- Hogwarts si tinge di rosa-, SlasH/NC17...

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°asphyxiation°
icon4  view post Posted on 20/8/2008, 16:56 by: °asphyxiation°




- CAPITOLO 1 -
- Capitolo 1° -

Titolo: Hogwarts si tinge di rosa.





Autrice: °asphyxiation°

Rating: NC17

Genere: shonen-ai, sentimentale, erotico, e se...,

Avvisi: OOC, lemon..

Disclaimer: I personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling che ne detiene tutti i diritti ecc ecc, io lo faccio per puro divertimento e non a scopo di lucro.
Tutti i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun contatto con la realtà. Nomi di persone e riferimenti a fatti reali è puramente casuale. La storia contiene riferimenti e descrizioni esplicite riguardanti rapporti di natura omosessuale/etero. Avvisati.



buona lettura xD






*'*'*





La prima partita dell'anno contro i Serpeverde vide vincitori i Grifondoro, che dopo una lauta ricompensa e soddisfazione si diressero verso gli spogliatoi, desiderosi di una doccia rilassante e abiti puliti, ignorando le battutine delle serpi.
Harry Potter, con un ultimo giro era riuscito ad afferrare il boccino, evitando così alla propria squadra una crisi di nervi e isterica seguita agli ennesimi trucchetti e colpi bassi dei Serpeverde, che erano stati particolarmente subdoli, vincendo così per un pelo. Nessuno della squadra vincitrice parve volersi fermare e pensare all'allarmante novità, e cioè che avevano rischiato grosso quella volta e che di conseguenza avrebbero dovuto allenarsi molto di più, dedicandosi invece ad accalappiarsi i dovuti complimenti e i piccoli ma sempre graditi regali. Per chi avesse la fidanzatina, gli altri si accontentavano di dimostrazioni d'affetto dalle compagne.

Harry ricevette qualche promessa piccante e si defilò verso le docce, chiudendo la porta, poco garbatamente in faccia alle sue ammiratrici, per poi girarsi con un sorriso a trentadue denti e lanciare un urlo di pura soddisfazione.

" Oh, sì! " concordò Ron, ruotando la manopola dell'acqua calda e sospirando per il getto calmante.

" Stavolta mi congratulo personalmente con tutti, abbiamo superato noi stessi!" continuò il capitano di buon umore, slacciandosi la cintura dei pantaloni e buttando il resto alla rinfusa sulla panchina già piena delle uniformi umide degli altri.

Seamus sbucò da dietro le docce ululando, con una spugna multi colore a coprirgli le parti intime, per incitare ulteriormente la canzoncina improvvisata dal rosso, cosa che gli riuscì immediatamente dato che gli altri erano per lo più abituati alla sua perenne presenza nella doccia. Non faceva parte della squadra, ma alzava l'umore a tutti per cui evitavano di spifferare in giro l'insignificante scavalcamento del regolamento.

" Avete fatto faville! Davvero ragazzi! " ridacchiò, catturando la loro attenzione. " Ho sentito gli ormoni delle ragazze alle stelle! Persino le Tassorosso.. e non è cosa da poco.." ammiccò beccandosi uno scappellotto sulla nuca da un ragazzo, che evidentemente aveva la ragazza nei Tassorosso, e non apprezzava particolarmente il commento. Seamus ignorò lo sfogo e fece un gestaccio con la mano dall'alto in basso, indicando con fare allusivo il ragazzo che si era girato verso la doccia rosso in viso.
Uno scroscio di risate investì la larga e accaldata stanza, spegnendosi lentamente sotto i getti d'acqua.

Quando il ragazzo fu vicino al moro, notò con lo sguardo dei segni rossi, quasi violacei che ricoprivano il suo inguine e alcuni sulla natica destra. Inizialmente scioccato stette zitto ad osservare il ragazzo, scoprendo altri segni simili, altri addirittura a morsi tra le cosce dai muscoli sodi.
Allora ghignò, arrivato all'illuminazione e sfiorò la spalla scolpita del moro, attirando la sua attenzione.

" Mmh, dimmi dimmi, Harry.. " sussurrò con un sorriso da poco di buono sul viso.
Potter gli rivolse un'occhiata brillante, dettata probabilmente dalla vittoria poi osservò dove si fossero posati gli occhi dell'amico poi smise per un attimo di sorridere, corrucciando la fronte.
" Devo dedurne che questi non te li sei fatto durante gli allenamenti e dubito che Edwige, persino quando è in collera con te...sia così.. animalesca.. " insinuò con tono indifferente ma ammiccando verso il basso senza mostrare il minimo pudore.
Harry soffocò una risatina e non facendosi vedere dagli altri annuì, afferrando la spugna dalle mani dell'amico.
" Ohh! Quindi è successo!" ghignò l'altro incurante dell'essere rimasto con i gioielli al vento.

" Zitto! Tieni a freno l'entusiasmo!"
ringhiò il moro divertito continuando a passarsi la spugna sul braccio.

Seamus si raddrizzò, mettendosi le braccia dietro il collo e incrociando le mani, con finto fare pensieroso.
Aveva scommesso con parecchi studenti, di nascosto ovviamente, sul quanto tempo ci avrebbe messo Harry Potter a perdere la verginità.
Già il fatto che passasse gran parte delle vacanze a casa dei Weasley, e di conseguenza in compagnia di Ginny Weasley oltre a Ron faceva sospettare che se la fosse spassato, tuttavia nessuno ne seppe mai niente e non si osava parlarne in pubblico per timore della reazione del rosso e dei suoi fratelli, tra cui Charlie, il domatore di draghi. Le ragazze del dormitorio dei Grifondoro non ne seppero più di tanto, poiché la rossa negava qualunque supposizione al riguardo, tuttavia c'erano delle dicerie.

" E potrò mai avere l'onore di conoscere questa persona che ha avuto la fortuna di averti tra le-"

" T'ho detto di stare zitto!"
lo interruppe l'altro, finendo di sciacquarsi e girando la manopola dell'acqua dalla parte opposta. Seamus alzò un sopracciglio seccato e curioso.

" E dai.. mi conosci, non potrò mai dirlo a nessuno! E' un segreto tra me e te!"
Harry inarcò e sopracciglia scettico.

" E' appunto perché ti conosco che evito di fidarmi troppo di te. " si girò squadrandolo dall'altro in basso arricciando il naso all'espressione offesa del ragazzo. " Sappi che ho sempre saputo, dall'inizio dell'anno della vostra piccola scommessa. " lo ammonì, cercando con lo sguardo l'asciugamano, quindi se lo avvolse intorno alla vita.

" Oh. Oh! Davvero? " sorrise, calcolando nel frattempo quanto gli ci sarebbe voluto per girare i tacchi e scappare lontano dal moro. " Beh, che dire.. mi conosci davvero bene.. " prese tempo." Quindi non posso avere nemmeno un piccolo indizio su chi sia? " domandò speranzoso.

" Per un'altra scommessa? Tanto lo so che appena uscirai di qui metà scuola lo saprà entro stasera a cena." sospirò il moro, afferrando con una smorfia l'uniformi umida di Quidditch per poi gettarla nell'enorme cesto dei panni che gli elfi sarebbe passati a prendere più tardi.

" Beh.. "

" No vuol dire no. Ma, visto che tanto spiffererai tutto.. " si girò verso l'amico, indicandogli d'essere rimasto l'unico tra i ragazzi senza uno straccio addosso. " E' successo l'ultimo giorno del sesto anno." osservò il viso del compagno poi aggiunse," Nel bagno dei Prefetti. "

Sorridendo tra sé si allontanò dalle docce con un altro asciugamano sulla spalle scolpite lasciandosi dietro un Seamus sbalordito.
Il ragazzo rimase tra il vapore delle docce ancora aperte, attese che gli altri se ne andassero e che qualcuno, magnanimo, gli gettasse addosso un asciugamano, poi ghignò, rischiando di spaccarsi in due il viso.
Notizia dell'ultima ora, signori e signori, pensò.
Finnigan era conosciuto per quello che più ne sapeva di quello che succedeva a Hogwarts, era un pettegolo per natura e se la intendeva con tutti, Serpeverde compresi, guadagnandosi una medaglia di cioccolato per esser riuscito a convincere una Corvonero.. a fare qualcosa che normalmente non avrebbe mai pensato di fare, sapeva poi i fatti di tutti e tutte, quindi diventava automaticamente il confidente delle ragazze.
La sua bocca larga non gli impediva però di mantenere segreti troppo imbarazzanti per sé, ma le sciocchezze, le piccole cotte e le fantasie innocenti sgorgavano dalle sue labbra come un fiume in piena, allettando i sogni dei ragazzi con nuovi e piccanti particolari.
Finnigan faceva il doppio gioco ma nessuno se ne preoccupava realmente, quindi fino ad allora era andato tutto piuttosto bene.



*'*'*



Come volevasi dimostrare, a cena nella grande sala regnava un silenzio innaturale, rotto ogni tanto da qualche colpo di tosse e dal tintinnio dei bicchieri.
Al tavolo dei Grifondoro Ginny Weasley si sentì stranamente osservata e riusciva ogni tanto a captare qualche mormorio silenzioso, senza però capire bene di che cosa si parlasse.
Hermione Granger, sua fidata amica e quasi ragazza di suo fratello Ron, era più muta del solito, ma stavolta non c'era un libro colpevole. Ginny notò che ogni movimento era assiduamente seguito dagli occhi di tutto il tavolo, e per accertarsi alzò il dito all'aria e lo mosse in senso antiorario, stupendosi che fosse seguito persino dalla riccia. S'acciglio ma fece finta di niente, in attesa di una spiegazione più in là, così si servì del puré di patate col mestolo.
In quel istante entrò Potter, tutto trafelato, in compagnia del rosso che gli teneva un braccio su una spalla.
Scusandosi a gesti con i professori, presero posto.

" 'Sera Herm. "
La riccia annuì distrattamente. Ron le lanciò uno sguardo stupito ma non disse niente, versandosi del succo di zucca nel boccale, seguito dal moro, che dall'espressione tranquilla pareva saperne più di lui.
Un po' era stufo di essere l'ultimo a sapere le cose, e poi, non era mica così stupido: l'aveva notata l'atmosfera pesante appena entrati nella sala, qualcosa di grosso era successo.
La cosa che gli faceva girare le noccioline era che Harry si mostrava perfettamente tranquillo, composto, e aveva anche un gran appetito. Come al solito d'altronde.
Un'altra cosa che aveva notato era che appena entrati si era levato un mormorio fastidioso da tutti i tavoli, tranne dai Serpeverde, evidentemente ancora furiosi per la sconfitta.
Ghignò in direzione del capitano delle serpi, sorprendendolo a fissarli e l'altro non ricambiò, sbuffando e tornando al suo calice.

Magiarono normalmente, e quando si congedarono vide che la tavolata non si era ancora separata, così come per le altre. I Corvonero tentennarono per un minuto pieno, per poi sorridersi e allontanarsi verso la porta, uno alla volta, lanciando loro ogni tanto uno sguardo divertito. I Tassorosso invece fecero il possibile per non doverli incontrare nemmeno con lo sguardo, quindi si diressero spicci vero l'uscita.
Rimasero i Grifondoro e i Serpeverde, che al primo movimento di Piton si alzarono elegantemente e si allontanarono, scambiandosi uno sguardo indecifrabile.

Ron osservò l'amico seduto accanto che finiva tranquillamente il suo pasto, finendo con un sorso il succo e sospirando soddisfatto, rimuginando ancora una volta sul che cosa fosse successo.
Nessuno del tavolo si mosse, aspettando con ansia qualcosa, ma nessuno osava aprir bocca.

" Ma si può sapere che cos'è successo?" sbottò Ginny, guadagnandosi un'attenzione inaspettata e dopo un attimo di disagio continuò, " E' qualcosa che dovrei sapere? Solitamente sono la prima a- " non riuscì a terminare interrotta da qualche risatina allusiva da parte di una delle sue compagne, la quale fulminò confusa.

" Non c'è dubbio che tu sia la prima.. " ammiccò la ragazza, seguita dai risolini irritanti di alcuni ragazzi che sorrisero a trentadue denti, guardandola attentamente, quasi si potesse leggere la risposta nei loro occhi sbriluccicosi. Hermione inarcò un sopracciglio curato, posando lentamente la forchetta sul tavolo, schiudendo le labbra stizzita.
Fu proprio Potter a interrompere lo scambio muto di battute, alzando la mano per porre fine al dibattito.

" Seamus..? "
domandò, cercando con lo sguardo l'amico, nascosto tra un paio di ragazzi particolarmente robusti.
" Sì? " osò quello.

Harry sospirò sorridendo appena; in fondo lo sapeva che sarebbe successo, quindi perché prendersela con lui?
La fama di Finnagan lo precedeva, doveva solo adattarsi.

" Non è lei. " disse solamente, prima di accennare ad un saluto con il capo e fare segno a Ron di seguirlo.
Un concitato verso stupito si alzò dal tavolo, l'ultima cosa che il moro vide fu Seamus praticamente aggredito dai compagni, alcuni imbarazzati per la figura di poco conto che li aveva fatto fare di fronte al capitano.
Harry ridacchiò sotto lo sguardo ancor più confuso di Ron, quindi lo prese sotto il braccio e lo tirò verso la sala comune. Lì però videro con grande disappunto ma divertimento di Harry che alcuni compagni li avevano preceduti, con brillii maliziosi negli occhi, come iene affamate di notizie e fecero dietro front.

" Vo- "
".. sapere, lo so. Ne parliamo più tardi. " lo assicurò nei pressi della sala, poi sussurrò la parola d'ordine al quadro della signora grassa ed entrò nel dormitorio.
Prima che potesse raggiungere il proprio letto venne afferrato da una mano forte e si girò sbuffando verso l'amico sul cui viso regnava un'espressione cupa e diffidente. Anche un po' delusa perché qualunque cosa fosse successa, sicuramente a Harry, non l'aveva informato di persona, lasciando che lo sapesse l'intera scuola prima di lui.

" E va bene. " soffiò, sedendosi con un tonfo su un letto a caso. Non continuò lasciando intendere al rosso di avere il via libera e l'altro non si lasciò sfuggire l'opportunità, coprendosi la fronte con fare teatrale.

" C'è qualcosa che dovrei sapere? Qualcosa che molto probabilmente riguarda te? E come mai lo sanno tutti tranne me? Anzi, perché lo sa persino Hermione, tranne me?!"
Harry attese che il tono infastidito dell'amico si trasformasse in qualcosa di simile all'ansia e sospirò, allungandosi con tanto di scarpe sul letto.

" Iniziamo con questo: tu sapevi dell'esistenza di una certa scommessa, fatta a mie spese, che circola dall'inizio dell'anno? Qualcosa legata alla mia... beh, virtù? " il rossore sulle guance dell'amico gli diede conferma del contrario, sebbene l'altro si corresse, dimostrando il contrario.

" In un certo senso sì. Avevo scommesso anch'io qualcosina, dato che un sacco di ragazzi hanno messo in ballo persino una consistente somma in galeoni.. " disse, stupendo il moro che si ritrovò spiazzato per un secondo, prima di chiudere gli occhi, riflettere per un attimo poi continuare.

" Farò finta di non averlo mai sentito." arricciò un angolo della bocca.
Ron dimenticò presto l'imbarazzo, rendendosi immediatamente di quello che l'amico stava cercando di dirgli.

" Oh, Merlino! " gridò quasi, coprendosi rapidamente la bocca, gli occhi sgranati e un rossore fino alla punta delle orecchie. Harry rise della sua reazione, poi tornò serio e si alzò con un gesto stranamente elegante, per niente da lui.

" Esattamente. Per quando avevi scommesso? " chiese di punto in bianco, stupendo il rosso che rispose immediatamente, senza rendersene conto.

" Per l'inizio dell'anno. Ti avevo visto molto cambiato, nonostante avessi passato l'estate da noi, così, sentendo qualcosina per i corridoio, ho pensato che forse ti eri trovato la ragazza... " appena terminò si scontrò con lo sguardo quasi dispiaciuto del moro che lo consolò, augurandogli solo di non aver scommesso troppi soldi perché li aveva persi.
" Oh, solo due galeoni, non preoccuparti. Al massimo me li faccio rimborsare da te, che te lo sei tenuto nascosto, privandomi della possibilità di un gruzzolo coi fiocchi! " scherzò e il moro scoppiò a ridere.
" Posso sapere almeno chi è? " domandò speranzoso quando l'amico si calmò ma non ottenne la risposta sperata.

" Preferirei di no, e poi, non è esattamente una storia seria, è solo... un affare strettamente fisico. " allargò le braccia per dare enfasi alle sue parole, ignorando la bocca spalancata del rosso.

" Oh.. Sei davvero cambiato.. " sussurrò corrugando le sopracciglia e il moro alzò lo sguardo studiandolo.
Ron era fissato da sempre con l'amore vero, quindi non poteva capirne molto, e poi non aveva combinato niente di sicuro con Hermione, che giustificava la sua reazione eccessiva.
Harry invece trovava che fare sesso fosse rilassante e molto utile, specialmente prima di una partita o di un compito particolarmente impegnativo. Sgombrava la mente e scioglieva la tensione, così ti svegliavi il giorno dopo con la testa lucida e riuscivi a ricordare gli appunti letti la stessa mattina o dieci minuti prima del suddetto compito. A lui andava più che bene, infatti i suoi voti erano parecchio migliorati quell'anno e riusciva a concentrarsi maggiormente durante le lezioni, persino quel che bastava durante Pozioni, nonostante il suo odio infinito per il professor Piton.

Erano appena a novembre, ma quel metodo si era mostrato molto efficace e non aveva niente di cui lamentarsi.
Non vi erano approcci sentimentali, niente impegni, niente di niente tranne una sana scopata due o tre volte alla settimana. Era pienamente soddisfatto di come gli andassero le cose e sperava solo che continuasse così.
Voleva ricordare almeno l'ultimo anno come uno decente e normale.
Voldemort non si era più fatto sentire, notevolmente indebolito dall'ultimo scontro, e non si prevedeva la sua comparsa per un bel po' e non c'era altro da fare che rilassarsi e godersi la vita giorno per giorno.



*'*'*



Nei giorni seguenti non ci fu un grande putiferio ma i sospetti su una presunta storia tra Harry e Ginny continuavano a pullulare tra i corridoi.
Durante Pozioni la situazione non migliorò ulteriormente, dato che Finnagan continuava le sue scommesse di nascosto, passando tra i vari calderoni per appuntarsi l'ammonto delle puntate.
Chi era la fantasmagorica ragazza di Harry Potter?
La sala comune s'affollava durante le pause di studio, e il numero dei giocatori incrementava di ora in ora.
Riuscì ad evitare di farsi beccare da Piton un paio di volte, finché il pezzo di pergamena non rischiò di scivolare in un calderone dei Serpeverde, in quel caso di Pansy Parkinson e Daphne Greengrass che lo fulminarono con lo sguardo. Decise di evitare la loro furia e se ne tornò al proprio posto con la coda tra le gambe, in attesa del pranzo. Lì sì che avrebbe potuto darsi da fare.

" Adesso aggiungete cinque grammi di polvere di salamandra cornuta. " disse Piton, continuando a leggere dal suo manuale. Attese che i suoi allievi mescolassero il tutto quindi mise un segnalibro e posò il manuale sulla scrivania. "Mmh, direi che può andare.. " mormorò con un tono di vaga soddisfazione passando tra i suoi amati Serpeverde, poi non disdegnò Potter e Weasley di una smorfia di disappunto e disgusto.
" Finnigan. " chiamò e il ragazzo si immobilizzò, terrorizzato d'essere stato scoperto.

" Sì.. signore? " rispose con voce tremolante.

" La smetta, l'ho vista bighellonare tra i banchi quindi la smetta di fare lo sciocco. Si renda utile, almeno lei dato che il suo compagno Paciok ha miseramente fallito nel preparare una semplicissima pozione come al solito. "

Neville s'incupì ma non proferì parola, abituato allo scontento del professore e Seamus deglutì, sentendosi in salvo poi annuì, domandando che cosa dovesse fare.
Sperò non fosse nulla legato al procurargli gli ingredienti per le pozioni, perché non l'avrebbe proprio sopportato.

" Ho bisogno di un libro, e no, non la manderò in biblioteca a ciondolare in giro. Ci andrò personalmente perché non avrebbe comunque potuto trovare il libro neanche entro stasera, quindi le affido un compito semplicissimo. " il ragazzo annuì con gli occhi sbarrati e l'uomo continuo imperterrito. " So bene che non potrà seguire il lavoro dei suoi compagni, questo l'affido al signor Malfoy." il biondo espresse la sua gratitudine con una smorfia di superiorità. " Qui sulla mia scrivania ci sono due fiale. "indicò con la bacchetta, "Quello ambrato dovrà versarlo, mi raccomando, solo due gocce, nei calderoni delle sue compagne e quello violaceo in quello dei suoi compagni. Spero che non sbagli una cosa così semplice. " concluse e con un cenno impercettibile si allontanò, senza chiudere la porta dietro di sé.
Seamus guardò ancora una volta le due fiale e con un sospiro rassegnato si avvicinò.

" Sai daltonico, Finnigan? " lo sorprese la voce strascicata del biondo.
Draco Malfoy ghignò dietro la sua spalla, facendolo trasalire.

" N-no.. perché? "

Draco sbuffò, " Perché quello è giallo. "

" Ah, già, scusa! " punendosi mentalmente per essersi fatto sorprendere dal Serpeverde attese che il ragazzo tornasse al suo posto e si affrettò a prendere la pozione giusta. Sulla scrivania in realtà ce n'erano due di fiale dal contenuto ambrato, anche se uno un po' più scura.
Pensò di ringraziarlo perché stava davvero per averlo fermato, ma a un commento sprezzante del biondo riguardante la sua capacità di giudizio decise che ne avrebbe fatto a meno quindi ne afferrò uno a casa e iniziò a passare tra i banchi delle ragazze, contando due gocce ogni volta. Evitò le occhiate furibonde di Hermione e Ginny e passò da Pansy che lo ignorò bellamente, minacciandolo però a fare attenzione se no, l'avrebbe spellato vivo, ma prima di tornare alla scrivania per recuperare la fiala violacea, un pensiero vendicativo balenò per la sua mente e con un sorriso malevolo si girò, attento a non farsi notare e verso a casaccio il liquido ambrato nel calderone di Malfoy.

" E ora vedremo chi riderà. " sussurrò tra sé e sé e facendo finta di niente continuò il suo giro, salutando Harry con un ghigno colpevole, volendo in qualche modo fare noto all'amico quello che aveva appena fatto. Ovviamente il moro non aveva afferrato, ma poco importava. Passando nuovamente dal calderone del biondo mosse il braccio per mostrargli che stava versando, tuttavia approfittò di un momento di distrazione del ragazzo, impegnato a rimproverare qualche innocente Tassorosso e vi versò qualche goccia da un'altra fiala, quella che teneva nascosta per momenti speciali e con un sorriso beato si allontanò.

Non fece in tempo a tornare al proprio calderone, dove lo aspettava Neville, che il professor Piton fece la sua entrata, tirandosi il lungo mantello nervosamente prima di sedersi. E alzarsi rapidamente poco dopo.

" Sembrerebbe quasi che avete.. " si fermò, palesemente irritato dal dover fare un complimento alla classe, quindi si diresse direttamente ai tavoli dei Serpeverde, occhieggiando il calderone di Draco e Blaise Zabini, fino ad allora occupato a chiacchierare con Pansy.
" Perfetto come sempre, signor Malfoy. " increspò le labbra in una caricatura mal riuscita di un sorriso e attirò l'attenzione dei compagni nuovamente demoralizzati ma infiammati dal senso di ingiustizia nei loro confronti.
In fondo, i Serpeverde erano sempre favoriti in pozioni.
" Siccome per il momento non mi fido delle vostre pozioni miracolate, preferirei utilizzare la pozione della coppia Zabini-Malfoy. La lezione sta per terminare, controllerò il vostro operato nelle prossime ore, e adesso vi inviterei a riempire una fiala per ciascuno, solo per i maschi. Le ragazze potranno fare rifornimento dalla signorina... " si fermò per un attimo, senza nascondere il proprio disgusto, " .. Granger. E' un semplice energizzante. " continuò, stupendo gli allievi che non si sarebbero mai aspettati un simile, sebbene piccolo aiuto da parte dell'uomo.
" E' l'ultimo anno, dovete studiare, e dico davvero, quindi mi aspetto che non troviate la scusa della stanchezza." li ammonì, nonostante il sorriso incerto dipinto sul volto dei Corvonero e i Tassorosso, " Quest'oggi è stata un'eccezione, ma non ricapiterà più. Avete imparato, spero per il vostro bene, a preparavi un'energizzante, vi avverto però di consumarlo solo quando strettamente necessario. Organizzatevi e forse non vi sarà nemmeno necessario. Adesso filate, non vi giustificherò per il ritardo alla prossima ora."
Seamus seguì tutta la scena con la gola secca, incapace di dire niente, totalmente scioccato.
Capiva solo di aver combinato un guaio, e poi aveva buttato una pozione a casaccio... e.. nel calderone di Malfoy! Voleva fare uno scherzetto innocente al biondo, non a mezza scuola!
Si riprese appena in tempo per afferrare Harry per il braccio e fargli un cenno disperato con gli occhi di non fare quello che si stava apprestando a fare.

" Che c'è? "

Il ragazzo entrò letteralmente nel panico, ma inspirò profondamente e produsse un'espressione di fiducia convincente.

" Senti, per quanto riguarda ieri.. non intendevo davvero dirlo a tutti.. " disse la prima cosa che gli passò per la testa, tirandolo in un angolo con fare confidente, prima di regalargli uno sguardo dispiaciuto." Lo sai, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo.. " il moro annuì seccato e cercò di liberarsi e Semus, in un ultimo attacco d'improvvisazione buttò a caso: " Harry Potter, " iniziò, poi abbassò notevolmente la voce,"..io ti amo! "

Harry si pietrificò.

" Oh, la pozione è finita, che guaio! " aggiunse poi, liberando il braccio del moro che tratteneva il respiro.
Sorridendo sollevato raccattò la sua roba e seguì gli altri.
Quando il moro riprese a respirare nell'aula erano rimasti solo lui e Malfoy che gli lanciò uno sguardo indecifrabile.

" Mi ama... " ripeté inorridito.

Draco afferrò le proprie cose, si mise il mantello e si diresse verso la porta per uscire dai sotterranei. Nel farlo sbatté la spalla volontariamente contro il moro.

" L'ho sentito, adesso muoviti, Potter! " ringhiò.





*'*'*







Continua...






Ohhh.... che cosa strana.. io che scrivo una fiction su Harry Potter... beh, dato che mi piace provare cose nuove... ehm.... beh, al prossimo capitolo allora xD commentateeeee xD :*drug addicted*:
 
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2 replies since 20/8/2008, 16:56   127 views
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