>
<< ...diventeresti mio schiavo. >> si limitò a rispondere il vampiro.Leon lo guardò di sfuggita soffocando una risatina divertita.
<< Schiavo?Non penso proprio.Adesso sono io ad avere il contello dalla parte del manico.>> sorrise vittorioso.
Però..
Non vide quel pugno. Capì solo di esser atterrato sul materasso steso per terra.
Sentì una fitta la collo, la collana gli venne strappata.Si era illuso dunque..
Quella di prima era solo una presa in giro; vide la collana penzolare dal polso fermo del vampiro.
<< Ahi! >>
Un'unghia curata e molto affilata gli stava lentamente graffiando il petto...
Sopra di lui come dal nulla il giovane che sorrideva mostrando quasi con orgoglio quei canini candidi.
Con orrore vide che quel sorriso si trasformava in una risata.
<< Sfacciato>> gli sussurrò piano.
I lunghi capelli color cenere scivolarono sul suo ventre mentre la lingua del vampiro leccava quella piccola scia di sangue..
Avanzò fino ad incontrare il viso contratto e terrorizzato del ragazzo le cui labbra catturò immediatamente, bagandole e succhiandole allo stesso tempo.
Leon assaggiò avido quel nettare mentre con la lingua cercava qualcosa di più.
Aprendo gli occhi sorrise, le sue labbra diventate color corallo per il sangue che riprendeva a circolare, il dolore che fino a poco tempo fa bruciava stava lentamente scemando vittima delle lascive carezza del vampiro...


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BeneBene, con questo io ho finito :*drug addicted*: Cmq, non è ancora giunto il momento del morso, raggira un po' la storia finchè non potremo inserirci l'altro personaggio!Ci sarà da divertirsixDxDScusa per la rada descrizone ma ho tagliato per accorciareU_u..


Edited by watachan - 17/1/2008, 13:48
 
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view post Posted on 17/1/2008, 15:47
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SPOILER (click to view)
*ç* oddeo me sviene...ma se me entra in scena ora rovina tutto...me non è brava T.T

Nefer riprese il controllo della situazione, sbattendo violentemente il giovane contro la porta, per poi allontanarsi immediatamente, conscio che se gli fosse rimasto vicino sarebbe stato ancora una volta sopraffatto dal suo istinto animale.
Si fermò sulla terrazza: la luna stava venendo inghiottita da alcune nubi scure...era insolito in egitto: forse un funesto presagio?? che peccato, non gli piacevano le notti senza luce, per quanto potessero essergli favorevoli.
C'era qualcosa nell'aria...un odore conosciuto, forse di una persona già incontrata molto tempo prima..Leon disse qualcosa, ma lo ignorò, concentrandosi su quel profumo.
Sì, era sicuro che facesse parte dei suoi ricordi, ma non riusciva a capire neanche da dove provenisse.
il suo sguardo, vagando per la stanza, si fermò sulla cinta del giovane: era aperta, ed era sicuro di non essere stato lui.
Qualcosa simile a gelosia lo sopraffece, colmandolo di rabbia. Guardò freddamente il teppista <vedo che ti sei divertito prima di venire qui> disse, con voce tagliente come un rasoio.
Gli si avvicinò usando solo una millesima parte della sua velocità, abbastanza da fare sì che non se ne accorgesse, per poi lasciarsi andare solo un momento, ubbidendo a ciò che gli sugerriva il suo corpo.
Le sue mani vagarono per un momento, come dotate di vita propria, ad esplorare il corpo dell'altro: non udiva niente all'infuori del respiro e dello scorrere del sangue del diciassettene.
Udì la sua voce dire qualcosa, con tono canzonatorio, ma non sapeva cosa, era estraneo a ciò che succedeva, dominato solo dai suoi sensi.
Sbottonò la leggera camicia, o almeno quello che ne rimaneva, portata da leon, cercando di controllarsi dallo strapparla: dimostrare l'intensità del suo desiderio sarebbe stata la cosa più fatale.
La sua mano lasciva, sfiorò qualcosa di freddo, metallico: studiò il viso del giovane, aveva un'espressione di assoluto piacere, per poi passare al quel piccolo oggetto.
Era una croce, ne rimase sorpreso: forse qualcuno credeva ancora che servissero contro quelli come lui.
Decise di vedere se il suo nuovo "amico" era tra quei poveri stolti.
Allentò la pressione del suo corpo sull'altro <u...Una...una croce> balbettò, diventando bianco al pari della luna, rispuntata da dietro le nubi e che ora gli illuminava debolmente il volto.
Leon, inizialmentè sembrò sorpreso, poi si illuminò come se avesse avuto un'idea geniale
<ah, questa intendi?> rispose beffardo, stringendo il piccolo crocifisso tra le mani <cosa c'è? Ti fa forse paura? Oh, povero Nat..ti posso chiamare nat, vero? Vedo che non hai nulla in contrario...bene bene...
Tze, e poi chi sarebbe stato il pivello che non conosceva la tua natura?? IO so benissimo cosa sei tu e mi pare di averne avuta la conferma.> si avvicinò ulteriormente, fissando Nefer negli occhi con una baldanza che prima non aveva.
Come si sentiva sicuro di sè quel moccioso umano; il vampiro quasi sorrise.
<fammi diventare come te!> ripetè ancora una volta, con una determinazione che colpì Nefer: si sarebbe dovuto ricordare di chiedergli perchè bramava così tanto i suoi poteri.
<...Solo se sei pronto a diventare mio schiavo...>rispose flebilmente, mentre la sua mente gli suggeriva strane immagini di quella eventualità, le scacciò via, quasi arrossendo lui stesso di imbarazzo.
<io?! Schiavo?! Penso che tu non ti sia accorto che sono io a comandare ora!!! Come minimo dovresti inginocchiarti a me per chiedermi di risparmiarti!>.
Quanto era sicurò si sè...oh così tanto...
decise di smetterla con quella inutile farsa, si avvicinò velocemente a leon < Inginocchiati tu...e chiamami Nathaniel, moccioso> gli sussurrò all'orecchio, prima di scaraventarlo a terra con un violento pugno.
Cadde proprio sul materasso: che fortunata coincidenza..
Nefer prese la collana con il suo ciondolo a croce <carina...molto...quasi quasi la tengo come ricordo> sorrise, incurante di mostrare i canini affilati: non aveva certo più bisogno di tenerli nascosti.
Passò delicatamente un unghia sul petto del giovane, dandole giusto la pressione necessaria per lasciare una piccola scisa di sangue al suo passaggio.
mmm...era dall'inizio di quella sera che voleva assaporare quel delizioso pasto.
Si chinò lentamente su leon, partendo volutamente dall'estremità inferiore della ferita: era così vicina al ventre...fissò la cinta ancora aperta: dopo avrebbe terminato l'opera che qualcun altro aveva cominciato per lui.
salì più su, ormai totalmente abbandonatosi ai suoi più oscuri istinti animali.
Baciò dolcemente il teppista, riversando nella bocca di lui il suo stesso sangue, per poi continuare l'esplorazione di quel giovane corpo, che aveva abbandonato poco prima.
<dimmi, è piacevole essere mio schiavo?> gli chiese, con uno scintillio negli occhi, pur non aspettando una vera risposta.
seguì nuovamente la piccola scia di sangue, che ancora sanguinava, nel senso opposto, affondando poi i canini nella carne pallida sopra la cinta del giovane.
Bevve un piccolo sorso, eccitato dal gemito che sentì provenire da leon.
Gli sbottonò i jeans con cura, spinto dal sordo pulsare del suo membro sotto la sottile tunica di lino; la tolse, non gli serviva più.
Incontrò lo sguardo del diciassettene, che improvvisamente ritrovò sopra di lui, quasi si fosse voluto imporre in quel momento.
Sorrise quando sfiorò il suo organo: era davvero molto sfacciato.

SPOILER (click to view)
CITAZIONE
Si fermò sulla terrazza: la luna stava venendo inghiottita da alcune nubi scure...era insolito in egitto: forse un funesto presagio??

o forse che piacevano a watty?? xD
cmq...mah spero che vada bene. io quasi quasi ora, li lascerei un po' fare :*drug addicted*: :*drug addicted*: :*drug addicted*: :*drug addicted*: :*drug addicted*: :*drug addicted*: , poi nel momento migliore...un'mbra sulla finestra che prende per il culo nat, dicendogli che è un vampiro maniaco....+_+...il nostro terzo amico....xD ora, giuro che se angel non si dà da fare ed entro stasera non scrive, la faccio fuori ^_^ o mi impossesso io del suo personaggio +_+
 
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watachan
view post Posted on 17/1/2008, 20:45




SPOILER (click to view)
..ç_ç...così presto??no...perchè?...ç_ç....penso che siamo troppo precipitose, non voglio che sia una storia basata solo sul sesso...ç_ç....babbeh..continuo...


La scena chi gli si mostrava davanti agli occhi ignari lo scosse parecchio.
Improvvisamente tutti i suoi propositi precedenti andarono a puttane. Riprese controllo del suo corpo, capendo di riuscire a muovere gli arti nonostante la sensazione di rimanere bloccato.
<< N.no... >> riuscì a sussurrare, la voce,seppur imapastata dalla lussuria risultava leggermente impaurita.
Nathaniel non si fermò, allungando le sue braccia tentando di attirare il bacino dell'altro verso il suo con maggior vigore.
Solo quando Leon gli diede una gomitata nello stomaco capì di diversi fermare. Non che gli interessasse poi tanto, ma i suoi sensi captarono una strana inquetudine diffusasi nella stanza.Nemmeno quel gelido vento riuscì a scacciarla.
<< No! >>
Il ragazzo si alzò inutilmente, il viso arrossato, gli occhi sgranati. La sua espressione così sicura svanì crudelmente mentre cercava di allacciarsi la cintura quasi singhiozzando.
<< Che ti prende adesso? >>gli chiese il vampiro stupito del rapido cambiamento d'umore.Ma non si spostò di un centimentro, ormai si era spinto troppo, lo fissò;quel ragazzo aveva stuzzicato la persona sbagliata e ora ne doveva pagare le conseguenze.
<< Non voglio. Fermati. >> sussurrò, la voce spezzata dalla paura, tremava.
Si spinse indietro fino a toccare la parete con la schiena, ma sperò ci fosse una porta, bastava spingerla e sarebbe potuto scappare.
Nathaniel lo seguì con lo sguardo, fermo, a cavalcioni come prima, aspettandosi che da un momento il ragazzo si rendesse conto della sciocchezza che stava commettendo e riprendesse il suo posto.
Leon lo scrutò con la vista velata dal desiderio, aveva lo sguardo appannato, le gambe tremanti e le braccia che lo reggevano appena.
Non poteva mentire a sè stesso; lo desiderava tantissimo...
<< Posso sentire la tua voglia..non puoi ingannare i miei sensi.. >> gli disse soavemente il vampiro, i quali fianchi furono nuovamente coperti, stavolta da un lenzuolo.
Leon negò,ma anche se sapeva mentire alla perfezione, tutto ciò al momento gli risultava estremamente difficile.
D'un tratto Nathaniel, cambiò espressione, vi si poteva scorgere una traccia di rabbia nel suo viso.
Radrizzò la schiena, prese la sua elegante postura di sempre, coprendo quel corpo accovacciato con la sua statura.
<< Non volevi forse diventare come me?! >>sentenziò con voce severa. Leon deglutì rifiutandosi di guardarlo neglio occhi, sapeva fintroppo bene che si sarebbe fatto ingannare.
<< Non vuoi...diventare immortale?>>lo derise per un momento ma riprese subito il suo tono di prima.
Si abbassò sul ragazzo sfiorandogli la fronte con le dita, sorrise come se quell'azione lo potesse calmare.
Finalmente, con sua sorpresa riuscì a scorgere il suo profilo nelle iridi argentee del ragazzo..
<< Sei..freddo.No sento niente in te, non percepisco- >>gli disse forse preoccupato Leon.
Il vampiro volle indietreggiare.Una strana fitta lo colpì al petto, cercò di non muoversi, nè di muover ciglio.
Rimase seduto su un ginocchio accanto a lui a fissarlo.
Passò un minuto, poi sospirò e si alzò e con un gesto della mano Leon venne coperto dal lenzuolo color panna.
All'inizio preso dal panico cercò di spingerlo via e quando ci riuscì vide che nella stanza non c'era anima viva.
<< Viva.... >> si scoprì a sorridere al quell'affermazione.
Lui non era vivo.Non era umano.
Sgranò gli occhi;si alzò come se il pavimento scottasse e si diresse rapido verso la porta, non l'aveva sentita chiudersi.
Subito girò lo sguardo verso la finestra, le tende ondeggiavano tranquille come se nulla le avessero disturbate.
Stringendosi la camicia strappata al petto sospirò, il cuore che finalmente riprendeva a battere.
Solo allora la testa iniziò a girargli, le braccia che continuavano a tremare, gli occhi limpidi.
Aveva, davvero, e per la prima volta, provato paura.
Ma cosa gli era preso?
Perchè era venuto lì, perchè l'aveva seguito? Perchè inseguire la morte?
Un angelo tentatore, davvero, davvero molto pericoloso...
Si passò la mano sulla fronte sudata e sussultò coprendo un singhiozzo.
Finalmente calmatosi aprì gli occhi verso il cielo scuro e limpido, la luna lontana, ma la sua luce pareva carezzarlo dolcemente.
Abbassò lentamente lo sguardo; incontrò due pupille color cenere.
Indietreggiò spaventato.
Solo dopo capì chi fosse.
Ma a quel punto, nonsapeva se i suoi occhi lo inannassero o meno, non sapeva se fidarsi di se stesso.
Fatto sta che quegli occhi lo invitavano.
Dopo poco si ritrovò accanto a quell'albero, accanto a lui le luci dei lampioni intorno ai quali svolazzavano delle falene solitarie.
Ma nessuno i giro.
<< Sono contento di rivederti. >> sussurrò una voce sensuale. Leon si bloccò, sentì una mano ormai conosciuta accarezzargli il ventre.
<< Cosa vuoi? >>
<< ...voglio solo che rispondi a un paio di domande.. >>
E la notte era appena iniziata.


SPOILER (click to view)
Ok, ce l'ho fatta, mi fa male la schiena però a stare così seduta...ghh....ç_ç...in pratica, nn è successo niente, ma ti spiegherò tutto in seguito, mi aspetto che adesso entri in scena il terzo personaggio...ç_ç....la mia schiena...
 
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