La finirò con te.., drammatica, mezza shonen- ai ....raccontata da sasuke...

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watachan
view post Posted on 1/4/2008, 16:20




Fic scritta di getto l'altro ieri... non badate agli errori....
Consigliabile leggerla sulle note di " The Kill " dei 30 seconds to mars. mentre l'ascoltavo per la prima volta avevo iniziato a scrivere senza potermi fermare fino alla fine..O.o...cose da pazzi...

titolo: La finirò con te..
rating: arancione
genere: drammatico, in un certo verso forse romantico..O.o
avvertenze: non aspettatevi...***




La finirò con te.


Ogni volta che alzavo lo sguardo e incontravo il tuo sorriso era come se mi trafiggessi con un coltello.
Quando le tue dita mi sfioravano la pelle era come essere carezzato dalle punte velenose di una rosa selvatica.
E soffrivo. E ti amavo.Spesso ho pensato che queste due cose ..sensazioni.. per funzionare, dovessero unirsi, diventare una cosa sola.
Non esiste la felicità perfetta, non esiste l'amore eterno, e me ne resi conto tempo fa, ma io vivevo.
Vivevo per vivere, per amare, per amare te.
La mia sofferenza e il mio amore folle per te s'insinuavano nel mio corpo con passione sempre crescente, sentivo di impazzire lentamente.
Quel senso di colpa, il non averti preso quando potevo mi rode ancora come il fuoco brucia il tronco di un albero dall'interno. E non c'era modo di fermarlo o spegnerlo.
Ma quella sera tu venisti, anzi, ti venni io incontro. Camminavi fischiettando come un ragazzino, appoggiando il capo spensierato sui gomiti dietro la nuca mentre avanzavi allegro nel buio. Io ero lì, ti aspettavo, non ero ancora certo di quello che ti avrei detto ma ero a conoscenza ormai da tempo di questo turbine violento che mi spingeva a desiderarti a tutti i costi.
<< Oh! Chi si vede! >> esclamasti sorpreso senza far sparire dalle tue labbra piene il solito sorriso che amavo tanto.Non risposi, sapevo che avresti interpretato il mio silenzio in un modo tutto tuo, come un atteggiamento ostile da parte mia, come mai in quegli anni io fossi cambiato.
Ti sbagliavi però poiché imparai a dipendere dal tuo pensiero, dalla tua immagine perenne nei miei sogni turbolenti.
Sapevo ormai da tempo che cosa significasse quella fitta dolorosa che mi straziava il petto ma mi ero abituato a reprimerla, dovevo mostrarmi il solito , quello che tu eri abituato a conoscere.
<< Non riesci a dormire? >> involontariamente mi mostrai interessato , non paresti prenderla molto in considerazione anche se per un frammento di respiro il tuo sorriso si era steso incerto.
<< Nah... Passeggiata notturna . >> liquidasti la domanda stiracchiando il collo e gemendo soddisfatto.
<< Già, ieri avevo preso una giornata libera così avevo dormito più del previsto.>> i tuoi capelli color del grano rifletterono la luce della luna.
<< Pensavo di recuperare l'allenamento stasera, sai, non c'è nessuno, l'aria fresca e tutto il resto...? >> annuii alla tua risposta improvvisata.
Mi salutasti con un cenno del mento facendo tremolare il labbro inferiore. Avevo imparato a riconoscere come reagiva il tuo corpo quando ti innervosivi.
Rimasi là a fissare la tua ombra che si allontanava nelle tenebre della notte e non potei muovere un muscolo.
Quanto era tutto dannatamente finto.
Sempre la stessa maledetta storia, sempre la stessa risposta vaga, sempre lo stesso e crescente allontanamento.
Sapevo dove eri diretto, ti seguivo ma quella sera decisi di rimanere ancora un po' contro la grezza crosta del castagno e assaporare gli odori freschi che precedevano l'arrivo dell'alba.
Poco dopo chiusi gli occhi, tentando di isolare la tua fragranza tra gli altri odori e dandomi una spinta iniziai a correre in direzione opposta.

*******

Mi alzai di soprassalto col sudore gocciolante sul collo e sulle spalle. Mi girai verso il cuscino ruvido e mi asciugai rapidamente riprendendo a respirare regolarmente poi alzandomi un po' barcollante mi diressi verso la doccia.
L'ennesimo sogno che si ripeteva notte dopo notte, il desiderio che incombeva come una bestia su di me.
Tu eri lì, proprio nella parte del letto dove poco prima stendevo il braccio tremolante nella vana speranza di trovare il tuo corpo caldo avvolto tra le coperte. E mi sorridevi , un sorriso rivolto solo a me, quelle labbra che tanto ho bramato finalmente mie e i tuoi capelli soffici e così belli erano lisciati dalle mie dita.
Mi guardai le mani. Vidi di nuovo il vuoto. Vidi di nuovo quella cieca disperazione.
Strinsi i pugni mordendomi il labbro fino ad assaporare il gusto metallico del sangue e come una scarica elettrica nel corpo quella ferita mi riportò alla cruda realtà.
Il cielo quella mattina era ancora scuro , le piccole nuvole minacciavano di coprire il sole e il vento s'inalzava in turbini gelidi.
Rabbrividii poi chiusi la finestra quando dal nulla ti vidi.
Appena notasti il mio sguardo su di te di sbrigasti a continuare il tuo passo sostenuto come niente fosse. Mi trattenni dal chiamarti, mi trattenni con uno sforzo disumano dal correrti dietro e abbracciarti, prenderti tra le mie braccia e portarti fino a qui.
Posarti su questo letto freddo e dormire. Non volevo altro, non mi interessava più nulla a quel punto se non di aprire gli occhi e trovarti accanto come ho sempre sognato.
Rimasi in casa fino al pomeriggio, seduto sul letto disordinato col capo sulle ginocchia a pensare.
Riuscii però ad alzarmi quando il sole tramontò e spire scure presero il posto delle nuvole grigie e plumbee di prima. Mangiai a stento rendendomi conto di non aver messo nulla nello stomaco da quando mi ero svegliato, non che importasse ma seguivo il suo consiglio.
Non riuscii a soffocare un sorriso amaro a quel ricordo e inghiottendo l'ultimo boccone mi vestii e scesi giù per le scale. Non so che cosa mi stesse passando per la testa, ma capivo che non avrei potuto fermare il mio corpo e me stesso da ciò che mi stavo apprestando a fare.
Un rumore appena spinsi la porta di legno per uscire, abbassai lo sguardo incurante e rimasi incollato all'immagine di una piccola busta. Calligrafia tremolante, non ebbi bisogno di pensare per capire a chi appartenesse e la raccolsi con una punta di agitazione nei movimenti improvvisamente irrigiditi.
La lessi notando che non si era preoccupato di chiuderla, evidentemente andava di fretta.
Ogni parola era scritta con palese nervosismo ma anche decisione che non aveva mai posseduto. Tutto il mio essere si rifiutò di rimanere alzato e scivoli rumorosamente accanto allo stipite della porta.
Era come se fossi morto in quel momento poiché non sentii più niente intorno a me, non vidi più nulla se non il foglio bianco nelle mie mani.
Diceva che sarebbe dovuto partire quella mattina , prima voleva parlarmi, diceva che era importante, che mi aspettava.
Corsi, corsi e non mi fermai mai fino a che non giunsi davanti a quella panchina vuota.
Il buio non mi impedì di vedere ciò che mi circondava tranne quello che cercavo con ansia, così colpendo con un calcio una foglia marrone ed essiccata che stava sul terreno polveroso girai in direzione contraria e stavolta mi feci aiutare dai folti e robusti rami degli alberi per spostarmi più in fretta.
Forse era troppo tardi, ma con tutto me stesso pregavo di sbagliarmi. Pregavo qualunque dio potesse aiutarmi .
Chissà cosa avresti detto, come avresti riso vedendomi piangere, vedendomi singhiozzare silenziosamente nella tua ricerca inutile...
Sei tutto quello per cui io abbia continuato a vivere, l'unico la cui sola esistenza mi ha spinto oltre i miei limiti, l'unico per cui avrei continuato sempre a correre.
Avevo tentato di distruggermi per te, ma nulla era cambiato, volevo solo un'occasione mai ricevuta.
Avevo annullato la mia esistenza nella disperazione e là mi ero rinchiuso con un lucchetto infuocato.

********

Il mio era l'unico respiro affannato, tutti gli altri erano calmi e lontani, nelle loro case, tra i loro amati.
Nessuno che potesse venirmi incontro, nessuno che potesse darmi notizie di te.
Solo.
Non importava quanto io potessi lottare, quanto potessi pregare per il resto della mia vita, per quanto potessi aspettare, ero io che correvo per te e non via da te.
Mi fermai vicino al precipizio con sguardo rapito mi avviai verso la punta. Ero impazzito, innamorato alla follia da te, che mai mi avevi guardato come avevo fatto io in tutti questi anni.
Volevo solo finirla, finirla assieme a te...anzi, al tuo ricordo sigillato nel mio cuore per l'eternità, unica cosa che non potessi mai perdere.
Guardai davanti a me un'ultima volta, stavolta era la mia ragione a farmi immaginare il tuo viso sorridente e lontano, ne ero sicuro, come un visione prima di morire.
Dio era stato misericordioso, piccole e calde lacrime percossero lo stesso cammino delle loro sorelle fino a cadere scomposte sulla terra fredda. Non potevi vedermi, il tuo sguardo era spento, improvvisamente dietro di te apparve un'ombra.
Cercai di avvertirti, urlai, la mia gola doleva, bruciava, le miei mani che ti facevano segni disperati. Inutilmente.
Sgranai gli occhi quando vidi la tua calma mentre l'ombra posava una sua mano sulla tua spalla, ti girasti e il tuo viso scomparve assieme all'ombra.
L'unica cosa avessi desiderato mi era stata strappata via, non avevo più ragioni per vivere.
Il tuo sorriso non era rivolto a me, non lo sarebbe mai stato, sembravi felice mentre due forti braccia ti circondavano la vita.
Lo capivo, non vi era più posto per me, quel letto e quella stanza sarebbero rimaste fredde per sempre...vuote e gelide, prede della solitudine.
Non potevo sopportarlo, non più, non avrei potuto continuare così.

Un unico passo.

In avanti.

Tutto il dolore come vendicatosi di tutti quegli anni persi, s'accumulò nel mio corpo e urlai, urlai con le mie ultime forze il tuo nome. Abbassasti lo sguardo.

Mentre cadevo velocemente alzai un braccio verso la tua immagine appannata.

Ti eri girato.

<< Ti amo...mio piccolo sole e per sempre ti amerò... >>

sussurrai al vuoto ...poi nulla.


La finirò con te...



No.Da solo.





Fine.



.......o.O..beh, com'è? O.o.....
 
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view post Posted on 1/4/2008, 20:05




bellixima O.o ...Eh ke puo fare una canzone!?!
 
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watachan
view post Posted on 1/4/2008, 20:17




In realtà la canzone è servita da input, era già un pessimo periodo xDxD dunque tutto lo schifo che avevo accumulato l'ho scaricato , in parte, nella shot xDxD
 
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view post Posted on 2/4/2008, 20:06




aaahhh, io invece a seconda delle canzoni, cambio umre, piuomeno O.o
 
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watachan
view post Posted on 2/4/2008, 20:30




...interessaaaanteeeeee...cmq adesso sto meglio, ho trovato la cosa che avevo perso....*_* alleluiaaa
 
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view post Posted on 3/4/2008, 20:05




L'MP3? ke farei senza il mio Nejino (li ho dato un nome, anzi 2, nejino & ciccio, O.o io sto male forte o.O)
 
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watachan
view post Posted on 4/4/2008, 19:47




..il mio invece è a forma di spilla ^^ lo chiamo spilla....ehm, viva l'originalità..anche perchè è piccolo come una spilla e si può attaccare dove vuoi..uhu xD
 
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view post Posted on 4/4/2008, 20:26




qyesto ha senso, il mio no O.o
 
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watachan
view post Posted on 4/4/2008, 20:42




In effetii..però è divertente..credo....finchè non ti dichiari apertamente...O.o
 
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view post Posted on 4/4/2008, 20:55




cosa 'ti dikiari apertamente'?
 
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watachan
view post Posted on 4/4/2008, 21:02




..l'amore..... stamani ripetevo il feticismo, così m'è venuto in mente xDxD
 
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view post Posted on 4/4/2008, 21:07
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Fratellanza for ever!XD

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Dietro di te...muahahah coff

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U.U lo sai che ti ho già detto cosa ne penso....mi piase tantiximo sei la mia sensei per un motivo xD
 
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view post Posted on 4/4/2008, 21:15




cm l'amore? O.o Ma Io Nn Amo Neji! ma stiamo skerzando! e oi dovrei lasciare quel grande gnocco di Itachi x Neji? megli Ita amor nostro,no? ù.ù
 
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view post Posted on 4/4/2008, 21:21
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Fratellanza for ever!XD

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Dietro di te...muahahah coff

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certooooooo itachi è mille volte meglio U.U
 
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view post Posted on 5/4/2008, 15:36




visto? ho ragione! almeno su questo, Ho ragone! :*gongolo*: :*drug addicted*:
 
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22 replies since 1/4/2008, 16:20   186 views
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