Eccolooooooooooooo ^^
Capitolo 2“ Ma chi me l’ha fatto fare?” continuava a ripetersi mentalmente il Colonello Mustang in piedi davanti ad una lapide che riportava sopra scritto:
Edward Elric
-Alchimista di Stato-
Morto in circostanze sconosciute
1899-1915
Ma quella era solo la versione ufficiale.
Anche se si erano detti addio,Roy era sicuro che lui non poteva essere morto così.
Cercava sempre di convincersi di questo. Con scarsi risultati.
Ma quella lettera,se era davvero ciò che pensava,avrebbe davvero cambiato tutto.
Dato che aveva preso il treno la sera precedente,era arrivato all’alba e si era subito diretto,come descritto nella lettera,davanti alla lapide di Edward.
“Giuro che se è uno scherzo... inceneri... no,me la pagheranno cara gli autori!” pensò,amaramente,tirando fuori dalla tasca sinistra due guanti bianchi impolverati,in disuso ormai da tre anni.
“Da quando te ne sei andato...”Già,perchè,dalla scomparsa di Edward,il colonnello aveva scelto di vivere senza l’alchimia,senza l’arte che il “piccolo” FullMetal aveva sempre tanto amato.
E si era ritirato sulle montagne,nella più completa solitudine.
[Flash Back]
-No! Ma,dico,sta scherzando?! Non penserà davvero di..?!- gli urlò il tenente Hawkeye quando il colonnello tornò dall’ufficio del comandante supremo.
-Ormai ho già fatto domanda,Riza...- rispose,apatico,alla donna alla quale erano caduti in terra tutti I documenti militari.
Se qualcuno fosse entrato nell’ufficio del colonnello Roy Mustang,avrebbe assistito ad una scena più unica che rara: Havoc non stava fumando,Falman era in silenzio,Breda aveva riposto I suoi giochi da tavolo,Fury non stava macchinando con l’elettronica e il tenente Hawkeye era sull’orlo di una crisi nervosa.
E aveva gli occhi lucidi.
Mentre,Roy Mustang stava rivolgendo ai suoi ex-sottoposti il saluto militare,prima di congedarsi.
Fu questa la scena che vide il tenente-colonnello Armstrong entrando nell’ufficio per prendere il posto di Roy Mustang.
Nonostante ormai fosse un sottoposto,tutti gli rivolsero il saluto militare,meno Riza.
Quando lui fu uscito,lei lo seguì.
-È per... per Edward,non è vero?- chiese la donna,con voce soffocata.
-Sei sempre stata intelligente,Riza... sì,è per lui.- le rispose.
Non fece in tempo a girarsi per guardarla negli occhi che lei lo baciò.
Quando si staccarono,lui la mise da parte.
-Non posso,Riza... Lo sai...-
-Quindi... lo ami? Lo ami ancora?- chiese,senza più nascondere le lacrime che ormai le scendevano copiose rigandole il volto.
-Sì- fu l’unica cosa che riuscì a dire.
E,nonostante fossero solo due lettere,procurarono nella donna un dolore enorme.
Subito dopo Roy sentì alle sue spalle il tenente che correva via.
In lacrime.
Fu l’ultima volta che la vide.
[Fine Flash Back]
-Sai,ho rinunciato proprio a tante cose per te...- sospirò,riemergendo dai suoi pensieri
–A cosa ha rinunciato?- chiese una voce,troppo familiare alle sue spalle.
Roy si girò di scatto,con l’unico occhio buono alla disperata ricerca della persona che aveva parlato.
Un mantello rosso...
completo di pelle nero...
capelli lunghi raccolti in una coda bassa...
guanti bianchi...
stivaletti neri...
valigia alla mano...
Furono questi piccoli particolari che resero Roy Mustang sollevato: gli sembrò che il piccolo FullMetal fosse davvero davanti a lui.
Ma non era il “piccolo” FullMetal,no?
Anche se lo desiderava tanto,non era così stupido da farsi ingannare da una brutta copia.
-Tu sei... Alphonse,vero?-
-Buongiorno,Colonnello... quanto tempo vero?- rispose il ragazzino,con la soita allegria e bonarietà che tanto lo distingueva dal fratello maggiore.
Che tanto lo rendeva diverso da Edward.
-Sì... Quanto tempo....-Continua
Sì,piccola modifica: Al non ha perso la memoria e... bhe,ggiornerò a breve,tanto il chappy 3 l'ho già scritto ^^