Gli occhi di Daisuke si illuminarono quando sentì finalmente qualcuno varcare la soglia.
Quella giornata non era stata molto proficua.
Oltre al fatto che erano entrati quattro gatti, molti avevano anche disdetto degli appuntamenti in giornata, chissà per quale motivo.
Sperava davvero che quel bordello non finisse con il fallire, dato che era l'unico posto in cui era riuscito a trovare lavoro e farsi una posizione. Non solo, era anche uno delle prostitute più "rinomate" del posto e aveva anche l'ordine di accogliere i clienti; quando non fosse stato con uno di loro, si intende.
Le sue labbra si aprirono in un sorriso quando vide un giovane uomo entrare dalla porta.
Non era neanche brutto come certi che gli capitavano a volte, quindi si sentì sollevato dalla presenza di quel ragazzo (infatti era abbastanza giovane, avrà avuto massimo una decina di anni più
di lui!)
Posso aiutarla? chiese all'uomo. Si guardava intorno talmente spaesato che se Daisuke non avesse conosciuto a memoria il volto di ogni cliente avrebbe comunque facilmente supposto che era la prima volta che si recava in quel bordello, se non in un bordello in generale.
Penso lei possa dirmi se conose la persona che sto cercando..un certo DaisukeDaisuke sorrise.
Ah, finalmente un cliente giovane e carino! Non sopportava più quegli uomini di mezzi età malconciati con i quali ogni giorno doveva andare a letto e dei quali doveva soddisfare ogni singola perversione.
Penso che l'abbia trovata, bel maschione. Immagino avrà sentio parlare di me rispose, meravigliandosi quasi delle sue stesse parole. Diventava sempre più schietto e diretto, man mano che passava il tempo.
La conversazione si prolungò per poco nella hall. Alle richieste del giovane uomo Daisuke preferì spostarsi in una stanza più lontana da occhi e soprattutto orecchie indiscrete.
Ascoltò ciò che l'uomo aveva da dire annuendo. Ad un tratto accavallò le gambe assumendo una posa un po' femminile.
Si interessò molto alla questione.
Se ho capito bene, mi vuole impacchettare e spedire da...questo... non ricordava neanche il nome.
Keichisan suggerì l'altro.
Giusto. E io devo conquistarlo, farlo innamorare di me?L'altro annuì e arrossì impercettibilmente prima di aggiungere
E, più precisamente, dovrebbe....sì...insommaDaisuke rise.
Il pudore lo poteva lasciare all'entrata nel portaombrelli, signore, qua nessuno si scandalizza di nulla. Devo farci sesso. Lo so, se no non sarebbe qui immagino! disse, ridacchiando.
Che tipo singolare.
***
Dopo aver contrattato sul prezzo, e deciso gli ultimi dettaglio come il periodo (alla fine si concordò che fosse indeterminato, o almeno, finchè quel ragazzo, Neiji, ne avesse avuto bisogno).
Daisuke non fece domande sul perchè di questo "regalo", pensò solo che sarebbe stata un'occasione per divertirsi e guadagnare allo stesso tempo.
Venne condotto a casa dell'uomo che lo fece mettere in una scatola pressochè enorme e,non sapeva assolutamente come e da chi, ma sentì delle voci al di fuori della scatola, venne impacchettato a dovere.
Voleva proprio sapere quale fosse il volto del suo cliente. Quello vero, da soddisfare, non chi sganciava.
Sentì altri rumori e sbatacchiamenti, e infine il rombo di un motore.
Forse lo stavano trasportando all'abitazione.
Sorrise e si mise il più comodo possibile.
Fortuna che aveva mangiato un po' prima di venire impacchettato, o la sua pancia avrebbe brontolato all'infinito.
Dopo un po' ci furono altri movimenti, e alla fine il silenzio.
Era stato appoggiato da qualche parte.
Non sapeva neanche che ore fossero, ma sicuramente era pomeriggio tardi.
***
Era persino riuscito ad addormentarsi, in quello spazio così ristretto.
Ora aveva davvero perso il conto dei minuti, se non delle ore.
Ad un tratto sentì degli altri rumori.
Doveva essere il cliente, chi altro se no?
Iniziò quasi ad agitarsi.
Insomma, era curioso anche lui.
Si mise seduto il meglio possibile in quella scatola, rivolgendo la testa verso l'alto.
Chissà cos'avrebbe pensato quel tipo.
Si era persino messo il cerchiettino con le orecchie da micio e la coda.
Miao disse, piano, con un tono perfetto. Aveva imparato a fare anche quello, nel corso degli anni passati a lavorare in quel "settore".
Provò anche le fusa. Perfette.
Ad un tratto sentì che l'uomo scartocciava il pacco.
Non ci mise molto, anzi, relativamente poco.
Alzò anche lo sguardo verso l'alto quando sentì che apriva la scatola.
Oltre che una luce quasi accecante, comparve il volto di un uomo.
O meglio, di un ragazzo!
Sembrava decisamente giovane e, perchè no, anche molto carino!
MiaoDaisuke miagolò con un sorrisetto, osservando il volto sconvolto del ragazzo.
Improvvisamente quello si allontanò come di scatto dalla scatola e Dai, approfittando che l'avesse aperta, si alzò per uscirne.
Non ne poteva più, aveva ogni singolo muscolo addormentato e sentiva un fastidioso formicolio su tutte le gambe.
Quando, con molta fatica, riuscì ad uscire dalla scatola, prese a fissare il ragazzo ancora sconvolto a un metro o poco più da lui.
Chi...chi sei? Insomma, che diavolo..? non riusciva neanche a parlare.
Non sembrava proprio contento della sorpresa, in effetti.
Daisuke sorrise e rispose con un tono soave.
Sono Daisuke, ma tu chiamami pure DaiChan sorrise ancora, ma non gli porse la mano.
Bensì si avvicinò a lui senza togliersi quel sorriso dal volto.