- Hogwarts si tinge di rosa-, SlasH/NC17...

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°asphyxiation°
icon4  view post Posted on 20/8/2008, 16:56




- CAPITOLO 1 -
- Capitolo 1° -

Titolo: Hogwarts si tinge di rosa.





Autrice: °asphyxiation°

Rating: NC17

Genere: shonen-ai, sentimentale, erotico, e se...,

Avvisi: OOC, lemon..

Disclaimer: I personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling che ne detiene tutti i diritti ecc ecc, io lo faccio per puro divertimento e non a scopo di lucro.
Tutti i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun contatto con la realtà. Nomi di persone e riferimenti a fatti reali è puramente casuale. La storia contiene riferimenti e descrizioni esplicite riguardanti rapporti di natura omosessuale/etero. Avvisati.



buona lettura xD






*'*'*





La prima partita dell'anno contro i Serpeverde vide vincitori i Grifondoro, che dopo una lauta ricompensa e soddisfazione si diressero verso gli spogliatoi, desiderosi di una doccia rilassante e abiti puliti, ignorando le battutine delle serpi.
Harry Potter, con un ultimo giro era riuscito ad afferrare il boccino, evitando così alla propria squadra una crisi di nervi e isterica seguita agli ennesimi trucchetti e colpi bassi dei Serpeverde, che erano stati particolarmente subdoli, vincendo così per un pelo. Nessuno della squadra vincitrice parve volersi fermare e pensare all'allarmante novità, e cioè che avevano rischiato grosso quella volta e che di conseguenza avrebbero dovuto allenarsi molto di più, dedicandosi invece ad accalappiarsi i dovuti complimenti e i piccoli ma sempre graditi regali. Per chi avesse la fidanzatina, gli altri si accontentavano di dimostrazioni d'affetto dalle compagne.

Harry ricevette qualche promessa piccante e si defilò verso le docce, chiudendo la porta, poco garbatamente in faccia alle sue ammiratrici, per poi girarsi con un sorriso a trentadue denti e lanciare un urlo di pura soddisfazione.

" Oh, sì! " concordò Ron, ruotando la manopola dell'acqua calda e sospirando per il getto calmante.

" Stavolta mi congratulo personalmente con tutti, abbiamo superato noi stessi!" continuò il capitano di buon umore, slacciandosi la cintura dei pantaloni e buttando il resto alla rinfusa sulla panchina già piena delle uniformi umide degli altri.

Seamus sbucò da dietro le docce ululando, con una spugna multi colore a coprirgli le parti intime, per incitare ulteriormente la canzoncina improvvisata dal rosso, cosa che gli riuscì immediatamente dato che gli altri erano per lo più abituati alla sua perenne presenza nella doccia. Non faceva parte della squadra, ma alzava l'umore a tutti per cui evitavano di spifferare in giro l'insignificante scavalcamento del regolamento.

" Avete fatto faville! Davvero ragazzi! " ridacchiò, catturando la loro attenzione. " Ho sentito gli ormoni delle ragazze alle stelle! Persino le Tassorosso.. e non è cosa da poco.." ammiccò beccandosi uno scappellotto sulla nuca da un ragazzo, che evidentemente aveva la ragazza nei Tassorosso, e non apprezzava particolarmente il commento. Seamus ignorò lo sfogo e fece un gestaccio con la mano dall'alto in basso, indicando con fare allusivo il ragazzo che si era girato verso la doccia rosso in viso.
Uno scroscio di risate investì la larga e accaldata stanza, spegnendosi lentamente sotto i getti d'acqua.

Quando il ragazzo fu vicino al moro, notò con lo sguardo dei segni rossi, quasi violacei che ricoprivano il suo inguine e alcuni sulla natica destra. Inizialmente scioccato stette zitto ad osservare il ragazzo, scoprendo altri segni simili, altri addirittura a morsi tra le cosce dai muscoli sodi.
Allora ghignò, arrivato all'illuminazione e sfiorò la spalla scolpita del moro, attirando la sua attenzione.

" Mmh, dimmi dimmi, Harry.. " sussurrò con un sorriso da poco di buono sul viso.
Potter gli rivolse un'occhiata brillante, dettata probabilmente dalla vittoria poi osservò dove si fossero posati gli occhi dell'amico poi smise per un attimo di sorridere, corrucciando la fronte.
" Devo dedurne che questi non te li sei fatto durante gli allenamenti e dubito che Edwige, persino quando è in collera con te...sia così.. animalesca.. " insinuò con tono indifferente ma ammiccando verso il basso senza mostrare il minimo pudore.
Harry soffocò una risatina e non facendosi vedere dagli altri annuì, afferrando la spugna dalle mani dell'amico.
" Ohh! Quindi è successo!" ghignò l'altro incurante dell'essere rimasto con i gioielli al vento.

" Zitto! Tieni a freno l'entusiasmo!"
ringhiò il moro divertito continuando a passarsi la spugna sul braccio.

Seamus si raddrizzò, mettendosi le braccia dietro il collo e incrociando le mani, con finto fare pensieroso.
Aveva scommesso con parecchi studenti, di nascosto ovviamente, sul quanto tempo ci avrebbe messo Harry Potter a perdere la verginità.
Già il fatto che passasse gran parte delle vacanze a casa dei Weasley, e di conseguenza in compagnia di Ginny Weasley oltre a Ron faceva sospettare che se la fosse spassato, tuttavia nessuno ne seppe mai niente e non si osava parlarne in pubblico per timore della reazione del rosso e dei suoi fratelli, tra cui Charlie, il domatore di draghi. Le ragazze del dormitorio dei Grifondoro non ne seppero più di tanto, poiché la rossa negava qualunque supposizione al riguardo, tuttavia c'erano delle dicerie.

" E potrò mai avere l'onore di conoscere questa persona che ha avuto la fortuna di averti tra le-"

" T'ho detto di stare zitto!"
lo interruppe l'altro, finendo di sciacquarsi e girando la manopola dell'acqua dalla parte opposta. Seamus alzò un sopracciglio seccato e curioso.

" E dai.. mi conosci, non potrò mai dirlo a nessuno! E' un segreto tra me e te!"
Harry inarcò e sopracciglia scettico.

" E' appunto perché ti conosco che evito di fidarmi troppo di te. " si girò squadrandolo dall'altro in basso arricciando il naso all'espressione offesa del ragazzo. " Sappi che ho sempre saputo, dall'inizio dell'anno della vostra piccola scommessa. " lo ammonì, cercando con lo sguardo l'asciugamano, quindi se lo avvolse intorno alla vita.

" Oh. Oh! Davvero? " sorrise, calcolando nel frattempo quanto gli ci sarebbe voluto per girare i tacchi e scappare lontano dal moro. " Beh, che dire.. mi conosci davvero bene.. " prese tempo." Quindi non posso avere nemmeno un piccolo indizio su chi sia? " domandò speranzoso.

" Per un'altra scommessa? Tanto lo so che appena uscirai di qui metà scuola lo saprà entro stasera a cena." sospirò il moro, afferrando con una smorfia l'uniformi umida di Quidditch per poi gettarla nell'enorme cesto dei panni che gli elfi sarebbe passati a prendere più tardi.

" Beh.. "

" No vuol dire no. Ma, visto che tanto spiffererai tutto.. " si girò verso l'amico, indicandogli d'essere rimasto l'unico tra i ragazzi senza uno straccio addosso. " E' successo l'ultimo giorno del sesto anno." osservò il viso del compagno poi aggiunse," Nel bagno dei Prefetti. "

Sorridendo tra sé si allontanò dalle docce con un altro asciugamano sulla spalle scolpite lasciandosi dietro un Seamus sbalordito.
Il ragazzo rimase tra il vapore delle docce ancora aperte, attese che gli altri se ne andassero e che qualcuno, magnanimo, gli gettasse addosso un asciugamano, poi ghignò, rischiando di spaccarsi in due il viso.
Notizia dell'ultima ora, signori e signori, pensò.
Finnigan era conosciuto per quello che più ne sapeva di quello che succedeva a Hogwarts, era un pettegolo per natura e se la intendeva con tutti, Serpeverde compresi, guadagnandosi una medaglia di cioccolato per esser riuscito a convincere una Corvonero.. a fare qualcosa che normalmente non avrebbe mai pensato di fare, sapeva poi i fatti di tutti e tutte, quindi diventava automaticamente il confidente delle ragazze.
La sua bocca larga non gli impediva però di mantenere segreti troppo imbarazzanti per sé, ma le sciocchezze, le piccole cotte e le fantasie innocenti sgorgavano dalle sue labbra come un fiume in piena, allettando i sogni dei ragazzi con nuovi e piccanti particolari.
Finnigan faceva il doppio gioco ma nessuno se ne preoccupava realmente, quindi fino ad allora era andato tutto piuttosto bene.



*'*'*



Come volevasi dimostrare, a cena nella grande sala regnava un silenzio innaturale, rotto ogni tanto da qualche colpo di tosse e dal tintinnio dei bicchieri.
Al tavolo dei Grifondoro Ginny Weasley si sentì stranamente osservata e riusciva ogni tanto a captare qualche mormorio silenzioso, senza però capire bene di che cosa si parlasse.
Hermione Granger, sua fidata amica e quasi ragazza di suo fratello Ron, era più muta del solito, ma stavolta non c'era un libro colpevole. Ginny notò che ogni movimento era assiduamente seguito dagli occhi di tutto il tavolo, e per accertarsi alzò il dito all'aria e lo mosse in senso antiorario, stupendosi che fosse seguito persino dalla riccia. S'acciglio ma fece finta di niente, in attesa di una spiegazione più in là, così si servì del puré di patate col mestolo.
In quel istante entrò Potter, tutto trafelato, in compagnia del rosso che gli teneva un braccio su una spalla.
Scusandosi a gesti con i professori, presero posto.

" 'Sera Herm. "
La riccia annuì distrattamente. Ron le lanciò uno sguardo stupito ma non disse niente, versandosi del succo di zucca nel boccale, seguito dal moro, che dall'espressione tranquilla pareva saperne più di lui.
Un po' era stufo di essere l'ultimo a sapere le cose, e poi, non era mica così stupido: l'aveva notata l'atmosfera pesante appena entrati nella sala, qualcosa di grosso era successo.
La cosa che gli faceva girare le noccioline era che Harry si mostrava perfettamente tranquillo, composto, e aveva anche un gran appetito. Come al solito d'altronde.
Un'altra cosa che aveva notato era che appena entrati si era levato un mormorio fastidioso da tutti i tavoli, tranne dai Serpeverde, evidentemente ancora furiosi per la sconfitta.
Ghignò in direzione del capitano delle serpi, sorprendendolo a fissarli e l'altro non ricambiò, sbuffando e tornando al suo calice.

Magiarono normalmente, e quando si congedarono vide che la tavolata non si era ancora separata, così come per le altre. I Corvonero tentennarono per un minuto pieno, per poi sorridersi e allontanarsi verso la porta, uno alla volta, lanciando loro ogni tanto uno sguardo divertito. I Tassorosso invece fecero il possibile per non doverli incontrare nemmeno con lo sguardo, quindi si diressero spicci vero l'uscita.
Rimasero i Grifondoro e i Serpeverde, che al primo movimento di Piton si alzarono elegantemente e si allontanarono, scambiandosi uno sguardo indecifrabile.

Ron osservò l'amico seduto accanto che finiva tranquillamente il suo pasto, finendo con un sorso il succo e sospirando soddisfatto, rimuginando ancora una volta sul che cosa fosse successo.
Nessuno del tavolo si mosse, aspettando con ansia qualcosa, ma nessuno osava aprir bocca.

" Ma si può sapere che cos'è successo?" sbottò Ginny, guadagnandosi un'attenzione inaspettata e dopo un attimo di disagio continuò, " E' qualcosa che dovrei sapere? Solitamente sono la prima a- " non riuscì a terminare interrotta da qualche risatina allusiva da parte di una delle sue compagne, la quale fulminò confusa.

" Non c'è dubbio che tu sia la prima.. " ammiccò la ragazza, seguita dai risolini irritanti di alcuni ragazzi che sorrisero a trentadue denti, guardandola attentamente, quasi si potesse leggere la risposta nei loro occhi sbriluccicosi. Hermione inarcò un sopracciglio curato, posando lentamente la forchetta sul tavolo, schiudendo le labbra stizzita.
Fu proprio Potter a interrompere lo scambio muto di battute, alzando la mano per porre fine al dibattito.

" Seamus..? "
domandò, cercando con lo sguardo l'amico, nascosto tra un paio di ragazzi particolarmente robusti.
" Sì? " osò quello.

Harry sospirò sorridendo appena; in fondo lo sapeva che sarebbe successo, quindi perché prendersela con lui?
La fama di Finnagan lo precedeva, doveva solo adattarsi.

" Non è lei. " disse solamente, prima di accennare ad un saluto con il capo e fare segno a Ron di seguirlo.
Un concitato verso stupito si alzò dal tavolo, l'ultima cosa che il moro vide fu Seamus praticamente aggredito dai compagni, alcuni imbarazzati per la figura di poco conto che li aveva fatto fare di fronte al capitano.
Harry ridacchiò sotto lo sguardo ancor più confuso di Ron, quindi lo prese sotto il braccio e lo tirò verso la sala comune. Lì però videro con grande disappunto ma divertimento di Harry che alcuni compagni li avevano preceduti, con brillii maliziosi negli occhi, come iene affamate di notizie e fecero dietro front.

" Vo- "
".. sapere, lo so. Ne parliamo più tardi. " lo assicurò nei pressi della sala, poi sussurrò la parola d'ordine al quadro della signora grassa ed entrò nel dormitorio.
Prima che potesse raggiungere il proprio letto venne afferrato da una mano forte e si girò sbuffando verso l'amico sul cui viso regnava un'espressione cupa e diffidente. Anche un po' delusa perché qualunque cosa fosse successa, sicuramente a Harry, non l'aveva informato di persona, lasciando che lo sapesse l'intera scuola prima di lui.

" E va bene. " soffiò, sedendosi con un tonfo su un letto a caso. Non continuò lasciando intendere al rosso di avere il via libera e l'altro non si lasciò sfuggire l'opportunità, coprendosi la fronte con fare teatrale.

" C'è qualcosa che dovrei sapere? Qualcosa che molto probabilmente riguarda te? E come mai lo sanno tutti tranne me? Anzi, perché lo sa persino Hermione, tranne me?!"
Harry attese che il tono infastidito dell'amico si trasformasse in qualcosa di simile all'ansia e sospirò, allungandosi con tanto di scarpe sul letto.

" Iniziamo con questo: tu sapevi dell'esistenza di una certa scommessa, fatta a mie spese, che circola dall'inizio dell'anno? Qualcosa legata alla mia... beh, virtù? " il rossore sulle guance dell'amico gli diede conferma del contrario, sebbene l'altro si corresse, dimostrando il contrario.

" In un certo senso sì. Avevo scommesso anch'io qualcosina, dato che un sacco di ragazzi hanno messo in ballo persino una consistente somma in galeoni.. " disse, stupendo il moro che si ritrovò spiazzato per un secondo, prima di chiudere gli occhi, riflettere per un attimo poi continuare.

" Farò finta di non averlo mai sentito." arricciò un angolo della bocca.
Ron dimenticò presto l'imbarazzo, rendendosi immediatamente di quello che l'amico stava cercando di dirgli.

" Oh, Merlino! " gridò quasi, coprendosi rapidamente la bocca, gli occhi sgranati e un rossore fino alla punta delle orecchie. Harry rise della sua reazione, poi tornò serio e si alzò con un gesto stranamente elegante, per niente da lui.

" Esattamente. Per quando avevi scommesso? " chiese di punto in bianco, stupendo il rosso che rispose immediatamente, senza rendersene conto.

" Per l'inizio dell'anno. Ti avevo visto molto cambiato, nonostante avessi passato l'estate da noi, così, sentendo qualcosina per i corridoio, ho pensato che forse ti eri trovato la ragazza... " appena terminò si scontrò con lo sguardo quasi dispiaciuto del moro che lo consolò, augurandogli solo di non aver scommesso troppi soldi perché li aveva persi.
" Oh, solo due galeoni, non preoccuparti. Al massimo me li faccio rimborsare da te, che te lo sei tenuto nascosto, privandomi della possibilità di un gruzzolo coi fiocchi! " scherzò e il moro scoppiò a ridere.
" Posso sapere almeno chi è? " domandò speranzoso quando l'amico si calmò ma non ottenne la risposta sperata.

" Preferirei di no, e poi, non è esattamente una storia seria, è solo... un affare strettamente fisico. " allargò le braccia per dare enfasi alle sue parole, ignorando la bocca spalancata del rosso.

" Oh.. Sei davvero cambiato.. " sussurrò corrugando le sopracciglia e il moro alzò lo sguardo studiandolo.
Ron era fissato da sempre con l'amore vero, quindi non poteva capirne molto, e poi non aveva combinato niente di sicuro con Hermione, che giustificava la sua reazione eccessiva.
Harry invece trovava che fare sesso fosse rilassante e molto utile, specialmente prima di una partita o di un compito particolarmente impegnativo. Sgombrava la mente e scioglieva la tensione, così ti svegliavi il giorno dopo con la testa lucida e riuscivi a ricordare gli appunti letti la stessa mattina o dieci minuti prima del suddetto compito. A lui andava più che bene, infatti i suoi voti erano parecchio migliorati quell'anno e riusciva a concentrarsi maggiormente durante le lezioni, persino quel che bastava durante Pozioni, nonostante il suo odio infinito per il professor Piton.

Erano appena a novembre, ma quel metodo si era mostrato molto efficace e non aveva niente di cui lamentarsi.
Non vi erano approcci sentimentali, niente impegni, niente di niente tranne una sana scopata due o tre volte alla settimana. Era pienamente soddisfatto di come gli andassero le cose e sperava solo che continuasse così.
Voleva ricordare almeno l'ultimo anno come uno decente e normale.
Voldemort non si era più fatto sentire, notevolmente indebolito dall'ultimo scontro, e non si prevedeva la sua comparsa per un bel po' e non c'era altro da fare che rilassarsi e godersi la vita giorno per giorno.



*'*'*



Nei giorni seguenti non ci fu un grande putiferio ma i sospetti su una presunta storia tra Harry e Ginny continuavano a pullulare tra i corridoi.
Durante Pozioni la situazione non migliorò ulteriormente, dato che Finnagan continuava le sue scommesse di nascosto, passando tra i vari calderoni per appuntarsi l'ammonto delle puntate.
Chi era la fantasmagorica ragazza di Harry Potter?
La sala comune s'affollava durante le pause di studio, e il numero dei giocatori incrementava di ora in ora.
Riuscì ad evitare di farsi beccare da Piton un paio di volte, finché il pezzo di pergamena non rischiò di scivolare in un calderone dei Serpeverde, in quel caso di Pansy Parkinson e Daphne Greengrass che lo fulminarono con lo sguardo. Decise di evitare la loro furia e se ne tornò al proprio posto con la coda tra le gambe, in attesa del pranzo. Lì sì che avrebbe potuto darsi da fare.

" Adesso aggiungete cinque grammi di polvere di salamandra cornuta. " disse Piton, continuando a leggere dal suo manuale. Attese che i suoi allievi mescolassero il tutto quindi mise un segnalibro e posò il manuale sulla scrivania. "Mmh, direi che può andare.. " mormorò con un tono di vaga soddisfazione passando tra i suoi amati Serpeverde, poi non disdegnò Potter e Weasley di una smorfia di disappunto e disgusto.
" Finnigan. " chiamò e il ragazzo si immobilizzò, terrorizzato d'essere stato scoperto.

" Sì.. signore? " rispose con voce tremolante.

" La smetta, l'ho vista bighellonare tra i banchi quindi la smetta di fare lo sciocco. Si renda utile, almeno lei dato che il suo compagno Paciok ha miseramente fallito nel preparare una semplicissima pozione come al solito. "

Neville s'incupì ma non proferì parola, abituato allo scontento del professore e Seamus deglutì, sentendosi in salvo poi annuì, domandando che cosa dovesse fare.
Sperò non fosse nulla legato al procurargli gli ingredienti per le pozioni, perché non l'avrebbe proprio sopportato.

" Ho bisogno di un libro, e no, non la manderò in biblioteca a ciondolare in giro. Ci andrò personalmente perché non avrebbe comunque potuto trovare il libro neanche entro stasera, quindi le affido un compito semplicissimo. " il ragazzo annuì con gli occhi sbarrati e l'uomo continuo imperterrito. " So bene che non potrà seguire il lavoro dei suoi compagni, questo l'affido al signor Malfoy." il biondo espresse la sua gratitudine con una smorfia di superiorità. " Qui sulla mia scrivania ci sono due fiale. "indicò con la bacchetta, "Quello ambrato dovrà versarlo, mi raccomando, solo due gocce, nei calderoni delle sue compagne e quello violaceo in quello dei suoi compagni. Spero che non sbagli una cosa così semplice. " concluse e con un cenno impercettibile si allontanò, senza chiudere la porta dietro di sé.
Seamus guardò ancora una volta le due fiale e con un sospiro rassegnato si avvicinò.

" Sai daltonico, Finnigan? " lo sorprese la voce strascicata del biondo.
Draco Malfoy ghignò dietro la sua spalla, facendolo trasalire.

" N-no.. perché? "

Draco sbuffò, " Perché quello è giallo. "

" Ah, già, scusa! " punendosi mentalmente per essersi fatto sorprendere dal Serpeverde attese che il ragazzo tornasse al suo posto e si affrettò a prendere la pozione giusta. Sulla scrivania in realtà ce n'erano due di fiale dal contenuto ambrato, anche se uno un po' più scura.
Pensò di ringraziarlo perché stava davvero per averlo fermato, ma a un commento sprezzante del biondo riguardante la sua capacità di giudizio decise che ne avrebbe fatto a meno quindi ne afferrò uno a casa e iniziò a passare tra i banchi delle ragazze, contando due gocce ogni volta. Evitò le occhiate furibonde di Hermione e Ginny e passò da Pansy che lo ignorò bellamente, minacciandolo però a fare attenzione se no, l'avrebbe spellato vivo, ma prima di tornare alla scrivania per recuperare la fiala violacea, un pensiero vendicativo balenò per la sua mente e con un sorriso malevolo si girò, attento a non farsi notare e verso a casaccio il liquido ambrato nel calderone di Malfoy.

" E ora vedremo chi riderà. " sussurrò tra sé e sé e facendo finta di niente continuò il suo giro, salutando Harry con un ghigno colpevole, volendo in qualche modo fare noto all'amico quello che aveva appena fatto. Ovviamente il moro non aveva afferrato, ma poco importava. Passando nuovamente dal calderone del biondo mosse il braccio per mostrargli che stava versando, tuttavia approfittò di un momento di distrazione del ragazzo, impegnato a rimproverare qualche innocente Tassorosso e vi versò qualche goccia da un'altra fiala, quella che teneva nascosta per momenti speciali e con un sorriso beato si allontanò.

Non fece in tempo a tornare al proprio calderone, dove lo aspettava Neville, che il professor Piton fece la sua entrata, tirandosi il lungo mantello nervosamente prima di sedersi. E alzarsi rapidamente poco dopo.

" Sembrerebbe quasi che avete.. " si fermò, palesemente irritato dal dover fare un complimento alla classe, quindi si diresse direttamente ai tavoli dei Serpeverde, occhieggiando il calderone di Draco e Blaise Zabini, fino ad allora occupato a chiacchierare con Pansy.
" Perfetto come sempre, signor Malfoy. " increspò le labbra in una caricatura mal riuscita di un sorriso e attirò l'attenzione dei compagni nuovamente demoralizzati ma infiammati dal senso di ingiustizia nei loro confronti.
In fondo, i Serpeverde erano sempre favoriti in pozioni.
" Siccome per il momento non mi fido delle vostre pozioni miracolate, preferirei utilizzare la pozione della coppia Zabini-Malfoy. La lezione sta per terminare, controllerò il vostro operato nelle prossime ore, e adesso vi inviterei a riempire una fiala per ciascuno, solo per i maschi. Le ragazze potranno fare rifornimento dalla signorina... " si fermò per un attimo, senza nascondere il proprio disgusto, " .. Granger. E' un semplice energizzante. " continuò, stupendo gli allievi che non si sarebbero mai aspettati un simile, sebbene piccolo aiuto da parte dell'uomo.
" E' l'ultimo anno, dovete studiare, e dico davvero, quindi mi aspetto che non troviate la scusa della stanchezza." li ammonì, nonostante il sorriso incerto dipinto sul volto dei Corvonero e i Tassorosso, " Quest'oggi è stata un'eccezione, ma non ricapiterà più. Avete imparato, spero per il vostro bene, a preparavi un'energizzante, vi avverto però di consumarlo solo quando strettamente necessario. Organizzatevi e forse non vi sarà nemmeno necessario. Adesso filate, non vi giustificherò per il ritardo alla prossima ora."
Seamus seguì tutta la scena con la gola secca, incapace di dire niente, totalmente scioccato.
Capiva solo di aver combinato un guaio, e poi aveva buttato una pozione a casaccio... e.. nel calderone di Malfoy! Voleva fare uno scherzetto innocente al biondo, non a mezza scuola!
Si riprese appena in tempo per afferrare Harry per il braccio e fargli un cenno disperato con gli occhi di non fare quello che si stava apprestando a fare.

" Che c'è? "

Il ragazzo entrò letteralmente nel panico, ma inspirò profondamente e produsse un'espressione di fiducia convincente.

" Senti, per quanto riguarda ieri.. non intendevo davvero dirlo a tutti.. " disse la prima cosa che gli passò per la testa, tirandolo in un angolo con fare confidente, prima di regalargli uno sguardo dispiaciuto." Lo sai, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo.. " il moro annuì seccato e cercò di liberarsi e Semus, in un ultimo attacco d'improvvisazione buttò a caso: " Harry Potter, " iniziò, poi abbassò notevolmente la voce,"..io ti amo! "

Harry si pietrificò.

" Oh, la pozione è finita, che guaio! " aggiunse poi, liberando il braccio del moro che tratteneva il respiro.
Sorridendo sollevato raccattò la sua roba e seguì gli altri.
Quando il moro riprese a respirare nell'aula erano rimasti solo lui e Malfoy che gli lanciò uno sguardo indecifrabile.

" Mi ama... " ripeté inorridito.

Draco afferrò le proprie cose, si mise il mantello e si diresse verso la porta per uscire dai sotterranei. Nel farlo sbatté la spalla volontariamente contro il moro.

" L'ho sentito, adesso muoviti, Potter! " ringhiò.





*'*'*







Continua...






Ohhh.... che cosa strana.. io che scrivo una fiction su Harry Potter... beh, dato che mi piace provare cose nuove... ehm.... beh, al prossimo capitolo allora xD commentateeeee xD :*drug addicted*:
 
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Rondine Ribelle
view post Posted on 11/9/2008, 17:09




*-* wa che bella XD
adesso mi posti il secondo capitolo o divento di cattivo umore quindi...un due tre! un due tre!!!
 
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°asphyxiation°
view post Posted on 11/9/2008, 17:39




- CAPITOLO 2 -
- Capitolo 2° -

Titolo : Hogwarts si tinge di rosa


- Capitolo 2 -




Autrice:°asphyxiation°
Rating: NC17
Genere: shonen-ai, sentimentale, erotico, e se...,
Avvisi: OOC, lemon..
Disclaimer: I personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling che ne detiene tutti i diritti ecc ecc, io lo faccio per puro divertimento e non a scopo di lucro.
Tutti i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun contatto con la realtà. Nomi di persone e riferimenti a fatti reali è puramente casuale. La storia contiene riferimenti e descrizioni esplicite riguardanti rapporti di natura omosessuale/etero. Avvisati.


grazie a cesarina89 per il commento e a coloro che hanno solamente letto.

buona lettura xD





*'*'*






Harry sedette sul proprio letto, passandosi la mano tra i capelli ribelli, cercando di domarli inutilmente mentre occhieggiava Seamus a qualche metro lontano da lui.

Pensava.

Quella mattina gli aveva detto che l'amava.
Sul momento si era scioccato al punto di non riuscire a rispondere, nemmeno con un'cosa?!' gracchiante.. niente.

Erano buoni amici, per carità, ma la cosa finiva lì e tanti saluti. Non aveva intenzione d'imbarcarsi in una torbida relazione con uno schizzato, degno successore dei gemelli Weasley, noto per la sua testa imprevedibile e altamente pericolosa. Finnigan gli sembrava agitato - non che lui lo fosse di meno- e giudicò che dichiararsi in quel modo l'avesse sfiancato ma non si sentì in pena per lui; che soffrisse pure d'amore in corrisposto!
Il fatto che non gli avesse risposto non indicava automaticamente che ci avrebbe pensato, anche se al momento ci stava seriamente e disperatamente pensando.
Ora che ci faceva caso.. l'amico veniva spesso a trovarlo nello spogliatoio dopo gli allenamenti di Quidditch, e facevano spesso la doccia insieme.. e ogni tanto si lasciava massaggiare le spalle..e insaponare per bene.. e... oh, Merlino..

" Harry? " lo riscosse Ron con un paio di libri sotto il braccio, probabilmente diretto in biblioteca a studiare con la sua quasi ragazza. " Vieni?" e alzò il gomito.
Harry si guardò intorno ancora intontito, notando con proprio orrore di essere rimasto solo lui, il rosso e Seamus che pareva non avere la minima intenzione di andarsene. Rifletté rapidamente, optando per andarsene al più presto, per evitare conversazioni imbarazzanti così accettò e si alzò immediatamente dal materasso e, afferrando la propria borsa seguì il rosso.
Mentre richiudeva la porta dietro di sé poté percepire lo sguardo intenso dell'amico che gli perforava la schiena ma non osò girarsi e s'incamminò più velocemente lungo il corridoio.

" Non ti facevo così voglioso di studiare. " commentò Ron piuttosto stupito della mancanza di reazione negativa dell'amico. Harry gli lanciò un'occhiata perplessa.

" Da che pulpito viene la predica. " sorrise poi quando un lieve rossore colpi gli zigomi di Ron.

Il rosso scrollò in tono accondiscendente le ampie spalle." Touché. "

Potter sgranò gli occhi fermandosi in mezzo al corridoio.
Ron parve capire al volo l'insinuazione ma non reagì come suo solito, gonfiò anzi il petto con orgoglio.

" E' Hermione. Vorrebbe andare a Parigi un giorno, così mi preparo in anticipo.. "
Harry trattenne una risata che minacciava di scoppiargli dal petto e tossicchiò, divertito.
" Fleur mi ha anche aiutato questa estate.. " aggiunse con mezza voce poco dopo.

" Oh.." non gli disse quanto quel tentativo fosse romantico, per non scoraggiarlo, così annuì brevemente e saltò sulla scala prima che si muovesse, seguito in fretta dal rosso.
Prima che la scala si fermasse davanti alla porta del corridoio che conduceva alla biblioteca fu nuovamente interrotto dai suoi pensieri dalla voce insistente dell'amico.

" Me lo dici chi è? "

" No. " sbuffò il moro.
Ron non desistette.
" Allora.." parve corrugare la fronte poi illuminarsi e ghignò e a Harry quella espressione non piacque per niente, ma non fece in tempo ad intervenire. " Neanche in nome della nostra amicizia?"
Sapeva bene che giocare la carta dell'amicizia era un colpo basso ma la curiosità era davvero troppa.

" Il mio no è irremovibile. Ti ho mai chiesto cos'è che fai con Hermione?"

" Fare cosa? Non facciamo mai niente!" si rese conto di quello che aveva detto solo dal ghigno divertito e dal sopracciglio inarcato dell'amico, ma era ormai troppo tardi, quindi ingoio il rospo e attese la sentenza.
Harry si godette il momento, si passò una mano sul braccio poi alzò lo sguardo e schiuse la bocca e una sola parola ne uscì:
" Appunto. " ma il rosso sapeva d'essersela cercata e non si oppose, mormorando qualcosa tra sé e sé prima di individuare con lo sguardo l'alta porta della biblioteca.
Quando entrò notò che Hermione sedeva come al solito su una delle sedie al tavolo più appartato - l'ampia sala era stranamente piena, studenti delle varie case impegnati a ripetere con in viso una ovvia angoscia per i compiti della mattina dopo - e che lo salutò solo quando le si sedette vicino.

" Herm-"

" Te l'ha detto chi è?" si bloccò davanti al tono inquisitore della ragazza e ci mise un secondo a capacitarsi del fatto che Harry non era entrato nella sala con lui ed espirò sollevato, essendosi fatto prendere dal panico quando Hermione gli aveva fatto una domanda così esplicita a brucia pelo.
Inspiro e sorrise fingendosi deluso.

" Ha fatto leva su forze maggiori. " esalò criptico ma alla ragazza parve bastare perché annuì e si rimise a leggere con interesse l'ennesimo libro riguardante Trasfigurazione.
" Ginny? " domandò dopo un paio di minuti, prima che Hermione potesse ricadere nell'intensa concentrazione.
La ragazza si limitò a mugugnare qualcosa sul fatto che l'amica, dopo aver capito tutto si fosse messa a ridere a crepapelle, rischiando di stare male sul serio, poi gli fece segno che poteva anche continuare a ripetere.
" Domanda: perché stiamo ripetendo Trasfigurazione? " la riccia lo guardò come se gli fosse spuntato un terzo occhio poi sospirò rassegnata e gli indicò come la biblioteca fosse completamente piena, e lo illuminò.

" Domani abbiamo il compito. "
chiuse gli occhi massaggiandosi la base del naso.

" Ah, già.. Cavolo! Devo avvertire Harry! " fece per alzarsi ma Hermione lo fermò, senza staccare gli occhi dalla pagina. " Cosa?"

" Non eri venuto qui con lui? " asserì tranquilla.

Ron s'imbronciò, rendendosi conto che l'amico tutto sommato l'aveva mollato.
" Sì, ma.. "

" Quindi non ti ha seguito ma è andato da qualcuno."continuò irremovibile la riccia, seria, concentrata e non più sul libro.

" Sì. Cioè, no!..credo.." rispose automaticamente, senza capire dove la ragazza andasse a parare.
Hermione parve riflettere per qualche secondo poi spostò finalmente lo sguardo dalla pagina, vi posò l'indice e tornò a guardare il rosso, con un'espressione fin troppo ovvia.

" Ha detto che è successo l'ultimo giorno dell'anno scorso. Il sesto. "
Ron si accigliò ma non rispose.
Che cosa intendeva dire con tutto questo?

" Quindi chiunque fosse, l'anno scorso aveva l'accesso libero al bagno dei prefetti, e molto probabilmente, pur non essendo un prefetto, lei o lui questo anno saranno nel settimo. Certo, c'è sempre la possibilità che fosse del quinto, ma è irrilevante, " acconsentì " e comunque tutti abbiamo più o meno lo stesso programma, poche differenze indifferentemente dalle varie scelte, " espirò "e poi dobbiamo tutti prendere i M.A.G.O, te ne sei dimenticato? " concluse, lasciando libero pensiero al rosso che non smise di guardarla corrucciato e confuso, e un po' stupito dall'acutezza della compagna.
Weasley fece per contraddirla ma venne interrotto da una voce familiare ma poco gradita al momento.

" Ottima deduzione, Granger. "

Pansy Parkinson le si fermò accanto, stavolta sola, senza la perenne presenza della Greengrass.
Scoccò un'occhiata disgustata al rosso che ricambiò con piacere poi tornò a dedicare la propria attenzione alla ricca che aveva definitivamente chiuso il libro, dopo aver dato un'ultima occhiata alla pagina.

" Pansy. " rispose con lo stesso tono.

Le due ragazze si studiarono per qualche attimo poi la mora si allontanò con una smorfia e la riccia riprese il suo libro come niente fosse. Ron le osservò incredulo poi scosse la testa.
Non avrebbe mai capito a fondo il modo di fare delle ragazze.

" ..perciò sono sicura che verrà informato, se non lo sai già. E adesso studia, non eri venuto qui per questo?" soffiò la ragazza dopo qualche minuto di silenzio.

Per un istante Ron invidiò Harry, imboscato da qualche parte con la sua misteriosa ragazza, a sfogarsi gli impulsi.. solo per un secondo pensò a come sarebbe stato essere al posto suo, possibilmente in compagnia di Hermione, ma poi alzò lo sguardo in preda all'ansia di avere lasciato trapelare i suoi veri sentimenti e sospirò trovando la riccia ad ignorarlo come sempre.
Sì, voleva trovare anche lui una valvola di sfoga.. ma già il fatto di poterle stare vicino e magari tenersi per mano ogni tanto era un passo avanti, e non poteva lamentarsi se per il primo bacio ci sarebbe voluto un altro mese, così si grattò distrattamente la nuca e si mise a sfogliare il manuale di Trasfigurazione.
Avrebbe preferito fare pratica però..

Fu solo dopo due ore che i primi segni di stanchezza fecero capolino ma non ebbe il coraggio di farlo notare alla riccia, completamente catturata dalla lettura. Cercò con lo sguardo ma vide che più o meno tutti erano rimasti a studiare, sebbene evidentemente stanchi.
Dopo un attimo a rimuginare si ricordò di colpo di un particolare e con un ampio sorriso sulle labbra cercò nella tasca bassa della divisa e recuperò la boccetta di pozione energizzante.
Fece per consigliarla alla ragazza ma la stessa rifiutò, facendo però notare che anche gli altri avevano seguito il suo esempio.
Stappò la boccetta e ne bevve quasi metà tutto d'un fiato con un mugugno soddisfatto e sentì improvvisamente le forze tornargli e il suo corpo ricaricarsi. Hermione e le altre ragazze abbandonarono la biblioteca dopo mezzanotte, molte delle quali dopo avere scoperto che la pozione aveva un effetto molto breve per loro, ma i ragazzi delle altre case rimasero lì, irremovibili, tra cui Ron, per una volta contento di passare una notte in bianco tra lo studio, cosa anormale, e la socializzazione.
Chi aveva bisogno di Potter poi?

Quella notte studiarono quasi fino all'alba, poi bevvero il restante della boccetta e si diressero nei rispettivi dormitori. Fortunatamente nessuno, nemmeno la bibliotecaria, obbiettò sull'ora tarda, dato che il preside, su consiglio della McGrannit aveva concesso un permesso speciale agli studenti dell'ultimo anno; e cioè quello di poter usufruire della biblioteca per lo studio a orario indeterminato, solamente previa un compito importante in arrivo. Era però strettamente vietato bighellonare in giro dopo il coprifuoco approfittando del permesso.



*'*'*'



Seamus, appena ebbe il via libera ghignò, non per questo meno in ansia e preoccupato e saltò dal proprio letto su quello di Ronald, buttandosi letteralmente alla ricerca della boccetta con la pozione.
Cercò persino di forzare il suo baule ma scoprì che non ce n'era bisogno; nel dormitorio tutti si fidavano l'uno dell'altro quindi non c'era veramente bisogno di ricorrere a lucchetti e incantesimi protettivi o sigillanti.
Deluso per averci trovato solo maglioni di lana dai vari colori, improponibili, passò il seguente baule, per ricadere sempre più nel dispiacere, rendendosi conto che nessuno nella camerata aveva lasciato la propria boccetta o fiala, portandosela con sé.
Sapeva che l'indomani ci sarebbero stati dei compiti importanti, e che contavano, siccome le vacanze natalizie si stavano avvicinando, però non sarebbe riuscito a concentrarsi sullo studio con il pensiero fisso di ciò che sarebbe successo una volta bevuta la pozione.

Tornò rapidamente al proprio baule e lo aprì, cercando con lo sguardo la fiala della pozione che aveva versato nel calderone e trovandola l'osservò angosciato. Camminò per la stanza rimuginando sul da farsi, poi si sedette su un letto a caso.

Era un regalo di un suo parente, doveva essere una specie di filtro d'amore o qualcosa.. anche se con lui non aveva mai funzionato, quindi poteva sperare che sarebbe stato lo stesso per gli altri..
Restava però il dubbio anche per il possibili errore commesso ad aggiungere la pozione ambrata, siccome ce ne erano due dello stesso o per lo più simile colore, nei calderone delle ragazze... sperava solo che le sue compagne non se la passassero male per quell'erroraccio..


Quella mattina voleva fare solo uno scherzo, una piccola e insignificante vendetta.. a Malfoy, a quella viscida serpe, non ai suoi ignari ed innocenti compagni! Fortunatamente era riuscito a fermare Potter prima che potesse rifornirsi di quel pericoloso miscuglio, sebbene l'avesse bloccato in un modo poco piacevole.
Dirgli che l'amava era una stronzata colossale, ma in quel momento non sapeva che pesci prendere, quindi si era buttato, con la solita battuta che rifilava alle ragazze per fare colpo e leva sui loro sensi di colpa- almeno gli concedevano qualche possibilità-.

Non lo amava, non lo trovava nemmeno attraente, anche se oggettivamente aveva i suoi pregi e qualche qualità esteriore a parte il suo coraggio Grifondoro. Tuttavia non gli piaceva- gli voleva bene, entro i limiti per un amico - e adesso cercava di distrarsi per non pensare a come affrontarlo la prossima volta che si sarebbero trovati nella stessa stanza, da soli.
Sospettava, dalle occhiate angosciose e sospette che gli aveva lanciato Potter poco prima, che il ragazzo non avrebbe di certo creato l'atmosfera giusta per poterne parlare, e anzi, l'avrebbe evitato.
Oh, ora che ci pensava.. gli aveva detto di amarlo..e Harry era un maschio...

" Merlino, no!! " si buttò a facci in giù su uno dei cuscini a caso.
Depresso più che mai trattenne il respiro, lasciando che il sangue arrivasse più velocemente al cervello per elaborare un soluzione, quando una mano si posò pesantemente sulla sua spalla e si alzò, boccheggiando, per poi lanciare un urlo poco virile e guardare con terrore, stupore e in seguito imbarazzo e rabbia colui che l'aveva preso di sorpresa, spaventandolo a morte.

" Cosa vu-"

" Stai sul mio letto, Finnigan. " lo interruppe con tono scocciato un compagno.

Irato dall'interruzione non fece in tempo a gonfiare il petto per una risposta che il ragazzo gli passò accanto e trafficò per qualche secondo nel proprio baule, tirandovi fuori una piccola boccetta dalla forma rettangolare, sorridere appena e mettersela nella tasca del maglione della divisa.
Seamus riconobbe il colore e dimentico dell'indignazione precedente cercò di fermarlo con il braccio, prontamente evitato dall'altro che gli lanciò un'occhiata scettica, per poi sorridere ampiamente, come avendo capito qualcosa di estremamente divertente.

" La vuoi anche tu, eh? " ghignò.

" No! Cioè, sì! Sì, dammela! Anzi, dammele tutte! " non riusciva a decidere di rivelarsi, ma continuò imperterrito, con una luce di speranza negli occhi.

" Perché? " indagò l'altro, allontanandosi d'un poco.

" Non te lo posso spiegare adesso, però ho bisogno che tu me le dia tutte, farò in modo di sbarazzarmene. " notando a diffidenza del compagno aggiunse " non ti sei mica fidato di Piton, vero? Lo sai che non ci ha mai tenuto granché in considerazione, quindi perché questo aiuto inaspettato proprio ora, dopo tutti questi anni? "

Il ragazzo tentennò per qualche attimo, come pensandoci, poi cambiò l'espressione, con un broncio deluso.
" E' vero, all'inizio nemmeno io volevo dargli retta, ma dato che l'abbiamo preso dal.. calderone di Malfoy.. " non concluse, sentendo la voce venirgli meno.

" Visto? Sarà l'ennesimo trucco di quei viscidi Serpeverde!"

Il compagno lo guardò confuso, e dopo un secondo di ripensamento gli allungò la boccetta, ma appena vide la rapidità e lo sguardo allucinato di Seamus mentre cercava di afferrarlo per il braccio, si tirò indietro, socchiudendo gli occhi.

" No.. qui c'è qualcosa che mi puzza.." mormorò piano, riflettendo per poi sgranare pian piano gli occhi " in realtà ti stai inventando tutto, per accaparrarti tutte le pozioni energizzanti... sono sicuro che hai in mente qualcosa come tuo solito.. ma mi dispiace, stavolta non avrai la mia collaborazione né quella degli altri!"

Finnigan lo guardò incredulo, poi cercò di simulare un sorriso, rendendosi ancora più stralunato, così si alzò in piedi, allargando le braccia.

" Ma cosa dici? Siamo tutti amici qui, no? Adesso dammi quella boccetta..e nessuno si farà male.. " al diavolo le buone maniere! Ne valeva del destino dei suoi amici!
Non fece in tempo a raggiungerlo che il ragazzo corse via, spalancando la porta del dormitorio che si richiuse con un botto tremendo.
Abbandonata qualunque speranza di salvezza si lasciò cadere in ginocchio sul pavimento, improvvisando una preghierina a qualche divinità misericordiosa, poi scrollò le spalle e tornò al proprio letto, prese un paio di libri, tirò le tendine intorno a sé e si arrese a ripetere qualcosina per il giorno dopo.

Aveva fatto il possibile, ora non restava che stare ad aspettare.
E poi, un po' era curioso di quello che sarebbe successo.



*'*'*




Stufo di quelle domande si fermò, lasciando passare l'amico in avanti, sperando in un suo perdono e tornò sui suoi passi, aumentando la velocità per non lasciarsi prendere in nell'eventualità che Ron si fosse reso conto della sua mancanza prima di arrivare in biblioteca.
Hermione se la sarebbe presa però, ma pazienza.
Non che non volesse ripetere per il compito dell'indomani, ma non voleva lasciarsi sottoporre all'ennesimo interrogatorio. Forse dopotutto aveva fatto male a dire quella cosa a Seamus, ma non poteva più giustificare quei segni sulle gambe e l'addome...e giù di lì.

Ultimamente una certa persona si stava prendendo troppe confidenze a lasciargli quei tipi di marchi sulla pelle, ed in posti impensabili, e per carità, non che gli dispiacessero certe attenzioni, ma non voleva giustificarsi o nascondersi da qualche curioso ogni volta dopo una notte particolarmente sfrenata.
Ripensandoci però dovette ammettere che non capitava solo di notte, ma qualche volta anche dopo le lezioni, in qualche nicchia nascosta negli ampi corridoio, o nel bagno dei prefetti, dove spesso e volentieri approfittava per un rilassante bagno schiumato e tanto, tanto buon sesso.

Girando l'angolo per dirigersi nei sotterranei venne afferrato all'improvviso da una mano e trascinato dietro le spesse tende che ornavano le finestre, e Harry sentì un petto bloccarlo al muretto spigoloso.
Preso alla sprovvista istintivamente spinse ma si fermò in tempo per riconoscere il respiro affrettato della persona che l'aveva aggredito a quel modo, poi sorrise obliquo, riprendendo a respirare normalmente.

" Con calma... buona sera anche a te.. " sussurrò a bassa voce, con il petto che s'innalzava frettolosamente e si compiacque di un mormorio incomprensibile e di una bocca che premeva gentilmente sotto il suo mento, succhiando piano la pelle.

" Che ci fai da queste parti, Potter?" soffiò sulla pelle umida del moro il suo aggressore, ghignando.

" Una passeggiata, perché, tu? Non riesci a prendere sonno? " rispose divertito Harry, senza opporre resistenza.
Malfoy si prese qualche secondo, sapendo bene il motivo, ma fece finta di pensarci poi annuì, interessato dal giochetto del compagno.

" E' già l'ora del coprifuoco, è mio dovere fare il turno di guardia per accertarmi che non si trasgrediscano le regole. " alzò le iridi plumbee verso il moro che ricambiò con uno sguardo vagamente malizioso." Perché non sei con gli altri, a ripetere? E' questo che fanno i bravi alunni, fanno i compiti poi vanno a nanna, no? " concluse in attesa di una reazione, eccitato dalla situazione.

Harry si leccò distrattamente le labbra, poi finse un'espressione colpevole e si scostò, sebbene solo di qualche centimetro. Aveva pensato a qualche diversivo per la serata, dato che non c'era niente da fare visto che i suoi amici erano troppo occupati a studiare.. ed ecco che si presentava un'occasione..

" Hai ragione," ammise, godendosi l'occhiata stupita del biondo," anzi, penso proprio che seguirò il tuo consiglio e me ne tornerò alla biblioteca. Ci sarà davvero da divertirsi con storia della magia. " acconsentì fingendosi dispiaciuto, ma non fece in tempo a continuare che venne schiacciato maggiormente verso la parete e sentì lo spigolo del davanzale della finestra contro la schiena. Gemette non per il dolore ma per la sorpresa.
Draco gli bisbigliò qualcosa all'orecchio ma non capì, deconcentrato dalla scomoda posizione ma poi guardò le lunghe e pallide dita disfargli la cravatta, lasciandola penzolare di lato.
Harry sorrise tra sé e imitò il gesto scostando la stoffa verde di seta dal collo del compagno, liberandolo alla sua vista.

" Trasfigurazione. " ripeté il biondo, spostandosi di poco, giusto per lasciare che il ragazzo si sistemasse meglio e non si fece scrupoli a lanciarsi verso la sua gola e mordergliela, gemendo interiormente ad un sussulto sorpreso e soddisfatto del moro.
Harry lasciò il biondo giocherellare poi lo scostò d'un poco, divertito dalle pupille dilatate dall'eccitazione nelle iridi grigie del biondo.

" Mmh... non mi dire, Potter, che hai davvero voglia di andartene ora che le cose si stanno facendo interessanti?" domandò Malfoy carico d'aspettativa, con gli occhi che brillavano di una luce strana. Harry si prese il suo tempo a rispondere, mugugnando di tanto in tanto mentre il bacino del biondo ondeggiava allusivo contro i suoi fianchi.
" Ma davvero? " sorrise inarcando un sopracciglio.

Poté sentire un rigonfiamento familiare colpirgli l'addome e notò che effettivamente Draco era più alto di lui, oppure era perché stava accucciato contro il davanzale, con la tenda a coprirli da occhi indiscreti.
Gli occhi di Malfoy però brillavano come quelli di un gatto eccitato, pronto a saltare addosso alla sua preda..

" Ho pensato parecchio a te in questi giorni.. " mormorò voglioso contro le labbra del moro che sorrise ansimando dai movimenti sempre più veloci e stavolta percepì chiaramente l'erezione del ragazzo premere contro la propria e non poté fare altro che gemere il più silenziosamente possibile ed andargli incontro.
" Ho pensato a te..ai tuoi baci.. alla tua lingua... oh, sì... e al tuo splendido culo... "
Harry sussultò oltraggiato ma lo incitò a continuare.

" Ho immaginato di poterti sbattere su ogni libero banco questa settimana.. ho immaginato la faccia di tutti nello scoprire che mi sbatto Harry Potter.. ho immaginato di farti venire di fronte a quella Lenticchia senza cervello.. " ghignò malevolo ma Harry ignorò deliberatamente l'offesa all'amico, trovandosi ad immaginare le medesime cose e s'avventò sul suo collo, stuzzicandolo con una breve lappata, prima di muovere il bacino.

Draco ansimò sussultando ma si riprese in breve, accompagnando il movimento del moro a ritmo sostenuto, il respiro corto e la voglia che si era tenuto addosso dall'ultima volta che gli si era avvicinato a quel modo..

Sentiva quel piacevole calore appropriarsi della sua pelle, e approfondì ulteriormente il contatto, spingendosi verso le labbra di Harry che trovò con le labbra dischiuse, pronte ad accoglierlo.
La lingua di Potter andò a scontrarsi con la sua, prepotente, vogliosa, inducendolo in un vortice libidinoso..
I denti cozzarono nella violenza del bacio, le labbra si succhiarono e le mani si toccarono febbrilmente sotto i maglioni pesanti e completamente inutili in quel momento.

Draco si ritrovò a pensare che Harry era molto bravo a baciare.

Non sapeva chi glielo avesse insegnato, né gli importava, anche se spesso se l'era chiesto.. tuttavia, il moro faceva quella cosa con la lingua capace di mandarlo in bollore al sol pensiero e l'averla in bocca gli mandava il sangue all'unica parte del corpo utile in quel momento. Constatò con sommo piacere che il pensiero era pienamente ricambiato e si strofinò contro l'erezione dura del compagno e gemettero nel bacio per la frizione.
Draco si avventò sulle labbra gonfie e rosse del moro, schiudendole a forza coi denti, mordicchiandole e succhiandole, passando sopra la lingua, leccando il poco sangue delle ferite.
Il biondo liberò la bocca del compagno con un ghigno soddisfatto poi dedicò l'attenzione al collo scoperto, ricoprendolo di piccoli morsetti molto graditi al moro che inarcava la schiena gemendo, lasciandogli maggior spazio per muoversi.
Malfoy succhiò un'ultima volta la pelle, lasciandovi un piccolo marchio violaceo e subito introdusse le mani sotto il fastidioso maglione del moro, sbuffando" Ma te li devi mettere per forza questi orrori?" domandò retorico senza smettere di impegnarsi.

Harry ridacchiò e approfittò del momento per roteare coi fianchi e scendere con una mano ad accarezzare il gonfiore nei pantaloni del biondo.

Draco boccheggiò e smise per un istante di trafficare con l'assola della camicia del Grifondoro, godendosi il brivido che gli attraversò la schiena quando le dita sfiorarono la punta umida sopra la stoffa dei pantaloni e si convinse ulteriormente dell'impiccio del vestiti. Sorrise come un bambino la mattina del Natale quando riuscì a sfiorare con le dita la pelle liscia e calda del compagno e si lasciò condurre dai sospiri d'apprezzamento del moro afferrandogli d'improvviso i fianchi quando sentì la propria cintura venire aperta e scostata.
Tremò d'eccitazione e si spinse in avanti il bacino in un segno esplicito d'invito.
Harry non deluse le sue aspettative, liberando la punta gonfia e bagnata- Draco rabbrividì e con un gemito si lanciò sulle labbra del moro- e girandovi in cerchio con il pollice, mentre la sua bocca cercava quella del biondo, la lingua che vorticava saggiando il sapore del compagno con voracità.

Udirono dei passi e con uno sforzo di volontà Potter scostò da sé il biondo che ringhiò in disappunto ma non proferì parola, lanciandogli un'occhiata irritata ma conscio dei rumori provenienti dai sotterranei.
Afferrò Harry per le gambe e alzandolo con uno sbuffo fece sì che l'altro gli circondasse la vita coi ginocchi incrociati, non facilitando la voglia del biondo che trattenne a stento un gemito, senza poter evitare di ondeggiare. Con un rapido movimento del braccio coprì entrambi con la tenda impolverata, favoriti anche dalla penombra, appiattendosi contro la parete, incollandosi praticamente al compagno che mugolò silenziosamente per la deliziosa frizione e la vicinanza parecchio stimolante.

Dei serpeverde, probabilmente convinti di non essere scoperti, si diressero verso la sala comune, parlando tra loro a bassa voce, sicuri di essere soli ma non per questo meno cauti, da perfette serpi previdenti.

Draco non fece in tempo a riprendere a respirare che il moro si mosse in avanti, mozzandogli nuovamente il fiato, costringendolo a trovare un appoggio. Le gambe sode del ragazzo stringevano contro i fianchi ossuti del biondo ma resse, non del tutto sicuro come, mentre perdeva poco a poco lucidità, con la bocca del Grifondoro incollata alla propria, le lingue umide e calde che si succhiavano e la saliva che sporcava i loro mente dalla foga..
Mosse le mani sulla schiena del moro che gemette oscenamente contro le sue labbra, poi vi conficcò le unghie curate quando un calore familiare si raccolse alla base del suo inguine, minacciando di scoppiare.
Harry si muoveva senza ritegno, costringendolo a reggersi per non cadere a terra.. ma quello non sarebbe stato male, dato che poteva scoparselo sul pavimento e tanti saluti.

Poco prima di venire, Harry si scostò dal biondo, col respiro corto.
Osservò lo sguardo omicida del compagno ma non fece una piega, appoggiandosi al davanzale per scendere dai fianchi del ragazzo che inizialmente scioccato non mancò di dimostrare il proprio disappunto con una feroce presa ai glutei, possessivo, frustrato, imbarazzato e terribilmente eccitato e sull'orlo di un orgasmo fenomenale.

" Non dovevi andare a fare il tuo giro di perlustrazione? " mormorò con voce roca, scostandosi rapidamente con un fluido movimento dalle braccia rigide di Malfoy.
Il biondo non riuscì a credere alle sue parole, e dopo un minuto intero a fissarlo incredulo, digrignò con i denti e strinse i pugni, allontanandosi, rosso in viso, scostando con rabbia la tenda pesante.

" Buona notte, Malfoy. " salutò calmo Potter, inarcando un sopracciglio fingendosi curioso del perché stesse ancora lì.
Draco inghiottì una risposta cattiva e promettendogli mentalmente vendetta per il mancato appagamento girò sui suoi tacchi incamminandosi in direzione opposta a grandi falcate.
Com'era prevedibile, dopo poco bisbigliò con tono furente la parola d'ordine ed entrò nel largo bagno dei prefetti e dopo un paio di minuti a sbollire, si spogliò e abbassò la manopola dell'acqua calda e della schiuma.
Attese che vasca si riempisse e scese dentro, beandosi del calore e dandosi successivamente piacere da solo.
Potter l'avrebbe pagata per quell'affronto.

Harry aveva osservato il tutto senza fiatare e appena il biondo si era allontanato aveva sospirato pesantemente, passandosi la mano tra i capelli e risistemandosi alla meno peggio gli stessi e la divisa, per rendersi presentabile e si era diretto verso le scale che conducevano in basso, ai sotterranei.
Draco in astinenza non era quello che cercava al momento; voleva solo un po' di sfogo, non lotta sul pavimento, quindi per quello avrebbe aspettato..e poi..
Aveva ancora una certa urgenza nei pantaloni e una certa idea niente male sul come risolvere il problemino.

" Oh, giusto, il compito!" ma avrebbe passato il resto della serata - dopo quello che aveva in mente- a ripetere purtroppo.. peccato di non essersi riempito una boccetta con quella pozione..
Tutta colpa di quel imbranato di Seamus e .. della sua dichiarazione!
Rabbrividendo, non solo per l'umidità nei sotterranei decise che il giorno dopo avrebbe affrontato l'amico.
Fortunatamente non incontrò Piton da nessuna parte e anche se la cosa lo insospettì, se ne dimenticò presto.

Poco prima di raggiungere il ritratto che introduceva alla sala dei Serpeverde, attese, contando al rovescio, poi sentì dei passi dietro di sé e chiuse gli occhi con un sorriso.
Un palmo spinse leggermente e un petto morbido aderì piacevolmente contro l'ampia schiena del Grifondoro che mugugnò, poi dita affusolate aggirarono sui suoi fianchi raggiungendo l'addome scolpito.. scendendo poi lentamente in basso.. fino a sfiorare l'ancora evidente erezione del moro.

" Oh, ma cosa abbiamo qui.. " una voce sensuale, carica di promesse , un'altra mano che lo spingeva in avanti con una certa necessità e una bocca rosea e sorridente che pronunciava la parola d'ordine senza ripensamenti,
" E' libero, stasera sono tutti fuori..e i più giovani dormono.." e l'allusione ad una proposta che l'avrebbe interessato parecchio.

" Benissimo.." sussurrò compiaciuto il moro avanzando dietro il quadro che si spostava per lasciarli passare, non prima di aver lanciato alla figura che lo superava un'occhiata oscenamente carica di desiderio.



*'*'*






Continua....




ohohoh, penso che dopotutto non c'è da pentirsi per avere provato a scrivere un fiction su HP, potrebbe rivelarsi un'esperienza interessante...
 
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2 replies since 20/8/2008, 16:56   126 views
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