1..2...3...sorpresa!! Apri il regalo....(cercasi titolo XD), Shin, Taita e Froz

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view post Posted on 9/1/2009, 20:53
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Fratellanza for ever!XD

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Il ragazzo si alzò con movimento fluido ed elegante dalla grande scrivania nera.
Alzò lo sguardo, lievemente contrariato e sorpreso, sul giovane appena entrato.
<neiji> disse, il tono di voce controllato, con solo una lieve punta di acidità <il mio orario di lavoro è terminato e fino a Gennaio non ho intenzione di rincominciare>.
Beh, sapeva che non era propriamente vero...non riusciva mai ad assentarsi troppo a lungo dall'azienda.
Il segretario, un ragazzo alto, dai lunghi capelli neri e gli occhi scuri, ridacchiò educatamente
<non si preoccupi signor Kota, non sono qui per parlarle di lavoro>.
Il venticinquenne rimase spiazzato
<e per quale motivo mi stai disturbando, dunque?>
<mi sono permesso di organizzare una festa in onore degli ultimi ottimi affari conclusi dall'azienda.
Penso che lei dovrebbe proprio partecipare, ammesso che ne abbia il tempo> chinò il capo sia in segno di rispetto sia per celare l'inspiegabile ghigno che gli si dipinse in volto.
Sapeva benissimo che il giovane, l'importante uomo d'affari Keichi Kota, aveva un debole per le feste.
Questi annuì lentamente <allora credo proprio che parteciperò...ho il tempo di recarmi prima a casa o no?>.
Non gli sarebbe dispiaciuto cambiarsi d'abito.
<temo di no, ma non vi preoccupate, siete impeccabile come al solito>

***



Appena chiuso l'ufficio, i due giovani si recarono presso il luogo dove la festa avrebbe preso luogo.
Keichi rimase piacevolmente colpito nel notare che si stavano dirigendo verso l'hotel più noto e lussuoso della città.
All'entrata vennero accolti e accompagnati all'immenso salone riservato.
Era uno dei tipici party dell'ambiente, con spuntini raffinati,champagne da bere e uomini d'affari ovunque, motivo per il quale il giovane non si risparmiò dal concludere qualche ottimo contratto.
Una volta concluso il suo improvvisato quanto riuscito discorso di ringraziamento, era ormai pronto a tornare a casa, quando Neiji lo fermò.
<spero che gradirà il mio regalo> disse, con un tono di voce indecifrabile.
Il signor Kota non sembrò capire le sue parole <quale regalo?>.
<oh, non si preoccupi, lo troverà presto.
Ora spero voglia scusarmi, ma devo proprio andarmene> si congedò il segretario, senza aggiungere altro.
Ancora stranito, Keichi si recò finalmente alla sua abitazione.
Occupava gli ultimi tre piani più terrazza, dotata di tanto di piscina e serra, di un imponente grattacielo che ospitava solo uffici, il che gli lasciava non poca tranquillità finito l'orario lavorativo, ed era interamente di sua proprietà.
Aprì la porta, disattivò l'allarme e lanciò un'occhiata distratta alle prime valigie che aveva già preparato per l'imminente vacanza.
Era passato più di un anno dall'ultima che si era concesso.
Entrò nell'enorme salotto del primo piano, passaggio obbligatorio per raggiungere la sua camera, ma poco prima di uscirvi, si obbligò a tornare indietro ed accendere la luce,
Improvvisamente la camera si illuminò a giorno.
Keichi strizzò infastidito gli occhi, abituati alla penombra, poi li spalancò con incredulità.
Esattamente a quattro metri da lui, torreggiava un enorme pacco bianco con un elaborato fiocco di raso nero.
Si avvicinò titubante.
Non che un regalo non fosse gradito, ma l'idea che Neiji conoscesse il codice dell'allarme e si fosse introdotto, o avesse fatto introdurre qualcuno a casa sua, lo faceva rabbrividire.
Avrebbe cambiato la password il prima possibile.
Sciolse con cautela il nastro e si accinse a sollevare il coperchio con cura, pronto a saltare indietro nel caso vi fosse stato dentro qualcosa di pericoloso : a quel punto poteva aspettarsi di tutto.
Una volta liberatosi del coperchio, si sporse per guardare dentro e gli occhi gli si sgranarono ancora di più.
Ma cosa diavolo significava? Era forse uno scherzo di cattivo gusto? Avrebbe dovuto fare quattro chiacchiere con il segretario...
 
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TheFrozedMan
view post Posted on 9/1/2009, 21:16




"Mpf, che razza di postaccio mi doveva capitare" pensò Neiji tra se e se " Drink? Mi sembra una brodaglia insipida..Puah! E poi, uomini d'affari? Sono appena dei bambini che si sono staccati dalle gonne delle loro madri e puzzano ancora di latte...Se potessi me ne andrei volentieri, ma tutto rischierebbe di andare a frantumi, non posso permetterlo."
Neiji si muoveva con evidente disinvoltura, mascherando il disagio e intrattenendo i partecipanti al party con sorrisi stretti e di etichetta
"Dove diavolo sarà...eccolo!"penso il segretario
Keichi stava dileguandosi tra gli invitati. Con un rapido movimento lo superò, si frappose tra lui e la porta e disse con una voce atona: "Spero le piacerà il mio regalo"
"Quale regalo?"rispose allora il signor Kota apparentemente stupito.
" Oh, non si preoccupi, lo troverà presto".
Dopo avere udito delle frasi di congedo da parte di Keichi, non potè evitare di esultare tra se e se "è fatta"
*******************************************
Bordello Hakedon, 3 giorni prima

"Che posto squallido" commento Neiji entrando nel bordello. Pareti con immagini sbiadite, un pavimento dove si intravedevano graffi e segni di combattimenti a dir poco...ravvicinati. Il bordello si presentava meritevole del suo nome
"Posso aiutarla?" disse una voce sensuale alle sue spalle?
"Penso lei possa dirmi se conose la persona che stò cercando..un certo Daisuke"
"Penso che l'abbia trovata, bel maschione. Immagino avrà sentio parlare di me"
Neiji sudò freddo dopo quelle parole
"In un certo senso si, anche se quello che ti stò per dare non è quello che tu vorresti
"Io non voglio soldi" rispose lui malizioso
"Ad ogni modo" tagliò Neiji, sensibilmente urtato" ho bisogno che tu svolga un lavoro per me..."
 
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? Shin-chan ¿
view post Posted on 10/1/2009, 19:16




Gli occhi di Daisuke si illuminarono quando sentì finalmente qualcuno varcare la soglia.
Quella giornata non era stata molto proficua.
Oltre al fatto che erano entrati quattro gatti, molti avevano anche disdetto degli appuntamenti in giornata, chissà per quale motivo.
Sperava davvero che quel bordello non finisse con il fallire, dato che era l'unico posto in cui era riuscito a trovare lavoro e farsi una posizione. Non solo, era anche uno delle prostitute più "rinomate" del posto e aveva anche l'ordine di accogliere i clienti; quando non fosse stato con uno di loro, si intende.
Le sue labbra si aprirono in un sorriso quando vide un giovane uomo entrare dalla porta.
Non era neanche brutto come certi che gli capitavano a volte, quindi si sentì sollevato dalla presenza di quel ragazzo (infatti era abbastanza giovane, avrà avuto massimo una decina di anni più
di lui!)
Posso aiutarla? chiese all'uomo. Si guardava intorno talmente spaesato che se Daisuke non avesse conosciuto a memoria il volto di ogni cliente avrebbe comunque facilmente supposto che era la prima volta che si recava in quel bordello, se non in un bordello in generale.
Penso lei possa dirmi se conose la persona che sto cercando..un certo Daisuke
Daisuke sorrise.
Ah, finalmente un cliente giovane e carino! Non sopportava più quegli uomini di mezzi età malconciati con i quali ogni giorno doveva andare a letto e dei quali doveva soddisfare ogni singola perversione.
Penso che l'abbia trovata, bel maschione. Immagino avrà sentio parlare di me rispose, meravigliandosi quasi delle sue stesse parole. Diventava sempre più schietto e diretto, man mano che passava il tempo.
La conversazione si prolungò per poco nella hall. Alle richieste del giovane uomo Daisuke preferì spostarsi in una stanza più lontana da occhi e soprattutto orecchie indiscrete.
Ascoltò ciò che l'uomo aveva da dire annuendo. Ad un tratto accavallò le gambe assumendo una posa un po' femminile.
Si interessò molto alla questione.
Se ho capito bene, mi vuole impacchettare e spedire da...questo... non ricordava neanche il nome.
Keichisan suggerì l'altro.
Giusto. E io devo conquistarlo, farlo innamorare di me?
L'altro annuì e arrossì impercettibilmente prima di aggiungere
E, più precisamente, dovrebbe....sì...insomma
Daisuke rise.
Il pudore lo poteva lasciare all'entrata nel portaombrelli, signore, qua nessuno si scandalizza di nulla. Devo farci sesso. Lo so, se no non sarebbe qui immagino! disse, ridacchiando.
Che tipo singolare.

***



Dopo aver contrattato sul prezzo, e deciso gli ultimi dettaglio come il periodo (alla fine si concordò che fosse indeterminato, o almeno, finchè quel ragazzo, Neiji, ne avesse avuto bisogno).
Daisuke non fece domande sul perchè di questo "regalo", pensò solo che sarebbe stata un'occasione per divertirsi e guadagnare allo stesso tempo.
Venne condotto a casa dell'uomo che lo fece mettere in una scatola pressochè enorme e,non sapeva assolutamente come e da chi, ma sentì delle voci al di fuori della scatola, venne impacchettato a dovere.
Voleva proprio sapere quale fosse il volto del suo cliente. Quello vero, da soddisfare, non chi sganciava.
Sentì altri rumori e sbatacchiamenti, e infine il rombo di un motore.
Forse lo stavano trasportando all'abitazione.
Sorrise e si mise il più comodo possibile.
Fortuna che aveva mangiato un po' prima di venire impacchettato, o la sua pancia avrebbe brontolato all'infinito.

Dopo un po' ci furono altri movimenti, e alla fine il silenzio.
Era stato appoggiato da qualche parte.
Non sapeva neanche che ore fossero, ma sicuramente era pomeriggio tardi.

***



Era persino riuscito ad addormentarsi, in quello spazio così ristretto.
Ora aveva davvero perso il conto dei minuti, se non delle ore.
Ad un tratto sentì degli altri rumori.
Doveva essere il cliente, chi altro se no?
Iniziò quasi ad agitarsi.
Insomma, era curioso anche lui.
Si mise seduto il meglio possibile in quella scatola, rivolgendo la testa verso l'alto.
Chissà cos'avrebbe pensato quel tipo.
Si era persino messo il cerchiettino con le orecchie da micio e la coda.
Miao disse, piano, con un tono perfetto. Aveva imparato a fare anche quello, nel corso degli anni passati a lavorare in quel "settore".
Provò anche le fusa. Perfette.
Ad un tratto sentì che l'uomo scartocciava il pacco.
Non ci mise molto, anzi, relativamente poco.
Alzò anche lo sguardo verso l'alto quando sentì che apriva la scatola.
Oltre che una luce quasi accecante, comparve il volto di un uomo.
O meglio, di un ragazzo!
Sembrava decisamente giovane e, perchè no, anche molto carino!
Miao
Daisuke miagolò con un sorrisetto, osservando il volto sconvolto del ragazzo.
Improvvisamente quello si allontanò come di scatto dalla scatola e Dai, approfittando che l'avesse aperta, si alzò per uscirne.
Non ne poteva più, aveva ogni singolo muscolo addormentato e sentiva un fastidioso formicolio su tutte le gambe.
Quando, con molta fatica, riuscì ad uscire dalla scatola, prese a fissare il ragazzo ancora sconvolto a un metro o poco più da lui.
Chi...chi sei? Insomma, che diavolo..? non riusciva neanche a parlare.
Non sembrava proprio contento della sorpresa, in effetti.
Daisuke sorrise e rispose con un tono soave.
Sono Daisuke, ma tu chiamami pure DaiChan sorrise ancora, ma non gli porse la mano.
Bensì si avvicinò a lui senza togliersi quel sorriso dal volto.
 
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view post Posted on 10/1/2009, 19:49
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Fratellanza for ever!XD

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keichi si allontanò di colpo dal pacco quando il suo cervello ebbe finito di realizzare quale fosse il contenuto.
Era un ragazzo!!! Un ragazzo poco vestito e con delle strane orecchie e coda da gatto!!
Non era difficile immaginare quale fosse la sua professione se era sbucato fuori da un pacco regalo conciato in quel modo.
Eppure il suo segretario avrebbe ben dovuto sapere che a lui non piacevano gli uomini!! E probabilmente non avrebbe accettato qualcosa di simile neanche se vi fosse stata una ragazza! Solo da poco avevano sospeso le indagini sul suo conto e quello non era proprio qualcosa di legale al 100%.
Il giovane, biondo tinto, snello, dagli stranissimi occhi viola, probabilmente lenti a contatto, non sembrava avere più di 17, massimo 18 anni ed era alquanto androgino.
Quest'ultimo si alzò finalmente in piedi per uscire dal pacco, stiracchiandosi un po': probabilmente era rimasto lì dentro per molto tempo.
Con passo sicuro e senza evitare di miagolare e fare le fusa, iniziò ad avvicinarsi a Keichi.
Il primo istinto del 25enne fu quello di indietreggiare.
Chi...chi sei? Insomma, che diavolo..? tentò di chiedere, senza troppa coerenza.
Era ancora così confuso, da non riuscire a formulare una frase.
L'altro rispose comunque
Sono Daisuke, ma tu chiamami pure DaiChan.
Sorrise e quel sorriso non gli piacque per niente.
Rincominciò ad avvicinarsi.
Combattendo contro ciò che gli suggeriva l'istinto, rimase fermo, con la schiena dritta, lo sguardo fiero e sicuro.
Il tuo nome non mi serve a molto alla fine.
Voglio sapere chi ti ha pagato per venire qui...
almeno avrebbe avuto conferma della colpevolezza di Neiji ..e...e per quale motivo aggiunse, con più difficoltà.
Il motivo l'aveva capito subito...
Avrebbe licenziato quel bastardo alla prima occasione, poco importava che fosse suo cugino! Uno scherzo del genere non era per niente divertente, solo stupido, estremamente stupido.
E cosa doveva farne poi di quel ragazzo?
Quanti anni hai? chiese ancora.
Se fosse stato effettivamente minorenne come sembrava le cose sarebbero stante di gran lunga peggiori, come minimo se l'avessero anche solo visto con un simile elemento, lo avrebbero accusato non solo di andare a puttane, ma pure di pedofilia.
Forse l'obbiettivo del segretario era pure quello, ma perchè augurargli una simile cosa? Era sempre stato giusto e disponibile con lui! E' proprio vero che sono sempre le persone più vicine a te a tradirti.
Appena il giovane avesse confermato i suoi sospetti rivelando il nome della persona che lo aveva contattato e pagato, avrebbe telefonato a quel deficiente per dirgli in faccia tutto ciò che pensava del suo "regalo".
poi cosa farne del ragazzo lo avrebbe deciso in seguito, probabilmente lo avrebbe semplicemente riportato al suo bordello e smollato lì

Edited by °Taita-san° - 11/1/2009, 13:54
 
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? Shin-chan ¿
view post Posted on 11/1/2009, 14:02




Il ragazzo fu bersagliato da tutte quelle domande senza che potesse neanche fiatare.
Non sapeva cosa dire, a quale rispondere prima.
L'altro sembrava agitato, nervoso per la sua presenza.
Forse era un regalo non gradito?
A quel pensiero mise un broncetto.
Insomma, non era abituato a non essere voluto.
Scrutò il ragazzo.
Saembrava ancora più giovane dell'altro.
Distolse i suoi pensieri da questo, concentrandosi sulla conversazione.
Mi ha...chiamato un ragazzo, piuttosto giovane, dai capelli lunghi e neri.
Non ricordava neanche il suo nome, o se gliel'avesse detto.
Il motivo non lo so, lo chieda all'interessato..
Si zittì un attimo, aggiungendo poi
Sempre che lo conosca, chiaro.
Abbozzò un sorriso e andò a sedersi sul comodo divano poco lontano da lui. Quella casa era letteralmente una favola! Sembrava che questo Keichi fosse veramente ricco!
Beh, tanto meglio. Se doveva essere il suo cagnolino -o meglio, gattino!- da compagnia, era preferibile che potesse vivere in una bella casa.
Comunque, passando alla tua terza domanda ricominciò, facendogli notare che l'aveva tempestato di domande senza lasciargli il tempo di rispondere
Ho diciassette anni. Miao
 
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view post Posted on 11/1/2009, 14:13
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Un ragazzo dai lunghi capelli neri...non era stato molto dettagliato, ma la descrizione poteva comunque corrispondere a quelle di Neiji.
Estrasse con un gesto quasi distratto il cellulare, senza smettere di fissare il giovane di fronte a lui: meglio non perderlo di vista.
Intanto quest'ultimo andò a sedersi sul suo divano! Ma come diavolo si permetteva??
Si era quasi dimenticato della rimanente domanda che gli aveva posto pochi secondi prima, quando il ragazzo rispose...
Aveva diciassette anni, proprio come pensava.
Merda, questo si che era un problema!
Come diavolo si era cacciato in un simile casino? Qualche divinità ce la doveva avere con lui, poco ma sicuro...
Togliti da lì ringhiò verso l'altro.
Intanto compose il numero.
Controllò bene che fosse esatto e poi premette la cornetta verde.
Dopo qualche secondo una voce rispose educatamente dall'altra parte.
Sembrava così calmo, dannazione! Come faceva ad essere così controllato dopo ciò che gli aveva appena fatto?
DEFICENTE!!!! urlò, esasperato, sfogando la rabbia che si era accumulata in lui.
Cosa diavolo ti è saltato in mente? "spero che gradirà il mio regalo"????Sai dove te lo ficco il tuo bel regalo? L'ho trovato e non è per niente di mio gradimento!!! Vuoi mettermi forse nei guai con la polizia???.
Dall'altra parte si sentì solo silenzio, poi il giovane segretario riprese a parlare...
 
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TheFrozedMan
view post Posted on 13/1/2009, 19:59




Neiji era appena tornato a casa quando il telefono iniziò a squillare.
"Chi potrà mai essere" pensò malizioso lui " non penso sia una telefonata da una trasmissione televisiva, quindi potrà essere solo una persona"
Si avvicino al telefono lo sollevò, accettò la chiamata e rispose con voce calmissima
"Pronto?"
"DEFICENTE!!!!" urlò, qualcuno dall'altro lato del telefono
"Cosa diavolo ti è saltato in mente? "spero che gradirà il mio regalo"????Sai dove te lo ficco il tuo bel regalo? L'ho trovato e non è per niente di mio gradimento!!! Vuoi mettermi forse nei guai con la polizia???"
"Quindi deduco tu abbia ricevuto il mio regalo" rispose lui
"Ti aspettavi una risposta simile al: "Oh che bello, grazie Neiji era proprio quello che volevo!!! Ma sei sicuro di essere lucido?"
"Non sapevo avessi assunto questi modi di recente, penso che un po di riposo dal lavoro potrebbe farti bene"
"UN PO DI RIPOSO DAL LAVORO?" sentì urlare dall'altra parte "SE CONTINUI IN QUESTO MODO,AVRAI MOLTO TEMPO PER RIPOSARTI DAL LAVORO TE!"
"Beh" rispose Neiji" a caval donato non si guarda in bocca. In fondo ti sono sempre piaciuti i gattini no?"
Neiji soffoco una risata
"Trattalo come tutti i gattini, dagli da mangiare, hai già provato con il latte? Ti guarderà con una dolcezza incredibile"
"Mi stai prendendo in giro?" rispose l'altro a metà tra una crisi di nervi e una risata isterica
"Beh penso che abbiate bisogno di conoscervi. A presto"
"Hey,cosa diavolo stai pensando di...."
Neiji attaccò il telefono
 
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view post Posted on 14/1/2009, 18:15
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"Hai provato con il latte?" HAI PROVATO CON IL LATTE?!
Ora lo sfotteva pure? Si sarebbe ritrovato senza una poltrona sotto le chiappe prima di dire "bah!"
E poi...che doppio senso raccapricciante...
Si voltò: il giovane era ancora seduto sul divano.
Si stava irritando. Quella telefonata non l'aveva aiutato affatto a chiarirsi le idee, anzi, aveva solo contribuito a farlo passare dalla sorpresa alla più completa arrabbiatura.
E comunque preferiva i cani ai gatti, ma quello non c'entrava niente!!!
Dove abiti...o...dove...lavori? chissà se era l'espressione più giusta per indicare il bordello dal quale sicuramente proveniva.
Non lo emozionava esattamente l'idea di doversi recare in un qualche quartiere malfamato, le case di piacere di certo non si trovavano nella zona commerciale o in quella più lussuosa, dove se qualcuno l'avesse visto non si sarebbe fatto tanti scrupoli a ricattarlo.
Un uomo d'affari come lui con un...coso vestito da gatto: ne avrebbero avuto di materiale per rovinarlo, ma sicuramente la cosa sarebbe stata più facile da aggirare.
Almeno il giorno dopo sarebbe finalmente partito per le vacanze.
Aveva acquistato giusto per l'occasione una splendida casa sulle alpi italiane.
Gli piaceva l'italia...e poi andava di moda come meta turistica.
La servitù lo attendeva già lì...
Una volta liberatosi di "Dai.chan" sarebbe partito e si sarebbe lasciato quell'incubo alle spalle.
Non che il ragazzo fosse brutto...ma ciò non influiva più di un tot: anche se lievemente androgino, rimaneva comunque un ragazzO!
E rimaneva sempre essenzialmente "una puttanella".
Non che fosse bello da dire, ma era la verità.
Comunque non si poteva lamentare: certamente il compenso lo aveva già intascato e non aveva neanche dovuto far niente, tanto meglio per lui no?
Lo fissò aspettando la risposta alla precedente domanda
 
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? Shin-chan ¿
view post Posted on 14/1/2009, 22:58




Ora come ora....qui.
Daisuke sfoggiò un sorriso degno d'ammirazione.
Sapeva che rischiava ad essere così testardo ma del resto lui era uno professionale, non lasciava le cose a metà o addirituttura non cominciate.
Dopo aver sorriso, aspettandosi un'altra di quelle reazioni sclerotiche come quelle di prima (xD) si alzò avvicinandosi a lui lentamente con fare "gattoso".
Aveva sempre avuto una certa eleganza quasi felina, in effetti.
Non....non mi fai le coccole?
Chiese con una voce dolce, senza alcun tono vagamente malizioso
Iniziava a capire che tecnica voleva adottare e sperava fosse la più efficace, dato che si divertiva anche abbastanza.
Sgranò gli occhi assumendo un'espressione terribilmente kawaii e nascose un ennesimo sorriso compiaciuto.
Adorava quell'espressione colma di sorpresa, irritazione e qualcos altro sul volto del suo cliente.
Cliente.
Avrebbe dovuto cominciare a chiamarlo con il suo nome.
Keichisan sussurrò, quando ormai gli fu vicino.
 
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view post Posted on 15/1/2009, 17:25
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Il ragazzo rimase impietrito nella sua posizione.
Cosa diavolo gli succedeva?
Come minimo la reazione più normale sarebbe stata o prenderlo a calci, sconsigliabile, sarebbe passata come violenza su minori, o allontanarsi velocemente e invece lui era lì, imbabolato, senza riuscire a non guardarlo.
Magari avrebbe preferito non scoprire però sino a che punto arrivavano "le coccole".
Ormai la distanza tra loro si era quasi annullata del tutto.
Chissà come lo trattavano nel posto dal quale veniva....la sua vita non doveva essere niente affatto rose e fior...probabilmente considerato come una merce...
Scuotè la testa.
La cosa non era affar suo e non era suo dovere cambiare il mondo, nè la vita di quel marmocchio.
E tantomeno doveva permettere che quel tipo rovinasse la sua di vita!!!
Era perfetta così come era...aveva la sua azienda...tutti i soldi che voleva....il lusso....e...ok magari non era proprio perfetta, ma ci stava lavorando e aveva buone basi.
Negli ultimi tempi era uscito con molte ragazze, ma nessuna di loro era riuscita ad interessarlo per più di una notte: erano tutte uguali e noiose, con le loro voci troppo alte e petulanti e con lo sguardo puntato solo al portafogli!
Finalmente riuscì nuovamente a riprendere il controllo dei suoi arti e di tutte le sue facoltà.
Ti ho fatto una domanda e non mi hai ancora risposto! Dove diavolo si trova il bordello dal quale ti hanno portato qui?! questa volta era meglio specificare, tanto per non ottenere strane risposte che non l'avrebbero aiutato.
Si: doveva riportalo indietro, non poteva fare altro...
Non poteva...o non voleva...
ma forse....
 
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? Shin-chan ¿
view post Posted on 15/1/2009, 20:52




Daisuke mise su un broncio che, nonostante fosse molto carino, non aveva nulla di finto.
Quel tizio voleva proprio sbarazzarsi di lui, eh?
Incrociò le braccia.
Non te lo dico.
Disse chiaro e tondo con un tono lagnoso.
Deglutì fissandolo.
E se ora l'avesse strozzato? Era una soluzione possibile? Sembrava imbestialito con quel tizio, e sembrava proprio non volere lui a casa!
Magari l'avrebbe buttato in mezzo alla strada e gli avrebbe ordinato di andarsene.
Lo fissò.
No, non l'avrebbe fatto. Era troppo buono per farlo, troppo gentile.
Magari avrebbe semplicemente accettato il regalo.
L'altro aveva assunto un'espressione abbastanza sconvolta alla sua risposta. Forse non si aspettava quella risposta.
Daisuke continuò.
Non ci voglio tornare.
Ammise.
Ed era vero.
Non voleva tornare in quel bordello squallido e pieno di sudici maniaci. Voleva stare in quella casa che profumava di deodorante per ambienti e di pulito, grande, spaziosa e con quella figura a pochi passi da lui che ispirava tanta sicurezza.
 
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view post Posted on 15/1/2009, 21:10
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CITAZIONE
Non te lo dico.

rispose l'altro.
La risposta lo lasciò un secondo spiazzato.
Si aspettava che evitasse la domanda, rispondesse di nuovo in modo provocante...ma non avrebbe mai immaginato invece che gli dicesse direttamente ciò che pensava.
Non ci voglio tornare.

aggiunse ancora.
Quella fase sembrò incatenarlo di nuovo.
Forse era come aveva pensato.
Doveva ammettere che all'inizio quell'atteggiamente spavaldo che aveva adottato, lo aveva semplicemente irritato, impedendogli in realtà alla fin fine di pensare a lui come un essere umano con i suoi propri sentimenti.
Ma pochi secondi prima non doveva essere andato troppo lontano dalla verità ipotizzando che la sua vita non fosse esattamente paradisiaca.
Certo che il destino è strano...a lui alla fine soprattutto per diritto di nascita era spettato tutto ciò che aveva, mentre c'era al mondo gente che solo per essere nata nel posto sbagliato doveva subire tutti gli scherzi di cattivo gusto della sorte.
Non che dubitasse del fatto che lui sarebbe riuscito a farsi valere in quel mondo così orribile anche senza l'aiuto di privilegi...ma forse in questo caso aveva davanti a sè l'opportunità di aiutare qualcuno...

Perchè non vuoi tornare indietro? chiese, senza dimostrare poi in realtà molto tatto.
E secondo te cosa dovrei farmene di te? aggiunse, quasi a cercare di ferirlo, ma in parte aspettando seriamente un suggerimento.
 
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? Shin-chan ¿
view post Posted on 15/1/2009, 21:16




Daisuke tremò.
Quelle parole stavano incominciando a ferirlo.
Io..
Balbettò cercando di contenersi.
Non riusciva a credere che lo trattasse tanto freddamente.
Di certo non stava cercando la sua compassione, ma un minimo di dolcezza o perlomeno educazione...
Potresti tenermi con te.
Abbassò lo sguardo come un cucciolo ferito.
Quello che si aspettava era semplicemente un'altra scenata, altre parole fredde....
Quando alzò lo sguardo però non provava rancore. Del resto, sapeva che uno come lui abituato a un tipo di vita non poteva capire lui e la sua stupida situazione.
Sgranò ancora gli occhi, stavolta involontariamente, aspettando un'altra di quelle reazioni.
Si fece anche piccolo piccolo stringendosi nelle spalle.
Il suo tono duro aveva cominciato persino a spaventarlo.
E poi non sapeva chi aveva davanti, poteva essere anche uno violento!
Ma no, dai modi non si sarebbe detto....diciamo che era più bravo a ferire a parole a quanto pare!
 
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view post Posted on 16/1/2009, 20:26
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Fratellanza for ever!XD

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Poteva tenerlo con sè?
Poteva...ma la cosa risultava comunque pericolosa per lui: non era nè un parente nè tantomeno il suo tutore, anzi, non lo conosceva affatto.
Avrebbe dovuto fare un paio di telefonate per dei documenti falsi e un biglietto aereo in più.
Aveva ancora alcuni contatti non esattamente legali, ricordo di una giovinezza sregolata.
Comunque la sua decisione non avrebbe certamente salvato le chiappe del segretario!
Quando notò l'espressione impaurita e ferita del giovane, capì che forse poco prima aveva esagerato con le parole, pur essendo consapevole che probabilmente lo avrebbero colpito in un punto debole.
E ora il 17enne non si aspettava proprio niente da lui, se non una risposta cinica e fredda.
Respirò a fondo per poi sospirare.
Doveva essere masochista o come minimo impazzito. Appena una mezz'ora prima non si sarebbe mai sognato di fare una cosa simile.
Potrai rimanere sino al compimento dei 18 anni e fino a che non ti sarai trovato un lavoro VERO per sistemarti altrove stava accogliendo un perfetto sconosciuto in casa sua come se fosse una cosa normale! Ok, aveva bisogno al più presto di un bravo psicologo.
Hai degli altri vestiti che si possano definire tali, per cambiarti? chiese poi.
Il ragazzo, ancora con dipinta in volto l'espressione di chi crede di essere in un sogno ed è consapevole che si sveglierà a breve, fece segno di no con la testa.
I suoi vestiti gli sarebbero stati lunghi.
Vabbè meglio di niente...ed anche meglio di quel completino da micio "affamato".
Avrebbe provveduto a comprargli qualcosa di adatto il giorno dopo, prima di partire.
Si avviò verso camera sua, senza controllare se l'altro lo stesse seguendo o meno, per prendere il pigiama della taglia più piccola che avesse.
Intanto tirò fuori il cellulare per l'ennesima volta e cercò un numero in rubrica.
Quando lo trovò avviò la chiamata.
Dopo pochissimo la voce di un uomo rispose con sorpresa Keichi! Sei davvero tu?Pensavamo che fossi diventato un bravo ragazzo sembrò quasi schernirlo l'altro.
Trattenendosi a stento, cominciò a parlare Ciao, Sosuke. A quanto pare anche i bravi ragazzi hanno bisogno di documenti falsi
Gli ci vollero pochi minuti per accordarsi con l'uomo: gli avrebbe fatto un buon prezzo in ricordo dei vecchi tempi e il documento del ragazzo avrebbe attestato che era un suo lontano parente, per sicurezza maggiorenne.
Scattò una foto a Daisuke e la mandò via MMS all'altro: prima della mattina sarebbe stato tutto pronto.
Aveva anche già prenotato un ulteriore posto per il volo verso l'Italia.
Com'era stanco...
Allora, per questa notte c'è una sola regola: puoi scegliere qualsiasi stanza da letto tu voglia, ce ne sono 5 libere, ma non ti devo ritrovare nel mio letto. Sono stato chiaro? chiese, con tono severo.
Non si poteva mai sapere...e non voleva neanche scoprire se l'altro volesse ringraziarlo e in che modo, quindi meglio prevenire per sicurezza, no?
Fissò il giovane in attesa in una risposta o almeno di un segno di vita.
A malapena dimostrava 17 anni: farlo passare per 18enne sarebbe stato difficile.
Doveva davvero aver perso qualche rotella.
Non poteva neanche giustificarsi con la scusa dell'istinto materno: lui era un UOMO!!!
 
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? Shin-chan ¿
view post Posted on 16/1/2009, 20:35




Daisuke rimase quasi tutto il tempo zitto, sorpreso dalla reazione dell'altro.
Si era aspettato un'espressione sorpresa, poi una smorfia seccata e infine una sfuriata. In quest ordine.
Non avrebbe mai creduto che l'altro accettasse di tenerlo con sè.
E poi che cosa andava a dire? Che doveva trovarsi un lavoro onesto e un posto dove vivere?
Ma quella era la sua vita, non riusciva ad immaginare altro.
Lo seguì in camera e origliò tutta la telefonata.
Sembrava che l'altro si stesse preoccupando non solo di fargli avere documenti falsi -nella sua ingenuità non capiva neanche a cosa servissero nel suo caso- ma aveva anche prenotato un volo per l'Italia.
Voleva spedirlo là per caso?xD
Beh avrebbe potuto farlo per posta aerea, tanto ormai ci aveva fatto amicizia con gli scatoloni!! (xDDDD
ride da sola+)
CITAZIONE
Allora, per questa notte c'è una sola regola: puoi scegliere qualsiasi stanza da letto tu voglia, ce ne sono 5 libere, ma non ti devo ritrovare nel mio letto. Sono stato chiaro?

Il ragazzo annuì ripetutamente, un po' stupito.
Cinque camere??
Ma che ci faceva un single con 5 camere??
Beh non sapeva se era single però comunque viveva sicuramente da solo!
Ma che cosa te ne fai di cinque camere? chiese educatamente.
Poi sorrise e prese il pigiama che l'altro gli porgeva.
Lo guardò.
Ci sarebbe stato due volte. Vabbè.
Dove posso cambiarmi?
Per lui non sarebbe stato un problema farlo lì ma era sicuro che come minimo se l'avesse fatto Keichi l'avrebbe sbattuto fuori a calci!
L'altro gli disse che gli bastava occupare una delle camere e lì poteva fare quello che voleva, tra cui naturalmente cambiarsi.
Dai annuì e si mise a guardare le diverse stanze per trovarne una adatta.
Gliene piaceva una sui toni dell'azzurro, così la scelse
Caspita ogni stanza aveva una tv bellissima!
Chissà quanto cavolo era ricco quel ragazzo!
Entrò nella stanza e sbadigliò, poi cominciò a mettersi il pigiama.
 
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